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mercoledì 22 aprile 2015

PAGARESTI 20.000 DOLLARI PER VEDERE NANOOK?





Nanook mentre osserva incuriosito i membri della spedizione

Spenderesti una somma di oltre 20.000 euro per vedere da vicino, proprio nel loro ambiente naturale, gli orsi polari? Tanto costerebbe una spedizione con la Lindblad Expeditions che l'anno scorso collaborò con la National Geographic Society, navigando fino nel Territorio del Nunavut per trovare enormi quantità di ghiacci attorno all'Isola di Baffin dove si contano migliaia di esemplari di orso polare (Ursus maritimus). Pare essere questa l'unica straordinaria opportunità rimasta di vivere un incontro ravvicinato con Nanook (così lo chiamano gli Inuit) in quanto a causa dello scioglimento dei ghiacci gli orsi tendono a rimanere sempre più vicini al Polo Nord dove il ghiaccio ancora abbonda. Creature affascinanti, longevi e possenti, possono pesare fino a 800 kg, una mole con cui alzarsi fino a 2,5 metri! 
Ammirarli dalla tolda di un rompighiaccio che naviga lento e silenzioso, mentre si incuriosiscono al passaggio della nave, potrebbe essere proprio il modo più sicuro per vivere una esperienza unica ed indimenticabile.
Il video è stato girato nella Hoare Bay di Baffin Island e l'articolo pubblicato dal Globe&Mail nel gennaio 2014.

VIDEO

ARTICOLO

... un sogno nel cassetto... se vinco alla lotteria, mi prenoto subito!

venerdì 21 gennaio 2011

SASKATCHEWAN IN PILLOLE





###Il Saskatchewan è l’unica provincia canadese i cui abitanti – con qualche piccola eccezione - non hanno il problema di spostare le lancette degli orologi ogniqualvolta si cambia l’ora legale, il Daylight Saving Time. Si mantiene infatti all’interno del Central Standard Time durante tutto l’anno (come dal provvedimento Time Act del 1966). Non è però così semplice come si dice. Vedi eventualmente http://www.timetemperature.com/tzca/current_time_in_saskatchewan.shtml
### Il suo nome è quello del fiume omonimo, chiamato dai Cree, gli Indiani delle Pianure, kisiskāciwani-sīpiy (fiume dalla corrente veloce)
### La Provincia ricopre il 6.5% (651,036 kmq) del territorio canadese. Ben un ottavo del Saskatchewan è costituito da acqua dolce (laghi e fiumi per un’estensione di 59,366 kmq).
### Non ha sbocchi sul mare.
### Dal censimento del 2006 risulta che il maggiore gruppo etnico è quello tedesco (circa il 30%) seguito da Inglesi (26,5%), Scozzesi (19,2%), Irlandesi (15.3%), Ucraini (13,6%), Francesi (12,4%), Prime Nazioni (12,1%), Norvegese (7,2%), Polacco 6%), Métis (4,4%), Olandese (3,7%), Russo (3,7%), Svedese (3,5%), e così via fino all’ultimo dei 186 gruppi etnici documentati dal censimento. Meno dell’1% della popolazione è di origine italiana.
### 1.041.729 abitanti vivono su una superficie (quindi escluso quell’ottavo di acqua di cui sopra) di poco meno di 600mila kmq; ogni abitante ha a disposizione circa 1,67 kmq!
### Quasi il 60% del grano prodotto in Canada proviene dal Saskatchewan.
### Oltre metà della Provincia è ricoperta di foreste.
### La rete viaria è lunga 250,000 km

Se tutto questo influisca sulle scelte dei copricapo da indossare durante la partita di football … non saprei! vedi

mercoledì 1 dicembre 2010

SUGAR SHACK - CABANE A SUCRE




Parlare a novembre di festini a base di sciroppo d’acero potrà sembrare strano. Ho sempre detto che la stagione giusta è ai primi tepori primaverili. E’ assolutamente vero ma il fatto è che fin da oggi devi prenotare la data di tua scelta se vuoi celebrare la fine del lungo inverno in questo specifico locale, altrimenti potresti saltare il turno all’anno prossimo!
L’anticonformista Martin Picard, cuoco professionale dal 1990 ha lavorato con molti cuochi rinomati in molti paesi; a Montréal fu tra i fondatori del primo ristorante internazionale della città, il prestigioso Toqué!; dal 2001 gestisce al 536 Duluth Est il suo AU PIED DE COCHON (letteralmente: zampa di porco), un locale che raccoglie premi e fama da ogni parte per la sua cuisine quebècoise, riveduta e corretta quel tanto che basta per non definirla più da poveri campagnoli o alla buona. Vuoi un esempio? La poutine… ingentilita da Picard con del fois-gras! Quelle finesse! Sarà!

