martedì 30 aprile 2013

COCCO BILL IN CANADA



La memoria degli album di Jacovitti è riservata soprattutto ai collezionisti e agli amanti dei fumetti, ma la sua popolarità fu grande. Jacovitti (1923-1997) creò il personaggio di Cocco Bill che incantò con le sue avventure fantastiche la fantasia di generazioni di bambini non solo italiani.


“Cocco Bill è un cowboy tutto d'un pezzo, pistolero senza eguali e infaticabile difensore della legge. In sella al suo cavallo Trottalemme si muove in un Far West idealizzato e assurdo, caratterizzato dai classici stereotipi mitici (indianisceriffi, banditi e diligenze) ampiamente distorti, riveduti e "scorretti" dalla fantasia di Jacovitti. Particolarità di Cocco Bill è la sua passione per la camomilla, che consuma nei saloon al posto del classico whisky. A differenza di molti altri eroi usciti dalla matita di Jacovitti (si vedano Zorry Kid e Cip l'Arcipoliziotto), Cocco Bill non ha dei nemici o dei comprimari fissi, ad eccezion fatta per Trottalemme. In più storie però ritornano le figure di Bunz Barabarunz e dei sette Kuknass Brothers, nemici giurati, e la movimentata figura di Osusanna Ailoviù, spasimante non corrisposta”.

Durante una ricerca disordinata in un mercatino delle pulci mi sono imbattuto in uno dei primi numeri dedicati a Cocco Bill, esattamente il numero 5, maggio 1962, costo Lire 150. E come per il vecchio West ci sono tutti gli stereotipi dell’epoca, alcuni tuttora in voga, riguardanti il Canada. Cocco Bill è accusato ingiustamente di omicidio perché il vero colpevole è un ladro trafficante di pelli che durante la fuga finisce nelle mani degli indiani (nativi canadesi).

Tra i personaggi, oltre a Cocco Bill e al suo cavallo Trottalemme ci sono Tom,il barbiere ; il sergente Nebraska ; Filip (polizia a cavallo ovvero giubba rossa) ; Sam Bull (giubba rossa) ; Polly, la vecchia signora  e Marcel Dupont, l’assistente del commerciante di pelli.

Un mondo sognato, mai esistito, ma sempre così vero nella sua irrealtà.







lunedì 29 aprile 2013

TADOUSSAC IN POCHE PAROLE



Tadoussac è cresciuta ben poco dai giorni del diciasettesimo secolo in cui vi si insediò la prima stazione per il commercio delle pelliccie del Canada. Si può tuttora agevolmente visitare tutto l’abitato a piedi, idealmente posto alla confluenza di due dei maggiori corsi d’acqua del mondo, il fiume San Lorenzo ed il fiume Saguenay.
La maggiore attrazione di questo luogo è il Parco Marino del Saguenay. Le crociere alla scoperta delle balene e della fauna acquatica locale partono ad intervalli regolari.  Raggiungono queste zone molte specie di cetacei,  comprese la balena azzurra e la balena grigia o della gobba ma incontrastata protagonista è la piccola,bianca, balena beluga.
Si possono noleggiare biciclette,  e sciare sulle dune di sabbia è uno sport qui davvero unico.
Maison Chauvin, una replica dell’originale stazione commerciale costruita nel  1600, è aperta al pubblico ad un modesto  costo d’ammissione. La Vieille Chapelle des Indiens è la chiesa in legno più vecchia del Canada, usata per la prima volta nel 1747.

foto da Bonjour Québec



venerdì 26 aprile 2013

IL CANADIAN CONTENT DELLA SQUADRA ITALIANA DI HOCKEY SU GHIACCIO





Mi piace l'hockey su ghiaccio, ma ammetto di non seguirlo più come un tempo. Tuttavia sono al corrente delle partite in corso perchè nel palazzo di fronte al mio abita un appassionato di hockey, che possiede un televisore a schermo gigante, e non perde una partita. 
Così, siccome il campionato era finito, mi sono chiesto come mai continuasse a vedere partire di hockey. Forse il campionato di disco su ghiaccio elvetico o qualche partita registrata, o che so io?
Dato per scontato che i quotidiani ignorano sistematicamente gli altri sport, mi sono documentato e ho scoperto che il vicino stava, invece, divertendosi con la nazionale impegnata nel tentativo di ritornare nel girone più importante di questo sport.

