Wasaga Beach è una città canadese nella contea di Simcoe, in
Ontario. Situata sull’estremità meridionale della Georgian Bay,soltanto un paio d’ore di macchina a nord di Toronto,
offre una spiaggia sabbiosa di 14 chilometri – Nottawasaga Bay e Nottawasaga River, particolarità che l’ha
resa una importante stazione balneare estiva oltre al conferimento della
Bandiera blu da parte del rigido Wasaga Beach Provincial Park.
Non sono ancora stato a Wasaga, ma mi ha incuriosito un
articolo scritto il primo aprile 2013 da Lou-Ann Pardon sul Wasaga Sun, in cui
ha narrato l’esperienza di viaggio della squadra di calcio under 18 che ha
partecipato a un torneo internazionale a Agropoli.
I Wasaga Canadians sembra si siano comportati con orgoglio,
spero non hockeista, pur avendo vinto soltanto un incontro dei quattro giocati.
Le sconfitte però sono state una bella esperienza perché i
canadesi hanno provato il meglio del calcio europeo e ne hanno acquisito una
migliore conoscenza e prospettiva.
I canadesi si sono allenati per tutto l’autunno e inverno
per migliorare le loro tecnica individuale e hanno dimostrato una grande
sportività.
Inoltre il viaggio di dieci giorni in Italia è servito anche
a esporli alla cultura italiana. A Roma hanno visitato il Colosseo (Collesium,
sic!)., Trinità dei Monti e la fontana di Trevi, partecipato alla messa della
festività delle Palme nella basilica di San Pietro officiata dal Papa
assieme a migliaia di pellegrini. Un
impatto forte che questi ragazzi non dimenticheranno
mai. E a seguire la costa di Amalfi dove hanno soggiornato per cinque giorni
con altre escursioni a Salerno, Sorrento e Capri, intervallate da partite
ufficiali e amichevoli.
Un’ammirazione continua per i castelli dove sono stati
ospitati e per il paesaggio circostante condito dalla serata finale con una
cena indimenticabile in un paesino di montagna.
E in ogni città o villaggio visitato si sono sentiti
orgogliosi di essere canadesi per il grande rispetto dimostrato da tutti verso il loro Paese. Un sentimento che
è continuato fino alla cerimonia di chiusura del torneo quando tutti hanno applaudito la bandiera canadese mentre veniva
issata sul pennone e l’esecuzione dell’inno nazionale.
L’ospitalità italiana è stata incredibile, soprattutto
durante il soggiorno a Cittanova (Cita Nova, sic!) e San Giorgio Morgeto (San
Giorgese Morgetto, sic) dove sono stati
accolti dal consiglio comunale e deliziati di spumante (champagne, sic!), pasticceria sopraffina e
cibo memorabile.
L’articolo finisce decantando il viaggio dei giocatori e
loro accompagnatori come il viaggio della vita. Un’esperienza che ha avuto un
impatto molto positivo per il team migliorato sia tecnicamente sia per la
maggior coesione interna, favorita da un’esposizione culturale memorabile.
Tanto per smentire almeno una volta Orwell e la sua teoria
sulle gare sportive.
Questi sono i canadesi, e come ci vedono nonostante le
negatività che qualcuno ci affibbia costantemente. Un articolo che spiega come
mai il loro interesse per l’Italia continua a aumentare e che naturalmente ci
porterà un giorno in questa cittadina dal nome indiano, abitata da canadesi,
senza aggiungere altro.
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