Headquarters della Royal Canadian Mounted Police
Le Giubbe Rosse di Iqualuit affondano nel permafrost.
Un autentico mistero nordico quello che vede protagonista la
palazzina di 3 piani costruita pochi anni fa per ospitare le forze di Polizia e
costata 18 milioni di dollari: una estremità della lunga struttura di vetro e
acciaio sta affondando nel permafrost,
terreno su cui è costruita praticamente tutta la città.
Tutti, o quasi tutti, con le bocche cucite ma c’è chi, coinvolto a
suo tempo nel progetto, denuncia: si tratta di sabotaggio!
Bisogna prima spiegare che nelle condizioni atmosferiche
estremamente rigide e tipologia di terreno del nord estremo del continente, il
tentativo di innalzare costruzioni a più piani con materiali pesanti (cemento,
acciaio, legno) necessita una tecnologia particolare. E
la Arctic Foundations of Canada Inc. (AFC) è infatti specializzata nella
preparazione e posa di fondamenta adatte e questi situazioni estreme. Il
meccanismo è complesso ma in poche parole si tratta di installare degli
scambiatori di calore a convezione che funzionano con la variazione delle
temperature. Delle tubazioni sigillate, riempite di anidride carbonica,
corrono nelle fondamenta e risalgono alla superficie fino a dei termosifoni
esterni. L’aria gelata fa condensare l’anidride carbonica che ridiscende lungo
i tubi nelle fondamenta per catturare il caldo e riportarlo in continuazione
verso l’esterno. Insomma, lo scopo di questo moderno impianto è di mantenere il
terreno ghiacciato e solido, capace di sostenere il peso di strutture pesanti.
Torniamo al sabotaggio… la società costruttrice ha potuto
accertare che 2 valvole dei termosifoni esterni erano state rimosse; significa
che nelle tubazioni è entrata acqua che si è congelata. Più nessuno scambio di
calore tra le fondamenta e l’esterno. E mentre crepe nei pavimenti e sui muri
paiono aumentare ed il permafrost sottostante si sta ammorbidendo, il
fabbricato è sempre più in pericolo.
I tecnici assicurano di poter
sistemare l’inconveniente nei prossimi mesi, anche se questo è il primo caso
che gli si presenta. Rimane il mistero di chi abbia voluto procurare ingenti
danni economici all’amministrazione pubblica ed un grave danno d’immagine alla
società costruttrice.
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