Infatti,si è appena concluso a Budapest, Ungheria il campionato mondiale di hockey su ghiaccio – Prima Divisione 2013 disputatosi tra il 14-20 aprile 2013. Kazakistan e Italia, rispettivamente prima e seconda classificata hanno guadagnato l’accesso al campionato mondiale di hockey su ghiaccio 2014 e ritornano  così nel girone delle squadre migliori.
L’Italia ha battuto il Giappone, la Corea del Sud e i padroni di casa ungheresi, soccombendo in un incontro ininfluente ai fini della classifica, ai kazaki.
L’Italia ha disputato un torneo eccellente coronato dall’assegnazione del trofeo per il miglior giocatore (MVP) all’attaccante italiano Pat Iannone, mentre il miglior portiere è risultato l’italiano Adam Dennis.

La nazionale italiana allenata dall’americano Tom Pokel, in forza alla’Alleghe, ha quindi staccato il biglietto per Minsk, Bielorussia dove potrà affrontare le squadre di hockey più titolate al mondo. Nazionale che da diversi anni ha una forte colorazione canadese, ormai quasi tradizionale :  in Ungheria 9 giocatori su 30 avevano il doppio passaporto. Canadesi che da anno contribuiscono al miglioramento dello sport del ghiaccio italiano e anche alla conoscenza del Paese Canada attraverso la loro continua presenza in diverse nostre città dove molti vivono con le famiglie. Un potenziale non trascurabile che garantisce una reciproca conoscenza.

Giocatori come Pat Iannone e Adam Dennis sono il faro a cui guardano molti atleti nati in Italia.

Pat Iannone, nato a Fruitvale, British Columbia  il  9 febbraio 1982, è un attaccante mancino attualmente in forza al Val Pusteria, ma è in Italia dal 2002, dopo alcuni anni trascorsi nelle leghe giovanili canadesi Ha giocato nei Mastini Varese, Asiago, Milano Vipers, Val Pusteria, Val Pellice (record di 105 punti – 49 reti e 56 assist),Pontebba e di nuovo Val Pusteria.
Pat Iannone è figlio d’arte in quanto il padre, Patrick Dell’Iannone ha giocato da professionista nella NAHL (National American Hockey League prima di trasferirsi in Italia a Vipiteno, Varese, Val Pellice, Bolzano e Fiemme e ha indossato la maglia azzurra del Blue Tema dal 1981 al 1986.

Il portiere della nazionale italiana, Adam Dennis è nato l’8 febbraio 1985 a Toronto, Ontario e milita attualmente nell’EC Dombim, squadra della EBEL.
Ha cominciato la sua carriera nella OHL (Ontario Hockey League), per trasferirsi poi  nella AHL (American Hockey League) in forza ai Buffalo Sabres, giocando nelle squadre affiliate dei Rochester Americans e dei Portland Pirates per 158 partite.
Nel 2009 è entrato nelle file del Fassa, 41 partite e migliore media gol subiti del campionato. Dopo una breve apparizione nel campionato tedesco è approdato all’Alleghe Hockey dove è rimasto fino al 17 marzo 2013.
Adam Dennis veste la maglia azzurra dal novembre 2012 in virtù del passaporto italiano che ha ottenuto grazie alla madre, originaria di Catanzaro.

Chi sono gli altri giocatori di origine canadese che hanno fatto parte della spedizione azzurra in Ungheria?
Giulio Scandella di Montreal, Quebèc e gioca nel Val Pusteria.
Nathan di Casmirro è nato a Atikotan,( in lingua Ojibwe significa “Ossi di caribù) un villaggio a nordovest dell’Ontario da cui si trasferì da piccolo per vivere  Burnsville,Minneapolis, Minnesota. Gioca nel Val Pellice.
Daniel Sullivan è nato a Scarborough, sobborgo di Toronto, Ontario. Attualmente ad Asiago.
Vince Rocco è nato invece nella enclave a prevalenza italiana di Woodbridge, Ontario, a nord di Toronto ed è in forza all’Alleghe.
Trevor Johnson è di Trail, British Columbia e fa parte del Val Pellice come il compagno di pattini e stecca Robert Sirianni di Edmonton, Alberta .
Dave Borrelli è nato a Salut Ste. Marie, Ontario e gioca nell’Asiago, la squadra che ha conquistato lo scudetto 2012-2013 battendo in una finale inedita il Val Pellice.