La sua Cabane à Sucre (o Sugar Shack, in inglese) si trova invece a St- Benoît de Mirabel, a circa 45 minuti d’auto dal centro, ovviamente in piena campagna fra le idilliache foreste quebecchesi. Anche qui, Picard ha ritenuto di nobilitare quei piatti della cucina semplice e campagnola, tipici della tavola quebecchese tradizionale.
Quando tuttavia ho letto il menù mi è passata davanti agli occhi un’immagine subliminale, un flash di sensazioni strane, quasi stessi rivedendo su uno schermo Tognazzi, Mastroianni, Noiret e Piccoli alle prese con gigantesche portate di succulenti capolavori culinari. (L’accostamento si ferma qui. Tutto il resto del film, eros e thanatos, politica e morale, qui ovviamente non c’entrano. )
Una cucina assolutamente vietata a chi ha problemi cardiaci o di colesterolo alto, una Grande Abbuffata da portarti direttamente al pronto soccorso se non peggio! Alla larga i vegetariani, digiuno assicurato!
Ecco l’elenco delle portate che vengono consumate su lunghi tavolacci, circa 120 gioiosi adulti e bambini gomito a gomito mentre lì vicino l’evaporatore vede condensarsi litri e litri di linfa trasparente d’acero trasformandolo nel denso nettare:
Zuppa di piselli tradizionale con l’aggiunta di un pezzettone di patè di fegato; arugula salad (rucola) con cubetti di prosciutto cotto e noci con le “orecchie di cristo”, nastri di lardo di maiale fritti; le ployes, piccole pancakes di grano saraceno servite con sciroppo d’acero accompagnate da fettine di gravlax di salmone con composta di cipolle; una montagna di paté di maiale Québec-style chiamato cretons; e zampe fritte di gallina in una speziata salsa barbecue.
Aiutando la deglutizione con qualche bicchiere di sidro locale, predisponiti a proseguire con:
una omelette gigante ripiena di storione affumicato allo sciroppo d’acero; un mezzo-pollo glassato allo sciroppo d’acero steso su un succoso trancio di lingua di manzo; insalata di cavolo; una mezza verza ripiena di aragosta, foie-gras e macinata di maiale su un letto di lenticchie; … e secondo tradizione, tutto va cosparso generosamente di sciroppo d’acero.
Persiste un certo languorino?
Con un extra 20 dollari puoi consumare sul posto (o portare a casa) una delle 3,000 tourtière di carne macinata e lardo con composta casalinga (relish) di pomodoro.
Alt! … e il dessert?!?!?!
Un immenso banana-split imbottito di pan-di-spagna allo sciroppo d’acero, succo di ananas allo sciroppo d’acero , il tutto cosparso di praline di cioccolato nero; zucchero filato (barbe à papà) allo sciroppo d’acero; un millefoglie allo sciroppo d’acero e frittelle immerse nello sciroppo d’acero e fritte nel grasso d’oca.
E se ce la fai… fuori sulla neve fresca trovi lo sciroppo d’acero caldo appena un po’ rappreso da raccogliere con un bastoncino come un lecca-lecca.
Attenzione: non ti sto raccomandando di andarci a tutti i costi, sto solo dicendo che questa sembra essere l’evoluzione culinaria del momento e che i locali ne vanno matti. Beh, un’esperienza nuova. Poi non dirmi che non ti avevo avvertito! Personalmente opterei per una Cabane à Sucre tradizionale.

giovedì 14 ottobre 2010

THE S. PELLEGRINO WORLD’S 100 BEST RESTAURANTS


Si è fatto recentemente un gran parlare in Canada di questa speciale classifica dei 50 (e fino al numero 100) migliori ristoranti del mondo, visto che era dal 2003 che nessuna cuisine canadese ne faceva più parte.

