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Non si è ancora spenta
l’eco delle commemorazioni che in tutto il mondo – in particolare in Canada –
hanno ricordato il trentennale della morte di Glenn Gould, uno dei più
grandi ma certamente il più geniale pianista del XX secolo. Glenn Gould morì infatti a Toronto il 4 ottobre 1982,
improvvisamente per un ictus a solo 50 anni.
Nel capoluogo
dell’Ontario era nato nel 1932, anche se con un po’ di civetteria diceva di
essere nato a Uptergrove,
il paesino poco più a nord di Toronto, dove i suoi genitori avevano una
villetta.
Imparò a suonare il
pianoforte da sua madre, il cui nonno era cugino del grande compositore
norvegese Edvard Grieg, Frequentò il Royal
Conservatory of Music di
Toronto dall'età di dieci anni, e vi studiò pianoforte con Alberto Guerriero,
organo con Frederick Silvestre e teoria musicale con Leo Smith.
Vale la pena ricordare le tappe più
importanti della sua carriera concertistica e di compositore:
La sua prima esecuzione pubblica (all’organo), risale al
1945; l’anno successivo si cimentò con
il concerto per pianoforte N°4 di Beethoven con la Toronto Symphony
Orchestra. Tenne il suo primo concerto come solista – aveva nove anni – nel
1947 e, nei sei anni successivi, raggiunge fama nazionale dando concerti in
tutto il paese.
E’ del 1950 il primo concerto
radiotrasmesso dalla Canadian Broadcasting Corporation, nello stesso anno
termina la sua sonata per fagotto e pianoforte.
Il suo debutto
televisivo ebbe luogo nel 1952 per
l’inaugurazione della CBC Toronto Television Station.
L’11 gennaio 1955, debutta a New York alla Town Hall
e Il giorno seguente firma un contratto in esclusiva con la Columbia Records.
Finisce il suo Quartetto per
archi op. 1.
Realizza nello stesso anno con la Columbia la prima
incisione delle Variazioni
Goldberg di J.S. Bach: il
disco fu pubblicato all’inizio del 1956.
Da allora iniziò a fare tournées in Europa e negli
Stati Uniti e fu il primo artista canadese a suonare in Unione Sovietica.
Nel 1957 debutta alla Carnegie Hall di New York con
la New York Philharmonic Orchestra diretta da Leonard Bernstein eseguendo il Concerto
n. 2 per pianoforte e
orchestra di Beethoven. Nel 1962 interpreta, sotto la direzione di Bernstein
il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Brahms.
Nel 1964 Glenn Gould annuncia il proprio ritiro dalle
sale da concerto; da allora realizzerà esclusivamente registrazioni, che egli
preferiva all’esecuzione dal vivo. Così come si dedicherà alla sperimentazione
radiofonica e televisiva e alla critica musicale.
Negli anni successivi realizzò registrazioni in
studio, lavorò molto per la radio e per la televisione.
Negli ultimi anni di vita Gould si cimentò con la direzione d’orchestra e lavorò a Toronto con un gruppo scelto di orchestrali.
Negli ultimi anni di vita Gould si cimentò con la direzione d’orchestra e lavorò a Toronto con un gruppo scelto di orchestrali.
Nel 1981 Incide una nuova
versione delle Variazioni
Goldberg di Bach. Ascoltale, questo è il video della registrazione in studio:
1 commento:
Ma... probabilmente... l'eco, la risonanza, delle celebrazioni gouldiane sarà ancora parecchio amplificato... Grazie quindi di questa ulteriore "rimembranza", per meglio suggellare i 30 anni che ci separano dalla sua mai avvenuta "uscita di scena".
Ricordo agli Amici di Turismo in Canada che le celebrazioni gouldiane hanno lambito l'intero Occidente europeo...
Io stesso ho contribuito con il Radiodramma "Glenn Gould, il corpo del pianoforte" (www.rsi.ch/colpodiscena) e in queste settimane sto progettando una affabulazione televisiva, a lui dedicata.
A ritrovar-ci, dunque.
Carlo Rafele
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