Halifax, Nova Scotia : Mount Olivet Catholic Cemetery |
In occasione delle
periodiche presentazioni del volume
TITANIC di Claudio Bossi, seguite da una relazione in power point della
vicenda con un supplemento di 150 immagini, l’interesse per la quarantina di
italiani a bordo è sensibilmente aumentato.
In occasione della manifestazione
tenutasi all’Archivio Storico di Pavia il 18 maggio 2013, il tema è stato
“Lombardi a Bordo del Titanic” in quanto molti dei camerieri alle dipendenze del
gestore dei ristoranti A la carte del Titanic, Luigi
Gatti di Montalto Pavese, erano lombardi.
Costui, notissimo nel mondo della ristorazione londinese, aveva ottenuto
la concessione dei due ristoranti di prima classe del Titanic e scelto
professionisti del settore sia italiani sia francesi. Tra gli italiani una decina di lombardi e una quindicina di piemontesi, tra cui Battista Bernardi,
assistente cameriere di 22 anni.
Battista Bernardi,
nato nella borgata Norat di Roccabruna, morì nella notte tra il 14 e 15 Aprile
1912 ; il suo corpo fu recuperato dalla nave posa cavi canadese Mackay Bennett
e sepolto nel Mount Olivet Cemetery di Halifax, Nova Scotia l’8 maggio 1912. Al
contrario di altri scomparsi nella tragedia del mare per eccellenza, Giovanni Battista
Bernardi detto Marsèl non è stato dimenticato in patria.
Nella sala consiliare
di Roccabruna è stato recentemente proiettato un filmato storico sulla tragedia
e illustrato il programma di Giuseppe”Gigio” Gallo, un professore di Dronero
che nell'agosto 2013 attraverserà il Canada per
andare a deporre una targa del comune di Roccabruna e la bandiera occitana sulla tomba di
Bernardi, e lo farà con devozione immensa perché arriverà a Halifax dopo aver percorso in
bicicletta i 2000 chilometri che la separano da Toronto, la città di partenza
del suo pellegrinaggio.
In questi ultimi anni,
dopo aver visitato i cimiteri del Titanic, ho tentato più volte di coordinare
una manifestazione unitaria per celebrare l’evento simbolo di tutte le tragedie
di mare, senza troppo successo. Alcuni comuni preferiscono gestire tutto in proprio, altri non ne sono
nemmeno a conoscenza mentre spesso, data la giovane età di molti di essi, la
memoria ha poco da raccontare.
Peccato, perché per
tenere vivo il ricordo di persone come Battista Bernardi, che non hanno fatto atti eroici, ma sono comunque periti mentre cercavano di migliorare una situazione incerta
e magari misera al paese natìo, qualcuno, come il “Gigio” è disposto a pedalare addirittura per duemila chilometri.
Nel cimitero cattolico di Mount Olivet riposano 19
vittime del Titanic, 10 nel cimitero ebraico
Baron de Hirsch e 121 nel Fairview Lawn Cemetery.
Maggiori informazioni si possono ottenere in loco
presso l’archivio storico e il museo navale di Halifax.
TITANIC di Claudio Bossi |
Bandiera Occitana |