Per i più golosi e più curiosi, i 2 ristoranti canadesi (uno all’est e l’altro all’ovest!) sono:

60esima posizione
ROUGE
1240 8th Ave. S.E., Calgary, Alberta
001-403-531-2767 www.rougecalgary.com

77esima posizione
LANGDON HALL COUNTRY HOUSE HOTEL & SPA
1 Langdon Dr., Cambridge, Ontario

Da sapersi : Per menù, lista vini e curiosità, vedi siti - per avere un tavolo il sabato sera, meglio prenotare almeno 2 settimane prima – preventivare almeno 95 dollari cad, vini esclusi.
Non mi risulta esserci chef italiani – o allievi di - in questi ristoranti. Io sono canadese ma quando si tratta di cucina…
A proposito, va evidenziato che tra i primi 50 best ce ne sono 5 di italiani (6° OSTERIA FRANCESCANA Modena – 20° LE CALANDRE Sarmeola di Rubano – 35° COMBAL ZERO, Rivoli – 36° DAL PESCATORE Canneto sull’Oglio – 40° IL CANTO, Certosa di Maggiano, Siena) e nella seconda cinquantina altri 3 (71° IL CRACCO Milano - 87° ENOTECA PINCHIORRI Firenze – 97° LA PERGOLA Hotel Cavalieri, Roma).
Mi manca solo di andarli a degustare tutti! Tu li conosci?


Iniziativa del britannico Restaurant Magazine, la ricerca è co-sponsorizzata dalla San Pellegrino, Electrolux, Alliance Restaurant Insurance, Wines from Spain, Lavazza ed Estrella Damm.

lunedì 6 settembre 2010

MUSKOKA DARK SKY RESERVE

Tutto diventa una riserva, tutto si deve proteggere e tutelare. Anche la visione della nostra Galassia, la Via Lattea, durante le notti serene, in periodi tra i più propizi per una buona visibilità e cioè l’estate e l’inizio dell’autunno, stelle cadenti a profusione, affascinanti aurore boreali, e non solo…
Nel 1999 fu istituita qui in Ontario la prima Dark Sky Riserve del mondo, a tutela del cielo buio ovvero protetta dall'inquinamento luminoso. La Torrance Barrens Conservation Area, circa 4.700 acri/1.900 ettari, di territorio di nuda roccia precambriana, con marcite e laghetti e dove la vegetazione consta di pochi alberi, bassi arbusti e piante rare, è meta di appassionati di tutto il mondo. La visibilità è a 360°, senza luci artificiali che disturbino la percezione visiva; insomma, il buio assoluto della notte se non per lo scintillio di miliardi di antichissime stelle. Un contatto spettacolare con l’infinito celeste a portata di tutti; persino con un telescopio amatoriale si possono ammirare i misteriosi anelli di Saturno.
http://www.muskokaheritage.org/natural/torrancebarrens.asp

Dal 1999 sono state istituite in tutto il Canada altre riserve e aree protette e la Royal Astronomical Society of Canada fornisce tutte le informazioni utili per appassionati e curiosi. rasc.ca/lpa/darksky.shtml

Tutta la zona offre innumerevoli attrattive turistiche. La città principale è Gravenhurst http://www.gravenhurst.ca/ indicativamente a 2 ore di macchina a nord di Toronto, ma l’area tutt’intorno e a nord (Cottage Country) è vastissima (Lago Muskoka http://www.muskokaontario.com/, Hunstville http://www.huntsvillemuskoka.com/, Algonquin Park http://www.algonquinpark.on.ca/ , etc).

venerdì 6 marzo 2009

DSQUARED2



Qualcuno abbia il coraggio di dirmelo in faccia… si capisce che non sono più giovanissima, che non seguo la moda né leggo magazine glamour o riviste di moda e pettegolezzi… ma ero l’unica in giro a non sapere che 2 miei compaesani erano i creatori di una delle griffe più in voga di questi tempi ???

