Torniamo a parlare di Glenn Gould dopo |
Gould è noto per la
sua viva immaginazione musicale e gli ascoltatori hanno sempre considerato le
sue interpretazioni come qualcosa di eccezionale che, partendo da elementi
brillantemente creativi possono talvolta giungere, senza disturbare,
all’apertamente eccentrico.
Le sue interpretazioni specie di Bach, - anche se il suo repertorio spaziava da Chopin a Richard Strauss - sono stata inoltre sempre caratterizzate da una grande chiarezza e cristallinità, con una maniacale pulizia delle note, in particolare nei passaggi di contrappunto.
Ecco perché molti
ascoltatori trovarono l'approccio di Gould come molto più leggero e gradevole
del consueto, perfino rivelatorio della natura profonda della musica bachiana.
Nel suo volume di
riflessioni sulle “Variazioni Goldberg” così si esprimeva:
"È una musica che non conosce né inizio né fine, senza un
vero punto culminante e senza una vera risoluzione: una musica che è come gli
amanti di Baudelaire, 'mollement balancés sur l'aile / du tourbillon intelligent'.
Chiunque abbia ascoltato qualche incisione di Gould ha capito che
l’artista pretendeva una perfezione assoluta del suono dello strumento. Una
perfezione che investe la natura dello strumento stesso, come se dietro tutta
la letteratura pianistica si dovesse lasciare intravedere la nervatura della
stessa idea musicale dell’autore. |
Gould
era anche noto per i suoi particolari movimenti del corpo mentre suonava e per
la sua insistenza nel seguire una precisa routine. Suonava nei concerti sempre
e solo seduto sulla sedia pieghevole, con le gambe molto corte e regolabili
singolarmente, che suo padre, Bert Gould, aveva fatto costruire, e continuò ad
utilizzarla anche quando questa era quasi completamente consumata.
Le sue mani dovevano essere sempre calde e protette, anche
dall’involontario contatto con quelle di estranei: quando svolgeva l’attività
di concertista, sulla porta del suo camerino attaccava un foglietto nel quale
pregava di non stringergli le mani, e di non offendersi se lui non lo faceva,
per evitare gli innumerevoli e imprevedibili incidenti che quella pratica
poteva comportare; prima di suonare, infine, immergeva le medesime per minuti
nell’acqua bollente, fin quando non diventavano rosse.La sua sedia è così strettamente identificata con la sua figura, da essere in mostra in un posto d'onore in una teca di vetro nella Biblioteca Nazionale del Canada. Lui stesso dichiarò in un famoso video che la sedia gli era "molto più vicina della stessa musica di Bach". L'importanza di questo oggetto è dimostrata anche dal fatto che l'a fondazione canadese detentrice dei diritti su Glenn Gould ha individuato solo nel 2006 la società a cui affidare la sua riproduzione ufficiale. Gould era afflitto da molte manie che riguardavano la sua persona:ad esempio aveva una forte intolleranza ai cambiamenti climatici; in ogni stagione dell’anno, il pianista canadese indossava strati e strati di abiti: in estate non usciva mai senza il cappotto – detestava la luce del sole – e soprattutto con i guanti. |
domenica 21 aprile 2013
GLENN GOULD: TECNICA SUBLIME E PICCOLE MANIE DI UN GENIO
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