martedì 30 settembre 2008

LE VOCI DEL SILENZIO


Il viaggio di Luciano Pradal, il nostro amico di Ottawa, al nord del Quebec,
è stato un tuffo completo nella natura.
Il pino sulla sinistra sembra flettersi per permettere al fotografo di avere
una visuale più ampia. L'acqua ha la parvenza di uno specchio su cui si fa
strada con circospezione una nuvoletta birichina.
Questo è il Canada del sogno, che il gabbiotto in basso a destra, volutamente
lasciato per le esigenze quotidiane, non riesce a rovinare.
Canada che esiste davvero.
Parola e fotografia di Luciano.

lunedì 29 settembre 2008

CASTORI


L'amico Luciano Pradal è appena tornato da un viaggio al nord del
Quebec.
Per chi ha sempre desiderato vedere il frutto del lavoro dei denti
dei castori,ecco a destra la tana di una colonia di roditori,la pila
di arbusti proprio in riva al lago. A sinistra,invece, si intravede
il sentiero che i castori utilizzano per risalire la riva.

venerdì 26 settembre 2008

SIRENELLA RISTORANTE, Charlottetown P.E.I.


Se in questo periodo mi capita di parlarti di cose abbastanza vecchie è perché stiamo traslocando… e mentre cerco di imballare soltanto ciò che è utile, saltano fuori anche un mucchio di inutili carte, vecchi quaderni, promemoria e ricordi di viaggi in Canada degli ultimi 26 anni, da quando abitiamo in questa casa.
Ed eccomi fra le mani il biglietto da visita del Sirenella di Charlottetown dove abbiamo cenato nel settembre 1998, prescelto fra i numerosi ristoranti del centro forse per nostalgia, consapevoli dei rischi che stavamo correndo. Non ricordo bene cosa abbiamo mangiato (dev’essere stato qualcosa di buono perché ci siamo tornati la sera dopo) ricordo però che Italo, il simpatico titolare, si era piazzato al nostro tavolo e ci siamo fatti una gran bella e lunga chiacchierata, rallegrata da abbondanti sorsate di vino fresco. Diceva di essere uno dei pochissimi italiani della città, che era felice di aver scelto da pochi anni di rimanere in questo sperduto angolo del continente americano, dopo aver girovagato parecchio dal suo arrivo in Canada nel 1967.
Trovato il biglietto da visita, l’ho subito cercato in Internet e quasi stupita di trovarlo ancora lì, ho deciso di parlartene. Sul sito trovi la storia ed il menù del ristorante. Un’unica concessione ai vini locali, un Gewürztraminer della Pelee Peninsula (Ontario) in una lista quasi totalmente di vini italiani.
Il Sirenella è aperto tutto l’anno, dal lunedì al sabato con orari diversificati, rigorosamente chiuso la domenica. C’è da sperare che l’ “authentic italian cuisine” di cui il ristorante si vanta, non si sia col tempo piegata ai gusti locali, chissà, ma varrà la pena andare a salutare Italo Marzari che vi accoglierà a braccia aperte! Peccato che sul sito non ci sia un indirizzo e-mail per fargli sapere che stiamo parlando di lui.