I due simpatici e fantasiosi gemelli Caten di Willowdale (hinterland di Toronto), arrivati a Milano nel 1991 per realizzare un sogno, raggiungono il successo pieno a partire dal 2002; da allora vestono le maggiori star internazionali della musica e del cinema, sono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Sito ufficiale http://www.dsquared2.com/ ma di loro si parla dappertutto in rete.

Ma quello che più mi ha conquistata di “Dean e Dan al quadrato” è che il loro stile ha quell’inconfondibile tocco ‘canadese’ che a volte si riconosce, altre meno - basta avere l'occhio! e che siano legatissimi alle loro radici è indubbio se hanno voluto che il loro negozio di via Verri 4 a Milano fosse come una passeggiata attraverso un bosco. Non vedo l’ora di andarlo a visitare.

mercoledì 18 giugno 2008

PETROGLYPH PROVINCIAL PARK, Nanaimo-British Columbia



No, non vi sto riproponendo il post di ieri: girovagando in internet ho scoperto (non si finisce mai d’imparare!) che esiste un altro PETROGLYPH PROVINCIAL PARK ma che si trova all’altra estremità del paese, sull’Isola di Vancouver sulla costa del Pacifico.
Poco distante dalla città di Nanaimo, dove il fiume omonimo si getta nel Northumberland Channel, è possibile ammirare un’affascinante concentrazione di incisioni preistoriche eseguite nella pietra arenaria: qui sono rappresentate mitiche creature marine, figure simboliche ed esseri umani. Incisioni eseguite in luoghi dove la natura era ritenuta più poderosa, circondate da misteriose caverne, cascate e singolari concrezioni rocciose, spesso vicino a corsi d’acqua o antichi insediamenti umani o percorsi lungo i quali avvenivano scambi con altri villaggi. Le incisioni avevano molti scopi per popoli che non avevano un linguaggio scritto, tra cui quelli di delimitare proprietà territoriali o commemorare e trasmettere ai posteri eventi particolarmente significativi delle comunità di Prime Nazioni.
Simili rinvenimenti sono visibili in molte parti dell’isola di Vancouver ed altre isole sulla costa, ma questo Parco, istituito nel 1948 su un territorio di 2 ettari, ne offre un’eccezionale concentrazione ed il Centro Interpretativo aiuta a decifrare e comprendere i misteriosi simboli e le storie raffigurate.

mercoledì 19 marzo 2008

SPEDIZIONE ARTICA... sogno nel cassetto!







Ho un sogno nel cassetto: visitare le zone artiche del mio Canada. Resterà un sogno ancora per un po’ perché nel periodo estivo, quando il grande nord è accessibile, io sto accompagnando gruppi di entusiastici viaggiatori alla scoperta del Québec e l’Ontario oppure dell’Alberta e della British Columbia. Però le idee sul come lo farei le ho ben chiare in mente!

Per un indimenticabile viaggio in Nunavut consiglio di appoggiarsi ad un operatore anziché tentare di organizzarselo da soli: la stagione turistica è molto breve, la ricettività limitata, gli spostamenti complessi (solo via aerea o per mare).
I mesi di luglio ed agosto sono il periodo ideale. Sole di mezzanotte, giornate generose. Temperatura media di 9° con rari picchi fino ai 18°.
L’ideale è volare da Montreal ed imbarcarsi per una crociera che tocchi le principali località naturalistiche, storiche, archeologiche, toccando terra con gli Zodiac accompagnati da guide esperte. Itinerari dai 7 ai 10 giorni che ti faranno assaporare le emozioni dei primi esploratori alla ricerca del passaggio a Nord-Ovest e conoscere da vicino la vita degli Inuit: Kuujjuaq - Akpatok Island - Quaqtaq Island - Diana island –Kangiqsujuaq - Digges Island - Mansel Island - Cape Dorset - Mallikjuaq Territorial Park – Kimmirut - Katannilik Park - Kekerten Territorial Historic Park – Pangnirtung – Iqaluit – Qikiqtarjuaq - Auyuittuq National Park - Pond Inlet - Bylot Island - Milne Inlet - Lancaster Sound - Resolute Bay… su un itinerario prefissato, la nave ti porta ad esplorare questo universo affascinante, una moltitudine di ecosistemi, spostandosi secondo le maree, le correnti, i ghiacci alla deriva ed i venti.
Le condizioni meteorologiche dettano anche le occasioni di avvistamento a terra ed in navigazione: orsi polari, beluga, narvali, leoni marini, foche, buoi muschiati, colonie di uccelli marini a profusione. Il paesaggio selvaggio ed incontaminato della tundra toglie il respiro e ti invita al silenzio, ai movimenti lenti, al rispetto incondizionato di ciò che potranno interiorizzare i tuoi sensi.
Sono emozioni lancinanti che ti resteranno nostalgicamente impresse (credimi, sono stata in Antartide qualche anno fa, difficile spiegare cosa provo ogni volta che ci penso!).

