RAI 1 ha ritrasmesso in prima serata il film FRATELLI (2006) di Angelo Longoni riproponendo lo
scottante argomento dell’adozione internazionale che ha attraversato le
cronache dell’emigrazione europea e transoceanica.
Durante l’immediato secondo dopoguerra furono almeno 11.000
i bambini italiani aiutati da Plan International, sponsorizzato tra gli altri
da Gary Cooper, Harry Belafonte e Raymond Burr, ma è ancora oscuro il numero
dei bambini italiani che furono adottati, orfani e non, da famiglie
nordamericane.
Sullo sfondo di una Montrèal piena di differenze e composta da gente proveniente
da ogni dove la vicenda prende corpo e svela situazioni poco note.
In seguito alla morte del padre, Anna ritrova delle carte
che le rivelano l’esistenza di un fratello mai conosciuto perché adottato, nell’immediato
dopoguerra, da una famiglia canadese.
All’epoca i genitori di Anna, giunti dal Veneto alla ricerca
di lavoro nella zona agricola bonificata a Sud di Roma, avevano trovato una
realtà durissima. Il lavoro - benché duro e spossante - non permetteva loro
neppure di mantenere e curare il loro figlio malaticcio e malnutrito. E alla
fine anche loro come altre famiglie avevano dovuto ricorrere alle associazioni
che organizzavano l’affido dei bambini. Oggi la madre di Anna, una donna ormai
anziana e provata dai rimorsi, ha sepolto il doloroso ricordo di quel figlio
perduto e non vuole saperne di mettersi alla sua ricerca.
Ma Anna non riesce a far finta di niente e, seguendo le
tracce sulle quali si era messo suo padre, dopo un drammatico confronto con il
marito Tommaso, si mette in contatto con Nick De Lillo, un avvocato
italo-canadese che si occupa di rintracciare bambini adottati.
Anna non esita a lasciare il marito e i due figli per volare
in Canada. Lì si incontra nuovamente con l’avvocato – un uomo al cui fascino
non è indifferente - e con il suo aiuto riesce finalmente a rintracciare il
fratello. Luca è un ex pugile indurito dalla vita e il loro incontro è
inizialmente teso, circospetto, per poi sciogliersi lentamente. I due fratelli
si sono riconosciuti e Anna riesce finalmente a gettare una nuova luce sui
ricordi della propria infanzia
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