giovedì 25 settembre 2008

TABERNA SAN TOMASO - MILANO


Cibarsi è una delle attività preferite dai turisti italiani e canadesi. Canadesi che a Milano cercano spesso un posto tipico dove poter mescolarsi con i la gente locale, soprattutto a pranzo. Il mio preferito,, quello vincente con i canadesi del momento è la Taberna San Tomaso, sita in Via San Tomaso, 5 a quattro passi dalla trafficata e pedonale Via Dante. Anzi, meglio raggiungerla dopo una visita all'omonima e vicina chiesa di San Tomaso, dove ci sono due belle lapidi latine in memoria del lascito di Gian Pietro Càrcano (Foto di Giovanni Dall'Orto, 22-6-2007).
Andarci prima delle tredici, quando i colletti bianchi muniti di cravatta affollano i due ampi locali. Atmosfera effervescente, ma ordinata. Soffitti alti alti. Panini nel cestino sono i minimi da pizzeria, così buoni che mangeresti solo quelli. Vellutata con pasta spruzzata d'olio e parmigiano, anche pepe, insalata con tonno e orzo, orecchiette con patate e piatti vari, compresa la cotoletta su richiesta. Pochi bevono vino, i più acqua dell'acquedotto oppure in bottiglia. Si può conversare, meraviglia delle meraviglie, cosa insolita da altre parti. Cucina soprattutto vegetariana. Tutto bello ordinato. Una specie di self-service con i vassoi sul bancone rustico, già incolonnati. Ragazze al banco gentili ed efficienti, mentre di solito sono o gentili o efficienti.
Tavolini senza tovaglie, puliti e sparecchiati con celerità. Si va alla cassa, si dice che cosa si è consumato a voce e si paga. Arredamento semplice con vaghe reminiscenze della vecchia cantina, tipo il macchinario per l'imbottigliamento e la serie di vecchie bottiglie allineate e demoralizzate per essere ancora per essere ancora sulla mensola dopo tanti anni.
Ci si siede vicino a chi si vuole e si può anche fraternizzare. Stampe di rilievo. Lampadari in metallo battuto di un certo pregio.
Primo 5 euro, mezza bottiglia di acqua un euro, caffè un euro, coperto 1.50 euro
Soprattutto ci si alza da tavola contenti. Cosa rara.

mercoledì 24 settembre 2008

MISSIONE A GREAT FALLS

Riprendo le ultime parole del post di Grizzly Bear su Louis Riel del 15 settembre:
‘Storia canadese di ieri, magari sconosciuta, magari sfiorata. Storia.’
Sì, quando la Storia rispetta la verità deve raccontare i fatti. Cosa che non è sempre facile se scrivi un romanzo, una sceneggiatura, un fumetto, ispirati a quei fatti. E lo spiega molto bene Sergio Bonelli nell’introduzione all’avventura di Tex Willer, Missione a Great Falls (1976), nella quale il protagonista entra in contatto proprio con la rivolta dei Métis. Monelli si giustifica per rispondere ad un giovane regista italiano immigrato da qualche tempo in Canada che gli volle tirare le orecchie per evidenti incongruenze e licenze cronologiche nonché formali (vedere diverso copricapo delle mitiche Giubbe Rosse).
Belli i disegni, accattivante il racconto anche se non Storia pura, molto interessante l’introduzione (malgrado svarione Batoche – Botoche).
Parlo del numero 86 della collezione storica a colori di Tex edito da Repubblica-l’Espresso uscito pochi giorni fa. Leggi anche il mio post che introduce
Tex Willer in Canada per la prima volta.

martedì 23 settembre 2008

IL CANADA IN ITALIA


Dall’ ultimo numero di MULTICANADA, Newsletter dell’Ambasciata del Canada:
È partita la VI edizione di Orizzonte Québec: da settembre a dicembre artisti, creatori, produttori ed intellettuali, provenienti da diversi settori e discipline, presenteranno un programma vario e prestigioso di arti visive, teatro, musica, letteratura, arti circensi, danza, cinema, arte elettronica, studi quebecchesi e arti della tavola. Un’edizione particolarmente ricca quella di quest’anno in cui si celebra il 400 anniversario della fondazione della città di Quebec, a sottolineare il talento e la creatività che contraddistinguono la storia di questa Provincia. Il programma della manifestazione è consultabile sul sito www.orizzontequebec.com.

Sono talmente tante le manifestazioni canadesi in corso o di prossimo avvio in Italia che non posso proprio elencartele tutte! Magari te ne segnalerò qualcuna fra le mie preferite (per esempio Orizzonte Québec) ma intanto approfitta del link alla Newsletter dell’Ambasciata del Canada per averne l’elenco completo – vedi anche Calendario Culturale - per tutti i gusti e in numerose città italiane.