Consigli pratici: caldo abbigliamento a cipolla, pantaloni impermeabili, giacca impermeabile con cappuccio, guanti, sciarpa e copricapo caldi, stivali al ginocchio di gomma antiscivolo, scarponi da trekking comodi, calzettoni, lozioni solari altamente protettive… insomma, avete capito!
E poi esagerare pure con il materiale fotografico e non dimenticare il binocolo!
Ecco alcuni degli ottimi siti ricchi di informazioni sull’Artico (alcuni anche con testo in Inuktutut, la lingua degli Inuit) da consultare assolutamente prima di intraprendere un viaggio nell’artico canadese:
http://www.makivik.org/

mercoledì 16 gennaio 2008

PROSAUROLOPHUS, CENTROSAURUS, SAURORNITHOLESTES…???


Durante la mia infanzia trascorsa in Canada, tra i protagonisti dei nostri giochi c’erano i dinosauri: fumetti, bambolotti, kit da modellismo, figurine, etc.
Arrivata in Italia negli anni sessanta, scomparvero completamente tranne il mio Tyrannosaurus Rex di plastica, rimasto su uno scaffale per anni, solo e triste. E non riuscivo a capirne il perché!

Solo qualche anno dopo appresi che nel 1884 era stato scoperto casualmente da Joseph Burr Tyrrell il primo fossile di Albertosaurus nelle Badlands della lontana provincia dell’Alberta. Da allora migliaia di paleontologi da tutti il mondo si sono misurati con i terreni sedimentosi per estrarne reperti di valore scientifico inestimabile risalenti a più di 65 milioni di anni fa, fino a trasformare l’area, costituitasi in Parco Provinciale nel 1955 e dal 1979 parte del Patrimonio UNESCO, in un immenso laboratorio di studio delle origini della terra. Per decenni gli scheletri di centinaia di dinosauri e fossili marini vennero spediti nei musei di tutto il mondo fino a quando si decise di creare una struttura per accogliere i reperti e renderli fruibili sul posto ai visitatori.

Ma questo territorio che oggi è brullo, apparentemente inospitale, ed offre suggestivi panorami lunari, non è sempre stato così. Un tempo ricoperto dall’oceano, vi crebbe in seguito una flora incredibile, creando un paradiso subtropicale abitato da primitivi vertebrati, anfibi, rettili e uccelli. Più di 600 specie di vegetali fossili sono documentate e che oggi nel ROYAL TYRRELL MUSEUM OF PALEONTOLOGY possiamo ammirare coltivate nel lussureggiante Cretaceous Garden. Potrete osservare migliaia di reperti, denti, ossa, conchiglie ed impronte nonché giganteschi scheletri perfettamente ricostruiti di una quarantina di specie di dinosauri.

Si possono inoltre osservare squadre di studiosi al lavoro con scalpellini e pennelli atti a ripulire pazientemente i reperti che provengono dal vicino DINOSAUR PROVINCIAL PARK e che andranno ad arricchire le collezioni da un anno all’altro. Il Parco offre anche, agli oltre 300,000 visitatori appassionati che frequentano le Badlands, una vasta gamma di attività: emozionanti passeggiate guidate sui terreni di scavo, simulazioni di scavo, campi estivi per bambini e famiglie.

Non esitate a fare una deviazione dai noti itinerari che vi porteranno sulle meravigliose Montagne Rocciose. Puntate per Drumheller, a due ore di macchina a nord-est di Calgary, e dedicate una giornata alla straordinaria scoperta dei preistorici abitanti della terra. Sarà un’esperienza per la quale i vostri figli vi saranno grati per tutta la vita!