mercoledì 24 aprile 2013

PARCHI DI PRINCE EDWARD ISLAND

Il Prince Edward Island National Park (http://www.tourismpei.com/pei-national-park)è un parco di soli 18 kmq di superficie ma costeggia la Gulf Coast per ben 40 km.  La zona di Cavendish è la maggiore destinazione turistica dell’isola con parchi a tema, attrazioni create dall’uomo (museo delle cere, imitazione dello Space Shuttle, etc.) nonché siti storici legati ai romanzi della scrittrice Lucy Maude Montgomery (Anne of Green Gables). Proprio perché le sue splendide spiagge  sono così  incantevoli, d’estate la zona può essere particolarmente affollata.   North Rustico  ha dei bei moli di pesca e troverete una passerella di legno che costeggia le acque fino al porticciolo di North Rustico Harbour.

Se siete maggiormente interessati a conoscere le spiagge  e le dune di sabbia naturali che rappresentano il cuore di Prince Edward Island, continuate sulla Highway N° 6 per 21 km verso la seconda parte del parco nella zona Rustico – Dalvay. Potrete scegliere fra affollate spiagge con servizi di ristorazione e di salvataggio e la possibilità di camminare per chilometri lungo spiagge dove difficilmente incontrerete altre persone.Una terza area protetta con vaste estese di dune di sabbia si trova a Greenwich che potrete raggiungere seguendo la Route N° 2 East per St. Peters.
Tenendo presente che in questa piccola isola/minuscola provincia canadese - un vero paradiso - ci sono ben 24 parchi provinciali !!!, se vuoi saperne di più devi consultare il sito:           http://www.tourismpei.com/pei-provincial-parks

Ecco una serie di  foto scattate nel 1998 durante il nostro tour delle Province Marittime














martedì 23 aprile 2013

SANT’ANTONIO COMPIE CENT’ANNI A OTTAWA




La Chiesa di Sant’Antonio verrà festeggiata con numerose manifestazioni durante tutto il 2013 in quanto ricorre il centesimo anno della sua presenza nella città di Ottawa. L’intera comunità Italo-Canadese della città di  Ottawa-Gatineau si raccoglierà attorno a questo importante monumento di fede religiosa nonché fulcro dell’aggregazione sociale e culturale degli emigranti italiani attraverso gli anni, un punto di riferimento fondamentale per chi arrivava dall’Italia in cerca di lavoro.
Il sito della Parrocchia (in inglese ed in italiano) racconta con semplicità la storia centenaria della Chiesa http://www.stanthonysottawa.org/stanthonyschurch/History.html:

 