E perché non raccontarci le tue esperienze, esprimere un parere su quanto visto o ascoltato? Parliamone: turismoincanada@gmail.com

lunedì 22 settembre 2008

SCIENZA, AMBIENTE E POPOLI ARTICI


Nell’ambito della mostra “I tempi stanno cambiando”
Conferenza: "Anno Polare Internazionale: scienza, ambiente e popoli artici".
Ascoltiamo la voce degli Inuit del Canada, testimoni diretti che sempre più spesso segnalano ampie zone di riduzione dei ghiacci, gravi fenomeni di erosione dei suoli, scomparsa di specie animali e comparsa di nuove e talvolta invadenti specie animali e vegetali. Una conferenza per avvicinarsi a questa cultura straordinaria, che ha permesso per millenni di sopravvivere al rigore del clima artico, mantenendo un profondo equilibrio con la natura e gli altri esseri viventi.
Venerdì, 26 settembre 2008, ore 17.45
Per informazioni:
Museo Regionale di Scienze Naturali
Via Giolitti 36 - 10123 Torino
tel. 011 4326354, n. verde 800 329329
museo.mrsn@regione.piemonte.itSCIENZA

Tratto da Multican@da

venerdì 19 settembre 2008

HUMOUR CANADESE


Come si fa a sapere se uno vive in Canada? E' più semplice di quanto sembri.

Se in un supermercato qualcuno vi offre il suo aiuto in modo spontaneo senza essere un dipendente, allora siete in Canada.
Se qualcuno indossa pantaloni corti assieme al parka, allora siete in Canada.
Se vacanza significa andare a sud di Detroit per il fine settimana, allora siete in Canada.
Se misurate le distanze in ore, allora siete in Canada.
Se conoscete delle persone che hanno investito un cervo più volte, allora siete in Canada.
Se siete in grado di guidare a 90 km l'ora in mezzo a mezzo metro di neve durante una tormenta senza battere ciglio, allora siete in Canada.
Se avete installato delle luci di sicurezza a casa vostra e nel box , ma non le attivate mai, allora siete in Canada.
Se provate il costume di Halloween di vostro figlio su un pupazzo di neve, allora siete in Canada.
Se il vostro gelataio chiude i battenti da settembre a maggio, allora siete in Canada.
Se avete parlato a lungo con qualcuno che ha fatto il numero sbagliato, allora siete in Canada.
Se avete cambiato la manopola da aria condizionata a caldo e viceversa più volte nel medesimo giorno, allora siete in Canada.
Se è meglio guidare in inverno perchè le pozzanghere sono ricoperte di neve, allora siete in Canada.
Se le quattro stagioni che conoscete sono : quasi inverno, inverno, ancora inverno e lavori stradali, allora siete in Canada.
Se avete più chilometri sullo spazzaneve che sulla vostra macchina, allora siete in Canada.
Se 2 gradi centigradi significano frescolino, allora siete in Canada.

Ringrazio come sempre il mio amico Luciano Pradal di Ottawa che quota Jeff Foxworthy.

giovedì 18 settembre 2008

OKANAGAN WINE COUNTRY


Nell’Okanagan Valley, nel sud del British Columbia, tra le Montagne Rocciose e la catena delle Coast Mountains, la coltivazione dell’uva e la produzione del suo delizioso nettare è davvero una faccenda seria, tanto da dedicarvi ben quattro Festival all’anno che associano degustazioni, cucina e centinaia di manifestazione culturali collaterali, pittura, musica, seminari. Le relative date sono già fissate fino al 2010!
Il prossimo appuntamento è dal 2 al 12 ottobre, e l’Okanagan Wine Festival è l’unico durante il quale oltre ottanta case vinicole aprono le loro porte ai visitatori, intenditori e non, proprio durante il periodo della vendemmia, unico caso in tutto il Nord America, commercializzando ottimi vini da tavola compreso lo straordinario vino da dessert denominato Ice Wine. Sono migliaia i visitatori provenienti da tutto il mondo che non perdono l’occasione per vivere il momento trionfale della maturazione e della raccolta dell’uva.


Curioso di saperne di più? Clicca qui per leggere l’opuscolo di 72 pagine dedicato interamente alla prossima edizione. Un altro ottimo motivo per passare una vacanza nello splendido autunno canadese.

mercoledì 17 settembre 2008

CROSTATA DI MELE CON SCIROPPO D'ACERO




Ingredienti:
1 base di pasta frolla per crostata (fatta in casa o acquistata al supermercato!)
50 ml sciroppo d’acero
1 cucchiaio farina di fecola
250 ml panna
150 gr mascarpone
50 gr burro
4 mele

Per la crema: versare lo sciroppo d’acero e la farina di fecola in un frullatore e miscelare ad alta velocità aggiungendo la panna sino ad ottenere una consistenza piuttosto densa. Aggiungere gradualmente il mascarpone.
Dorare in un tegame le mele affettate con il burro
Versare uniformemente la crema sulla pasta frolla che avrai ben steso nella tortiera con un bordino
Aggiungere le fette di mele disponendole in modo regolare
Infornare a temperatura media per 25-30 minuti (devi saperti regolare secondo il tipo di forno!)

