La memoria degli
album di Jacovitti è riservata soprattutto ai collezionisti e agli amanti dei
fumetti, ma la sua popolarità fu grande. Jacovitti (1923-1997) creò il
personaggio di Cocco Bill che incantò con le sue avventure fantastiche la
fantasia di generazioni di bambini non solo italiani.
“Cocco Bill è un cowboy tutto
d'un pezzo, pistolero senza eguali e infaticabile difensore della legge. In sella al suo cavallo Trottalemme si
muove in un Far West idealizzato e assurdo, caratterizzato dai classici stereotipi mitici
(indiani, sceriffi,
banditi e diligenze) ampiamente distorti, riveduti e
"scorretti" dalla fantasia di Jacovitti.
Particolarità di Cocco Bill è la sua passione per la camomilla,
che consuma nei saloon al posto del classico whisky. A
differenza di molti altri eroi usciti dalla matita di Jacovitti (si vedano Zorry Kid e Cip l'Arcipoliziotto), Cocco Bill non ha dei
nemici o dei comprimari fissi, ad eccezion fatta per Trottalemme.
In più storie però ritornano le figure di Bunz Barabarunz e dei
sette Kuknass Brothers, nemici
giurati, e la movimentata figura di Osusanna Ailoviù, spasimante non corrisposta”.
Durante una ricerca disordinata in un
mercatino delle pulci mi sono imbattuto in uno dei primi numeri dedicati a
Cocco Bill, esattamente il numero 5, maggio 1962, costo Lire 150. E come per il
vecchio West ci sono tutti gli stereotipi dell’epoca, alcuni tuttora in voga,
riguardanti il Canada. Cocco Bill è accusato ingiustamente di omicidio perché il
vero colpevole è un ladro trafficante di pelli che durante la fuga finisce
nelle mani degli indiani (nativi canadesi).
Tra i personaggi, oltre a Cocco Bill e al
suo cavallo Trottalemme ci sono Tom,il barbiere ; il sergente Nebraska ; Filip
(polizia a cavallo ovvero giubba rossa) ; Sam Bull (giubba rossa) ; Polly, la
vecchia signora e Marcel Dupont, l’assistente
del commerciante di pelli.
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