Breve storia della chiesa S. Antonio (Italian version)
Durante il periodo pasquale del 1908, nel corso delle confessioni degli italiani, il Rev. Fortunato si era reso conto della scarsa conoscenza del catechismo, quando incontrò un giovane di 17 anni, Domenico Nasso, che gli chiese:"Padre, se il giorno di Pasqua porto qui quindici uomini, è disposto a predicare per noi?”                                    
Da questa inchiesta, appoggiata da Padre Sebastiano, superiore del Monastero di Ottawa, e approvata dall'Arcivescovo, nacque la nuova Missione, nella quale, la sera di Pasqua, 150 italiani furono presenti alle funzioni religiose: il 19 Aprile 1908 fu veramente il giorno della Resurrezione italiana di Ottawa. Dopo questo modesto inizio, si fece strada l'idea di costruire una piccola cappella nella chiesa della via Murray.
Tuttavia il progetto fu abbandonato in favore di un'ubicazione più vicina di Gladstone - Via Marconi (un tempo, Pine St.) dove sorse una costruzione piuttosto primitiva.
La chiesa fu affidata all'ordine dei Padri Serviti e alla guida pastorale del Rev. A. Prosperi, venuto da Chicago.
Ma del 1917, proprio durante la settimana della Passione, scoppiò un incendio che causò danni di circa tre mila dollari.
Fu allora deciso di ingrandire la chiesa, e l'opera di restauro fu affidata al prof. Guido Nincheri, pittore ed architetto, il quale suggerì che fossero effettuati i lavori di scavo del sotto suolo.
(Nota del blogger: di Guido Ninchieri – definito il Michelangelo del Nord America – abbiamo parlato in http://turismoincanada.blogspot.it/2011/05/il-michelangelo-del-nordamerica.html) .
Ciò fu l'opera degli italiani, che, dopo la loro giornata stessa di duro lavoro, si recarono sul posto per offrire alla loro chiesa altre ore di fatica al lume delle lampade a gas.
E, finalmente, il novembre del 1925 vide l'inaugurazione della chiesa tutta rinnovata.
Nel 1929, un nuovo incendio devastò la costruzione. Ma la fede degli italiani fu più forte che l'elemento distruttore e tutto l'interno della chiesa fu ricostruito e rinforzato con acciaio e cemento.  
Attraverso gli anni, la chiesa divenne sempre più fiorente, grazie a molte attività per la raccolta di fondi. Gran parte della forza spirituale ed economica della chiesa è dovuta alla vasta rete delle associazioni che operano in favore della Parrocchia:
I Figli d'Italia, L'Ordine dei Terziari, Gli Uscieri, L'Azione Cattolica, La CYO, Le Figlie di Maria L'Addolorata, La S. Vincenzo di Paolo, Il Coro, La Società dell'Altare, La Legione di Maria, I Servitori dell'Altare, I Club Sportivi, I Boy Scouts, I Giovani '84, Le Dame Ausiliarie, Il Consiglio Parrocchiale.
Durante gli anni '30 e '40, Padre Stefano Cheli e il suo gregge ebbero cura della chiesa, nonostante i tempi difficili della depressione e del conflitto mondiale, e riuscirono ad eliminare i debiti ed arricchire la chiesa di un bellissimo altare di marmo bianco, proveniente dall'Italia, e di affreschi opera del prof. Nincheri.Dopo la nuova ondata di immigrazione alla fine della seconda guerra mondiale, la parrocchia fu affidata ad un nuovo sacerdote, il Rev. Girolamo Ferraro.
Nel 1960 fu eretto il nuovo campanile e nel 1966 la facciata della chiesa fu modificata  ed une nuova sala parrocchiale fu costruita all'angolo di Booth e Balsam.  Fu eretto pure un convento per le Suore dell'Addolorata Serve di Maria giunte dall'Italia per servire la comunità italiana di Ottawa.
Non c'è alcun dubbio che il punto focale, il vero cuore della comunità italiana fu ed ancora rimane la bella chiesa di S. Antonio.
  


lunedì 22 aprile 2013

IL LABRADOR RETRIEVER




Il labrador retriever è noto soprattutto per la sua abilità nel riporto, ma secondo un’azienda petrolifera canadese è anche dotato di un fiuto particolare che gli permette di individuare e localizzare le perdite di petrolio greggio e di gas dalle condutture sia sotterranee sia sott’acqua.

Il controllo della integrità delle tubazioni è così importante e costoso che diverse compagnie petrolifere prestano attenzione a questa particolarità dei labrador, già utilizzati dalla polizia non solo per localizzare  le perdite di gas e petrolio ma anche per scoprire sostanze stupefacenti, esplosivi, armi, munizioni, rifiuti tossici, alimenti e piante contrabbandate a livello internazionale.

Cane guida per le persone disabili, ciechi e autistici, il labrador è spesso inserito nei programmi sociali  per il suo buon carattere, oltre ad essere di valido aiuto nella ricerca di persone disperse, vedi valanghe, e non solo.