martedì 16 settembre 2008

MONTREAL DA BERE


Sarà mai possibile? Uno fa seimila chilometri per aria, attraversa un oceano, si becca una temperatura artica da -18°, è costretto a comprarsi un berretto di lana terrificante, per poi trovarsi di fronte Teo Musso? Capirete che essendo affascinato da lui solo in termini birrari, il gioco non valeva la candela. Ma il Teo che ho incontrato a Montreal, Quebec, parlava francese. Anche Teo presumo parli francese, ma questo era più basso, i capelli più lunghi e soprattutto si chiama Jean-Francois Gravel, il che depone a suo favore nel caso ci si confonda. Ma il suo brewpub, Le Dieu du Ciel! ( www.dieuduciel.com) è, a mio avviso, la stella più brillante del notevolissimo firmamento birrario di Montreal. Magari farò una seconda puntata sull'argomento, ma per ora accontentatevi di sapere che in questo locale annidato in una stradina appena fuori dal centro storico, si fa per dire, della città, si fa sul serio. Dopo aver rimesso in moto la mia circolazione sanguigna e recuperato l'uso dei sensi, ho avuto la possibilità di cimentarmi nell'assaggio delle birre che erano a disposizione alla spina (in un giorno qualunque e senza essermi presentato). Ovvero 14 bicchieri, che vedete anche nella foto, tra blanche, ale, stout, bitter, american pale ale e tutta una ruota di spezie e fantasia che, appunto, mi ha ricordato il nostro celebre artigiano langarolo. Non le riporto tutte, ma solo quelle che mi hanno colpito maggiormente: ad esempio la incantevole Rosée d'hibiscus, una blanche aromatizzata con fiori d'ibisco, quelli che servono per fare il karkadè, oppure la Route des épices, un'ambrata al pepe gradevolmente percepibile sulla lingua e poi al palato non appena deglutita. E ancora ho trovato eccellente la Vaisseau des songes, una India pale ale spillata a pompa rigenerante e da bere senza limiti (anche perché noi si girava a piedi!) e la Blanche du Paradis dalle note di agrumi dolci e un finale delicatamente speziato. Un gradino sotto, ma siamo sul soggettivo, la Rigor Mortis, brune d'abbazia con note di frutta esotica (datteri e fichi) che all'inizio t'inganna con la sua bevibilità poi, dopo qualche minuto, ti stende. E a pensarci anche il vero rigor mortis arriva dopo qualche tempo... E infine la Charbonnière, ale ambrata fumée, molto particolare e forse solo leggermente sbilanciata, appunto, sul fumée; la Corne du Diable, apa pungente e secca; la Paienne, una ale chiara ben equilibrata, e la Déesse Nocturne, una stout morbida che si potrebbe bere anche a colazione... in abbinamento ai Gran Turchese!

http://birragenda.blogspot.com/2007/12/montreal-da-bere.html

Penso che a Maurizio non dispiaccia se abbiamo allargato la sua esperienza ai nostri lettori, grazie alla continua ricerca nel mondo della birra e soprattutto dei pub da parte di Luca Astore, il cui talento è attualmente in prestito in Hotelplan così come quello del suo amico Alberto Alberi., sempre pronto a segnalare ogni avvenimento che accade in Canada.

lunedì 15 settembre 2008

LOUIS RIEL E GABRIEL DUMONT


Il sogno di uno stato Metìs nelle pianure canadesi finì il 12 maggio 1885 nella battaglia di Batoche. I Metìs, figli di madre indiana e padre bianco, cacciavano le mandrie di bisonti in lenta estinzione e coltivavano la terra nella valle del fiume South Saskatchewan. Batoche diventò la loro capitale ufficiosa. Ne l 1884 il loro leader, Louis Riel, mandò una petizione ad Ottawa per ottenere il diritto alla terra. Fu ignorato : Riel formò allora un governo provvisorio assieme a Gabriel Dumont come comandante in capo.
Il governo centrale di Ottawa mandò quindi il generale Frederick Middleton alla testa di una spedizione di un migliaio di uomini, provenienti dall'Ontario e dal Quebec, per domare l'insurrezione. Dumont riportò alcune vittorie, ma Middleton conquistò Batoche dopo un assedio di quattro giorni.
Riel fu processato per tradimento ed impiccato a Regina, Saskatchewan. Dumont riuscì a fuggire e ad unirsi al Wild West Show di William "Buffalo Bill" Cody dove divenne il tiratore scelto "Principe delle Pianure". Alla fine fu amnistiato e tornò a Batoche, dove morì nel 1906.

Storia canadese di ieri, magari sconosciuta, magari sfiorata. Storia.

venerdì 12 settembre 2008

THOMAS BATA


Vidi il primo negozio di calzature Bata addirittura al Cuzco, Perù nel 1980. Negozi sparsi in tutto il mondo. Calzature che dal 1995 sono in bella mostra nel caratteristico e imperdibile Museo delle calzature Bata di Toronto.

Pochi conoscono la storia di questo marchio, abbastanza noto anche in Italia. La triste notizia della morte di Thomas Bata, a Toronto qualche giorno fa all’età di 93 anni, ha riportato alla ribalta la figura del capo di questa famiglia ceca leader nella produzione di scarpe.

Suo padre Tomas fondò il futuro impero delle calzature nel 1894 a Zlin. L’ascesa del nazismo lo costrinse ad abbandonare il suo paese per rifugiarsi in Canada. Tornato in patria alla fine del secondo conflitto mondiale, ripartì ben presto per il paese d’adozione, allorché i comunisti conquistarono il potere e nazionalizzarono l’azienda.

Bata ricostituì il suo impero della calzatura dal centro operativo di Toronto.

Nel 1989 il governo ceco gli chiese di tornare ed ebbe onori e gloria sia nella patria d’origine sia in Canada.

Nel 2001 lasciò la direzione aziendale al figlio Thomas George.

Il museo Bata è quindi il luogo ideale per ripercorrere la storia della calzatura e soprattutto di una famiglia che non ha mai gettato la spugna. Nello spirito più pionieristico canadese .

giovedì 11 settembre 2008

UN SOGNO PER LA VITA


E' il titolo del bellissimo libro in cui Michel Arsenault racconta la straordinaria vita di Lucille Teasdale e Piero Corti.
Te ne consiglio vivamente la lettura.
Lo potrai acquistare tra la gamma di regali natalizi proposti dalla Fondazione Corti (libri, calendari, T-shirt, cartoline augurali) da ordinare per telefono/fax 02 8054728 oppure e-mail c.paccaloni@fondazionecorti.it entro il 30 settembre.


Farai dei graditi regali a te stesso ed ai tuoi amici aiutando l'Ospedale St. Mary's Lacor in Uganda.


Un ulteriore modo per aiutare la Fondazione è partecipare anche quest’anno alla Festa della Campagna che si terrà domenica 5 ottobre al Castello di Scaldasole (PV). Come al solito, sono tante le curiosità che ci aspettano (anche per il palato!) e le iniziative rivolte sia ai grandi che ai piccini. Ulteriori informazioni al link www.fondazionecorti.it/notizie/

mercoledì 10 settembre 2008

SORVOLANDO OTTAWA





Queste foto sono state scattate da Luciano Pradal, che con il suo amico e pilota Dan Tessier ha volato recentemente sopra Ottawa, la giornata era magnifica, ed ha pensato che dovremmo farlo tutti noi.

Le foto:

1 e 4: veduta del Parlamento, a destra la fine del Canale Rideau, l' hotel Chateau Laurier, l' ambasciata degli USA, la Galleria Nazionale e, dall' altra parte del fiume il Museo delle Civilta'.

2 : le cascate La Chaudiere dove all' inizio dell' '800 si è sviluppata l'industria del legno a Ottawa.


3. da sinistra a destra: l' Isola Vittoria, territorio Aborigeno, gli Archivi Pubblici del Canada, la Corte Suprema, dall' altra parte del fiume il Museo delle Civilta'.l' Ottawa River e sullo sfondo il fiume Gatineau.


martedì 9 settembre 2008

LA CORSA DELLA SPERANZA



Da anni corriamo tutti insieme in nome di TERRY FOX e abbiamo raccolto fondi per realizzare grandi progetti e donare la speranza a chi più ne ha bisogno. Una bellissima avventura a cui anche tu hai contribuito con la tua adesione. La manifestazione ha visto crescere l’entusiasmo e la solidarietà della gente, sempre più numerosa, fino a giungere a oltre 5000 partecipanti.