In altre parole, un cane per tutti e per tutte le stagioni e tutte le occasioni.



domenica 21 aprile 2013

GLENN GOULD: TECNICA SUBLIME E PICCOLE MANIE DI UN GENIO


Torniamo a parlare di Glenn Gould dopo  

Gould è noto per la sua viva immaginazione musicale e gli ascoltatori hanno sempre considerato le sue interpretazioni come qualcosa di eccezionale che, partendo da elementi brillantemente creativi possono talvolta giungere, senza disturbare, all’apertamente eccentrico.
Le sue interpretazioni specie di Bach, - anche se il suo repertorio spaziava da Chopin a Richard Strauss -  sono stata inoltre sempre caratterizzate da una grande chiarezza e cristallinità, con una maniacale pulizia delle note, in particolare nei passaggi di contrappunto.
Ecco perché molti ascoltatori trovarono l'approccio di Gould come molto più leggero e gradevole del consueto, perfino rivelatorio della natura profonda della musica bachiana.
Nel suo volume di riflessioni sulle “Variazioni Goldberg” così si esprimeva:
"È una musica che non conosce né inizio né fine, senza un vero punto culminante e senza una vera risoluzione: una musica che è come gli amanti di Baudelaire, 'mollement balancés sur l'aile / du tourbillon intelligent'.
Chiunque abbia ascoltato qualche incisione di Gould ha capito che l’artista pretendeva una perfezione assoluta del suono dello strumento. Una perfezione che investe la natura dello strumento stesso, come se dietro tutta la letteratura pianistica si dovesse lasciare intravedere la nervatura della stessa idea musicale dell’autore.

Gould era anche noto per i suoi particolari movimenti del corpo mentre suonava e per la sua insistenza nel seguire una precisa routine. Suonava nei concerti sempre e solo seduto sulla sedia pieghevole, con le gambe molto corte e regolabili singolarmente, che suo padre, Bert Gould, aveva fatto costruire, e continuò ad utilizzarla anche quando questa era quasi completamente consumata.
La sua sedia è così strettamente identificata con la sua figura, da essere in mostra in un posto d'onore in una teca di vetro nella Biblioteca Nazionale del Canada. Lui stesso dichiarò in un famoso video che la sedia gli era "molto più vicina della stessa musica di Bach".  L'importanza di questo oggetto è dimostrata anche dal fatto che l'a fondazione canadese detentrice dei diritti su Glenn Gould ha individuato solo nel 2006 la società a cui affidare la sua riproduzione ufficiale. Gould era afflitto da molte manie che riguardavano la sua persona:ad esempio aveva una forte intolleranza ai cambiamenti climatici; in ogni stagione dell’anno, il pianista canadese indossava strati e strati di abiti: in estate non usciva mai senza il cappotto – detestava la luce del sole – e soprattutto con i guanti.

Le sue mani dovevano essere sempre calde e protette, anche dall’involontario contatto con quelle di estranei: quando svolgeva l’attività di concertista, sulla porta del suo camerino attaccava un foglietto nel quale pregava di non stringergli le mani, e di non offendersi se lui non lo faceva, per evitare gli innumerevoli e imprevedibili incidenti che quella pratica poteva comportare; prima di suonare, infine, immergeva le medesime per minuti nell’acqua bollente, fin quando non diventavano rosse.