Ti aspettiamo! segnati subito sull’agenda questo appuntamento:
LA CORSA DELLA SPERANZA
Domenica 12 ottobre ore 11
Via Palestro – Milano
Informazioni e iscrizioni su http://www.lacorsadellasperanza.org/

lunedì 8 settembre 2008

CONVEGNO E VISITA CASA CANADA


Il 16 settembre alle ore 1000 avrà luogo il convegno e visita a Casa Canada-Rifugio Melano - Torino 2008 World Design Capital che si terrà nella sala conferenze del TUCANO CONCEPT STORE, Piazza Solferino, 14G/16, Torino

Titolo: "Dall'igloo alla log house. Casa Canada - Rifugio Melano, un esempio di architettura ambientale compatibile"

Annibale Salsa, Gabriella A. Massa, Davide Sapienza, Walter Patella, John Jonson (quest'ultimo in video-conferenza dal Canada),presenteranno un viaggio virtuale, dalla preistoria ai giorni nostri, nel design di alcuni tipi di abitazione che hanno segnato la storia dell'architettura del Canada:

dall'igloo, moderna e funzionale architettura ambientale compatibile di tipo preistorico, alla cabin, dal design essenziale e piccolo mondo di legno di Jack London. Dalla cultura del progetto in ambito abitativo e del design delle case in legno in British Columbia a Casa Canada-Rifugio Melano, esempio innovativo di antropologia alpina e mutamento culturale.

"L'evento - racconta Gabriella A. Massa, archeologa inuitologa e curatrice del convegno - è l'occasione per presentare in anteprima la nuova struttura del Rifugio Giuseppe Melano - Casa Canada, nata dalla lodge house già sita a Torino, piazza Valdo Fusi, e sede del Canada durante i Giochi Olimpici di Torino 2006. La casetta in Canada ha affascinato i torinesi con la sua tipica struttura in legno, costruita interamente con alberi provenienti dal Canada. Gli alberi usati fanno parte di un progetto di salvaguardia dell'ambiente. Essi erano malati e rischiavano di contaminare quelli sani.

Sono quindi stati tagliati, trattati e utilizzati per la casa. Nell'ambito del rispetto dell'ambiente, John Jonson, presidente Sitka log home, artefice di Casa Canada, parteciperà al convegno solo in video-conferenza".

Il professor Annibale Salsa, antropologo culturale, presidente nazionale CAI, spiega che "il nuovo Rifugio Giuseppe Melano - Casa Canada è destinato ad assumere rilevanza nazionale e internazionale considerati, da un canto, l'interesse e la volontà del CAI nazionale di farne - per la sua storia, la posizione strategica, la bassa quota etc. - un punto di riferimento tra i rifugi alpini per l'intero Nord Ovest e, dall'altro, in virtù del vivo interesse, in ordine al progetto, del Canada che desidera farne un trait d'union tra la cultura italiana e canadese e, nell'immediato, tra Torino 2006 e Vancouver 2010".

Sarà il rifugio alpino più vicino alla Città di Torino, che si potrà raggiungere in circa un'ora di automobile e mezz'ora di passeggiata tra gli splendidi boschi della Sbarua. Struttura interamente ecocompatibile, sarà accessibile ai diversamente abili, presentando una stanza loro riservata al piano terra. Costituirà - ciò che storicamente è "il Melano" - un luogo di incontro e frequentazione, durante tutto l'anno, da parte di escursionisti di ogni età, a piedi e in bicicletta. Ciò anche in relazione alla rete di sentieri - in parte attrezzati - che vi fanno da contorno e della bassa altitudine che consente l'accessibilità senza sosta durante l'anno. 24 posti letto e 60 coperti in cui sapranno sposarsi la gestione tradizionale del rifugio con la valorizzazione dei cibi locali, anche in rapporto con il Museo del Gusto - L'Argal della Città di Frossasco.

L'apertura è prevista per la primavera 2009.

venerdì 5 settembre 2008

ISOLA ARTICA


E’ successo! Lo scioglimento dei ghiacci circumartici, accelerato da inverni particolarmente miti, ha reso l'Artico un’isola completamente circumnavigabile. Gli esperti lo prevedevano per i prossimi anni ma ora arrivano le conferme dall’Università dell’Alberta e dall’Università tedesca di Brema che pochi giorni fa hanno assistito attraverso immagini satellitari al completo scioglimento dell’ultima lingua di ghiaccio che legava ancora l’Artico al continente asiatico attraverso il mare siberiano di Laptev. Dicono ora che il mitico passaggio a Nordovest e quello a Nordest siano completamente navigabili ed è possibile circumnavigare il Polo Nord, come non era mai successo dall’ultima era glaciale, almeno 125.000 anni fa.
Mentre non vedevano l’ora che ciò avvenisse le numerose compagnie marittime interessate a questa rotta (che permetterebbe di risparmiare 4.000 miglia marine dalla Germania al Giappone) la notizia preoccupa gli ambientalisti e dovrebbe metterci seriamente tutti in allarme. Man mano che il manto bianco dell’Artico diventa acqua, la scura superficie oceanica assorbe più calore, riscalda l’acqua e fa sciogliere altro ghiaccio…
Un’immediata conseguenza è quella dell’innalzamento degli oceani.
Qualche settimana fa è stato necessario evacuare i turisti dall’Auyuittuq National Park sull’Isola di Baffin in Nunavut per improvvisi allagamenti causati da ghiacciai in rapido scioglimento – ironia della sorte: Auyuittuq significa “territorio che non si scioglie mai”. Un gruppo di orsi polari è stato avvistato in Alaska mentre nuotava disperatamente nel tentativo di colmare le 400 miglia che lo separavano dall’ultimo lembo di ghiaccio della calotta. Nessuno dice se ci siano riusciti ...
La preoccupazione immediata quindi va alla fauna artica minacciata dal cambiamento dell’ecosistema, evento che influenzerà radicalmente la vita di coloro che vivono nel nord del nostro globo. Molti scienziati calcolano che a questa esponenziale velocità di scioglimento l’ Artico sarà permanentemente privo di ghiaccio entro il 2030 ed è difficile per noi farsi un’idea di cosa possa significare nel frattempo per l’esistenza degli altri continenti.
Ce lo diranno gli esperti (vedi Canadian Ice Service); che sarà una catastrofe è poco ma sicuro!

giovedì 4 settembre 2008

NEL CANADA GLI ITALIANI NON SONO FELICI


Quest’estate ho letto molto, di tutto.

Ho anche trovato un numero della rivista TEMPO del 7 maggio nel Canada gli italiani non sono felici” di Lamberti Sorrentino.

Sono passati quasi 50 anni e chissà che cosa è successo a Yellowknife. Proprio così, il Canada amaro di cui si discuteva era in realtà soltanto Yellowknife, nel territorio del nord, dove 2500 abitanti su 3500 erano minatori, di cui un centinaio italiani. Ti credo che non erano felici a Yellowknife, dove lavoravano come dannati, economizzavano come avari e vivevano in solitudine personale, staccati dall’ambiente canadese e staccati fra di loro, ognuno a sè stante, in un mondo a base collettiva ognuno esasperatamente un individuo, riottoso ad associarsi, col corpo sotto il polo e l’anima in Italia, la cui divisa potrebbe essere “Lavoro e nostalgia”.

Mi fermo qui. L’articolo si dilunga e francamente diventa anche stucchevole. Immaginiamo se il medesimo trattamento fosse stato riservato all’Italia.

Sono passati tanti anni e il Canada ha un altro aspetto.

Chissà se qualcuno dei nostri fedelissimi si è avventurato fin là in questo periodo. Mi piacerebbe avere un follow-up.

mercoledì 3 settembre 2008

DIARIO DI VIAGGIO



Ci stai mandando i tuoi appunti ed impressioni di viaggio in Canada? Il primo contributo che ti voglio segnalare è quello di Morena che ha raccontato nel suo blog , corredando di foto e video, il tour in auto dal 3 al 24 agosto da Toronto fin sù in Gaspésie (vedi sua cartina). Un'esperienza di prima mano che troverai davvero interessante; mi piace molto il pezzo su come i Quebecchesi parlano il francese.