venerdì 19 aprile 2013

VINO ITALIANO IN CANADA



Letto su  http://www.corriereitaliano.com/

IL VINO ITALIANO SPOPOLA IN CANADA

NoveColonne ATG/Roma -  Cresce il mercato del vino italiano in Canada, che si attesta sempre più “wine loving nation” e che vede il made in Italy in testa alle preferenze, soprattutto per i vini rossi (dati Canadian Vintners Association). In particolare su 368 milioni di litri consumati - di cui il 28% di produzione locale - ben il 15% è importato dall’Italia e solo il 13% dalla Francia, con un costo medio all’importazione superiore alla media del 4,6% e quindi di fascia alta. È in questo scenario che si inserisce la tourné canadese dell’Istituto Grandi Marchi (http://www.istitutograndimarchi.it/, le 19 firme top dell’enologia italiana che, con il supporto organizzativo della Iem (società privata di servizi per la promozione del vino italiano sui mercati internazionali), che in questi giorni ha fatto tappa prima a Toronto e poi a Montreal per promuovere il vino italiano grazie ai rapporti consolidati con i 2 principali monopoli del Canada (Lcbo per l’Ontario e Saq per il Quebec), con cui l’Istituto è impegnato sul fronte della formazione professionale dei tecnici e funzionari governativi. 
«Il mercato – ha detto Piero Antinori, presidente dell’Istituto Grandi Marchi – promette bene e presenta ancora importanti margini di sviluppo, grazie ad un’evoluzione qualitativa che si sta traducendo in un consumo crescente dei vini rossi – da 50% nel 2002 a 63% nel 2012 - e un salto qualitativo di gamma. Basti guardare i primi risultati dell’export 2012 che da gennaio ad agosto hanno visto il nostro Paese crescere ancora, come primo fornitore in termini di quantità (49 milioni di litri, +15,5% sul 2011) e secondo solo alla Francia  in termini di valore. Francia che però sta man mano perdendo quote di mercato passando dal 35% nel 2001 al 23% nel 2011». 
In particolare modo è la provincia del Quebec, dove è più alto il consumo di vino pro capite, ad assorbire il 41% del vino importato dall’Italia, mentre in Ontario l’Italia occupa la prima posizione tra i paesi fornitori con il 23% di quota di mercato all’importazione.

giovedì 18 aprile 2013

AIR TRANSAT ATTERRA A TRAVELEXPO - PALERMO 19 – 21 aprile 2012. LA COMPAGNIA PUNTA AL MERCATO DEL SUD ITALIA




 Air Transat parteciperà alla 15esima edizione di TravelExpo, che si svolgerà presso l’Hotel Città del Mare di Terrasini (Palermo) dal 19 al 21 aprile 2013.
La compagnia canadese conferma l’appuntamento siciliano per il secondo anno per rinnovare la sinergia con le agenzie del sud.
“Tornare a Travelexpo” – commenta Tiziana Della Serra, Sales & Marketing Director Air Transat Italia, Croazia e Slovenia- è stata una scelta mirata per poter incontrare le agenzie della Sicilia, che rappresentano una parte di mercato fondamentale per Air Transat”.
La partecipazione del vettore canadese a TravelExpo si inserisce in una lunga stagione di incontri che termineranno a fine maggio, lungo tutto il territorio italiano.
Air Transat presenterà i suoi voli no-stop per il Canada e le ultime tariffe promozionali prenotabili ora in tutti i GDS: € 525 A/R tasse incluse per il volo Roma – Toronto ed € 545 A/R tasse incluse per il volo Roma – Montréal.
Riflettori puntati sul volo dedicato al mercato del sud, il Lamezia – Toronto, che partirà dal 26 giugno con tariffe a partire da € 645 A/R tasse incluse .
La compagnia, da sempre orientata al trade, conferma la commissione al 5% a tutte le agenzie IATA e non IATA.
Per qualsiasi informazione, prenotazione o per richieste gruppi, le agenzie possono contattare Rephouse GSA chiamando il numero dedicato Air Transat 06 59606512 o scrivendo all’e-mail airtransat@rephouse.it
La Air Transat sarà allo stand D – VIP LOUNGE.
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Air Transat opera dall’Italia per il Canada con voli da Roma, Venezia e Lamezia Terme per Montréal e Toronto. I voli sono distribuiti tramite i principali canali di prenotazione e possono essere acquistati presso tutte le agenzie di viaggio oppure rivolgendosi direttamente al GSA Rephouse.
Per prenotazioni e acquisto biglietti e per tutte le informazioni sui voli, si può chiamare il numero telefonico dedicato Air Transat – 06 59606512 o scrivere all’indirizzo airtransat@rephouse.it. Air Transat c/o Rephouse s.r.l. Gsa - Via Aristide Leonori 40 – 00147 Roma Tel 06 59606512 - Fax 06 59637378 airtransat.press@rephouse.it – info@rephouse.it Pagina 2

Informazioni: Ufficio Stampa c/o Rephouse
Flaminia Schettini
Tel. 06 59606512 Fax 06 59637378
airtransat.press@rephouse.it




domenica 14 aprile 2013

IQUALUIT, Nunavut



 Headquarters della Royal Canadian Mounted Police







Le Giubbe Rosse di Iqualuit affondano nel permafrost.
Un autentico mistero nordico quello che vede protagonista la palazzina di 3 piani costruita pochi anni fa per ospitare le forze di Polizia e costata 18 milioni di dollari: una estremità della lunga struttura di vetro e acciaio  sta affondando nel permafrost, terreno su cui è costruita praticamente tutta la città.
Tutti, o quasi tutti, con le bocche cucite ma c’è chi, coinvolto a suo tempo nel progetto, denuncia: si tratta di sabotaggio!
Bisogna prima spiegare che nelle condizioni atmosferiche estremamente rigide e tipologia di terreno del nord estremo del continente, il tentativo di innalzare costruzioni a più piani con materiali pesanti (cemento, acciaio, legno) necessita una tecnologia particolare. E la Arctic Foundations of Canada Inc. (AFC)  è infatti specializzata nella preparazione e posa di fondamenta adatte e questi situazioni estreme. Il meccanismo è complesso ma in poche parole si tratta di installare degli scambiatori di calore a convezione che funzionano con la variazione delle temperature. Delle tubazioni sigillate, riempite di anidride carbonica, corrono nelle fondamenta e risalgono alla superficie fino a dei termosifoni esterni. L’aria gelata fa condensare l’anidride carbonica che ridiscende lungo i tubi nelle fondamenta per catturare il caldo e riportarlo in continuazione verso l’esterno. Insomma, lo scopo di questo moderno impianto è di mantenere il terreno ghiacciato e solido, capace di sostenere il peso di strutture pesanti.
Torniamo al sabotaggio… la società costruttrice ha potuto accertare che 2 valvole dei termosifoni esterni erano state rimosse; significa che nelle tubazioni è entrata acqua che si è congelata. Più nessuno scambio di calore tra le fondamenta e l’esterno. E mentre crepe nei pavimenti e sui muri paiono aumentare ed il permafrost sottostante si sta ammorbidendo, il fabbricato è sempre più in pericolo.
I tecnici assicurano di poter sistemare l’inconveniente nei prossimi mesi, anche se questo è il primo caso che gli si presenta. Rimane il mistero di chi abbia voluto procurare ingenti danni economici all’amministrazione pubblica ed un grave danno d’immagine alla società costruttrice.

venerdì 12 aprile 2013

CAMPIONATI MONDIALI DI CURLING

Victoria, British Columbia 30 marzo  -7  aprile, Campionati del Mondo di Curling Maschile
la prima foto mostra i membri di TeamCanada complimentarsi a vicenda per aver superato la semifinale (6 aprile), battendo la Danimarca, quindi ad un passo dal titolo mondiale  che detiene saldamente da tre anni  (2010 Cortina d'Ampezzo, 2011 Regina-Saskatchewan, 2012 Basilea) ...


Photograph by: THE CANADIAN PRESS/Jonathan Hayward , Canada.com


Qui sotto il campionissimo, lo skipper Brad Jakobs, concentratissimo durante l'incontro della finale (7 aprile) contro la Svezia (già Campioni Europei) ...


... che  riuscirà ad aggiudicarsi il titolo mondiale, giocando un bellissimo incontro con un TeamCanada che ha lottato fino alla fine . Complimenti ad ambedue le compagini!

Cerimonia di premiazione




mercoledì 10 aprile 2013

AUTOLAVAGGIO CANADESE


Conosciamo tutti quanto siano ghiotti di sale gli animali selvatici che lo cercano ovunque, non solo in natura per equilibrare il livello di sali nel corpo ma anche laddove servirebbe invece all’uomo. Quindi d’inverno non è inusuale incontrare animali selvatici sui bordi della strada intenti a leccare il sale sparso sull’asfalto … ma ...

Giunge direttamente da amici canadesi questa serie di spiritose foto con ‘fumetti’. Rientrando a casa a Canmore, British Columbia, notavano questa auto parcheggiata sul bordo della strada ed un'enorme femmina d'alce con il suo cucciolo. Cominciarono subito a scattare fotografie avvicinandosi e persino suonando il clacson. 
Le alci, affatto spaventate, continuarono imperterrite nel loro lavoro per parecchio tempo. Potenzialmente pericolose se decidono di caricarti, erano evidentemente interessate ad altro.
Terrorizzati erano invece i membri della famigliola proprietaria dell'auto che si erano inoltrati a piedi nel bosco verso un laghetto. Nascosti dietro gli alberi hanno assistito a tutta la scena, infreddoliti ma senza alcuna intenzione di avvicinarsi finchè l'auto... non fu completamente lavata!

Hmmm.. . quest'auto mi sembra proprio sporca!  
Figliolo, tu occupati del davanti mentre io incomincio dalle ruote 
 Ricordati di non lasciare macchie sulle portiere
 Mà, cosa ne pensi dei dettagli?
Stai facendo un ottimo lavoro... saranno così contenti - l'auto lavata gratis!
Cosa c'è? Non hai mai visto un Autolavaggio Canadese prima? Il prezzo poi, è imbattibile.

lunedì 8 aprile 2013

L’ INARRIVABILE GENIO PIANISTICO DI GLENN GOULD



 GLENN HERBERT GOULD,  Toronto 25.09.1932 - 04.10.1982
http://www.glenngould.com/us/home

Non si è ancora spenta l’eco delle commemorazioni che in tutto il mondo – in particolare in Canada – hanno ricordato il trentennale della morte di Glenn Gould, uno dei più grandi ma certamente il più geniale pianista del XX secolo. Glenn Gould morì infatti a Toronto il 4 ottobre 1982, improvvisamente per un ictus a solo 50 anni.
Nel capoluogo dell’Ontario era nato nel 1932, anche se con un po’ di civetteria diceva di essere nato a Uptergrove, il paesino poco più a nord di Toronto, dove i suoi genitori avevano una villetta.
Imparò a suonare il pianoforte da sua madre, il cui nonno era cugino del grande compositore norvegese Edvard Grieg, Frequentò il Royal Conservatory of Music di Toronto dall'età di dieci anni, e vi studiò pianoforte con Alberto Guerriero, organo con Frederick Silvestre e teoria musicale con Leo Smith.
Vale la pena ricordare le tappe più importanti della sua carriera concertistica e di compositore:

La sua prima esecuzione pubblica (all’organo), risale al 1945; l’anno successivo si cimentò con  il concerto per pianoforte N°4 di Beethoven con la Toronto Symphony Orchestra. Tenne il suo primo concerto come solista – aveva nove anni – nel 1947 e, nei sei anni successivi, raggiunge fama nazionale dando concerti in tutto il paese.

 E’ del 1950 il primo concerto radiotrasmesso dalla Canadian Broadcasting Corporation, nello stesso anno termina la sua sonata per fagotto e pianoforte. 

Il suo debutto televisivo ebbe luogo nel 1952 per l’inaugurazione della CBC Toronto Television Station.

L’11 gennaio 1955, debutta a New York alla Town Hall e Il giorno seguente firma un contratto in esclusiva con la Columbia Records. Finisce il suo Quartetto per archi op. 1.
Realizza nello stesso anno con la Columbia la prima incisione delle Variazioni Goldberg di J.S. Bach: il disco fu pubblicato all’inizio del 1956.

Da allora iniziò a fare tournées in Europa e negli Stati Uniti e fu il primo artista canadese a suonare in Unione Sovietica.

Nel 1957 debutta alla Carnegie Hall di New York con la New York Philharmonic Orchestra diretta da Leonard Bernstein eseguendo il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Beethoven.  Nel 1962 interpreta, sotto la direzione di Bernstein il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Brahms.

Nel 1964 Glenn Gould annuncia il proprio ritiro dalle sale da concerto; da allora realizzerà esclusivamente registrazioni, che egli preferiva all’esecuzione dal vivo. Così come si dedicherà alla sperimentazione radiofonica e televisiva e alla critica musicale.

Negli anni successivi realizzò registrazioni in studio, lavorò molto per la radio e per la televisione.  
Negli ultimi anni di vita Gould si cimentò con la direzione d’orchestra e lavorò a Toronto con un gruppo scelto di orchestrali.

Nel 1981 Incide una nuova versione delle Variazioni Goldberg di Bach. Ascoltale, questo è il video della registrazione in studio: