mercoledì 29 aprile 2020

PANCAKES AL RISO SELVAGGIO


INGREDIENTI    
per 16 pancakes = 6/8 commensali
-1 tazza (250 ml) di riso selvatico ben risciacquato
-1 tazza (250 ml) di farina
-mezza tazza (125 ml) di crusca di frumento
-2 cucchiai (25 ml) di zucchero semolato
-1 cucchiaio (15 ml) di lievito in polvere
-mezzo cucchiaino (2 ml) di cannella in polvere
-un pizzico (1 ml) di noce moscata
-3 uova
-1 tazza (250 ml) di latte
-2 cucchiaini (10 ml) di vaniglia
-mezza tazza (125 ml) di uvetta sultanina

Procedimento
Mettere il riso ben risciacquato in una pentola, ricoperto d’acqua, e portare a bollore. Abbassare il fuoco e lasciar cuocere lentamente per una quarantina di minuti – il riso dovrà essere tenero e l’acqua completamente evaporata. Lasciar raffreddare il riso in un ampio contenitore.
In un altro contenitore mescolare tutti insieme: farina, crusca, zucchero, lievito in polvere, cannella e noce moscata. Aggiungere il riso e mescolare bene.
In un piccolo recipiente  sbattere le uova con il latte e la vaniglia. Versare sul composto di riso e farine, amalgamando bene il tutto. Aggiungere l’uvetta sultanina.
Scaldare un tegame antiaderente sul un fuoco medio. Versare nel tegame una grossa cucchiaiata di impasto appiattendola leggermente. Cuocere per un paio di minuti e rigirare per altri 2 minuti o finché il pancake non sia bello dorato. Possono anche essere congelati.
Degustare con sciroppo d’acero o yogurt o marmellata o panna e frutti di bosco freschi. Squisito come insolito dessert o per un energetico brunch domenicale!

Cucina moderna – volendo  risparmiare sui tempi di cottura del riso: durante il tuo prossimo viaggio in Canada potresti comprarti al supermarket  il mix già pronto a base di farina di riso selvaggio, farina arricchita, zucchero, polvere lievitante etc. a cui aggiungere pochissimi altri ingredienti.

Informazioni nutrizionali per ogni  porzione
Calorie: 112
Proteine: 4 grammi
Grassi: 1 grammi
Grassi saturi: 0 grammi
Carboidrati: 21 grammi
Fibre: 2 grammi
Colesterolo: 35 grammi
Sodio: 70 grammi
Potassio: 141 grammi

Abbiamo parlato di riso selvaggio in:
http://turismoincanada.blogspot.it/2008/04/il-riso-nero-selvatico-del-canada.html
Post 05/07/2012

martedì 28 aprile 2020

FORTRESS OF LOUISBOURG – FORTERESSE-DE-LOUISBOURG

The impressive heritage of the Fortress of Louisbourg - Le Corridor Louisbourg | The Canadian Encyclopedia
Quando si pensa al Canada la mente corre inevitabilmente allo straordinario paesaggio naturale che caratterizza quel paese, ai suoi laghi, ai suoi fiumi, alle sue immense foreste, alla sua fauna, alla sua wilderness insomma; tutt'al più si ricordano le grandi metropoli moderne, è raro invece che si faccia riferimento al suo passato, alla sua storia.
Si tratta di una dimenticanza ingiustificata: certo nulla a che vedere con i millenni di storia che hanno plasmato i paesi europei e l’Italia in particolare, ma siamo di fronte comunque ad almeno tre secoli caratterizzati da avvenimenti interessanti e talvolta decisivi e dei quali rimangono diverse ed importanti vestigia.
Mio marito – grande appassionato di storia, soprattutto militare – ed io, nei nostri numerosi girovagare abbiamo incontrato diverse testimonianze del passato canadese, accentrate nelle province orientali del paese.
Destination Louisbourg - Home | Facebook
Nell’isola di Cape Breton in Nova Scotia, ad esempio, la  Fortezza di Louisbourg rimanda alla lotta secolare che contrappose la Francia alla Gran Bretagna per il possesso del Nord America. Nata in origine a protezione dell’attività della pesca al merluzzo assai fiorente al largo delle coste canadesi, divenne successivamente luogo strategico fondamentale della presenza francese nell’Isle Royale. Per ben due volte – nel 1745 e nel 1758 - la fortezza venne assediata dagli inglesi e conquistata definitivamente dopo furiosi assalti all’arma bianca, per venire successivamente distrutta totalmente, quasi a voler esorcizzare un paventato ritorno dell’odiato nemico francese.
Oggi, minuziosamente e perfettamente ricostruita così come doveva essere nel XVIII secolo, con le sue imponenti mura turrite, i cannoni, gli acquartieramenti per le truppe e gli ufficiali, lo studio del comandante, l’armeria, i depositi, non potrà non affascinare i turisti e gli appassionati – così come è successo per noi - facendoli immergere nella vita quotidiana di una fortezza assediata del Settecento. Nei miei ricordi, già al posto di guardia all’esterno della fortezza, è iniziato il nostro cammino a ritroso nella storia, bisognava infatti dare le risposte giuste (in francese!) ai soldati per dimostrare di essere amici e quindi essere ammessi all’interno, dove risultava scomparsa ogni traccia di modernità. La presenza di soldati e ufficiali rigorosamente abbigliati con le loro divise d’epoca accanto a uomini, donne, bambini e animali che, all’interno della fortezza, si occupavano delle loro normali incombenze, utili alla sopravvivenza della comunità costretta tra le mura del forte, rendeva il tutto assolutamente credibile e di un realismo perfetto: sparare il cannone, il cambio della guardia, arrestare un ladro di bestiame, preparare le conserve e le marmellate, tagliare il fieno, cavare le patate, studiare l’abbecedario, rincorrere un cavallo imbizzarrito, …
Calandoci nella parte, malgrado i nostri abiti moderni e apparecchi fotografici, abbiamo persino consumato un frugale pasto, servito da gentili osti del settecento, in ciotole e boccali rigorosamente di peltro su grezze tovaglie di lino.
Si è trattato di una esperienza davvero unica e indimenticabile, come se la macchina del tempo ci avesse trasportato per un’intera giornata indietro di oltre tre secoli!
Fortress of Louisbourg National Historic Site | Tourism Nova ...

lunedì 27 aprile 2020

SWIFT FOX

SWIFT FOX - VULPES VELOX (Say 1823)


Che emozione, e che gioia!, per i collaboratori del NATURE CONSERVANCY OF CANADA (NCC) che aguzzando la vista verso l’orizzonte infinito delle praterie del Saskatchewan videro nel loro binocolo un esemplare di SWIFT FOX (Vulpes velox, Say 1823). E’ successo un paio d'anni fa (dopo quasi 80 anni dall'ultimo avvistamento e la convinzione ormai radicata della sua estinzione)  nella Old Man on His Back Prairie and Heritage Conservation Area, ad ovest di Clavdon nel Saskatchewan meridionale.
Distribution - The Swift Foxt fox

L’avvistamento è sempre stato assai raro perchè il SWIFT FOX (noto per la sua velocità: fino a 60 km orari) è una volpe schiva, dalle abitudini  notturne e che, a causa del sempre più esteso insediarsi dell’uomo e conseguente distruzione dell’ habitat delle selvagge praterie, nel secolo scorso era completamente scomparso dal territorio canadese. Un tempo assai diffusa nel Montana, New Mexico, Colorado, Oklahoma, Texas e nella fascia meridionale delle province dell’Alberta, del Saskatchewan e del Manitoba:l’area di distribuzione di questa piccola volpe dal bel pelo rosso screziato (e non più grande di un bel gattone domestico!) si è continuamente ristretta fino a farne temere l’estinzione.


Efficaci programmi di reintroduzione sia negli Stati Uniti che in Canada fanno oggi ben sperare. Nel 1983 fu sottoscritta un’intesa di collaborazione: Cochrane Ecological Institute, Canadian Wildlife Service, i governi provinciali  di Alberta, Saskatchewan e Manitoba, University of Calgary, il WWF  e d il Ministero dell’Agricoltura del Canada unirono i loro sforzi per la reintroduzione della vulpes velox: gran parte degli esemplari reintrodotti sul territorio tra i confini dell’OMB provenivano dagli Stati Uniti, esemplari selvatici o cuccioli allevati in Canada. Uno dei più riusciti programmi di reintroduzione di canidi  al mondo. Ovviamente i numeri sono ancora troppo bassi per assicurare la sopravvivenza della specie in questo vasto territorio quindi enormi sforzi e costanti attenzioni vanno profuse nella protezione del territorio in modo che il Swift Fox possa  tornare a colonizzare ampie aree delle praterie centrali.

Rielaborazione Post 26/11/2016

venerdì 24 aprile 2020

RISO SELVAGGIO CON POLLO AL CURRY


Delicious Ways to Enjoy Canadian Wild Rice This Fall


Piatto di facile preparazione stupisce davvero come si possano amalgamare ingredienti di così distante provenienza e gustare un piatto gustoso e nutriente.

Ingredienti per 4 persone:
200 grammi di riso selvatico
250 grammi di polpa di pollo
1 porro
200 grammi di burro
1 cucchiaino di curry
acqua e sale q.b.


Tagliare la polpa di pollo in cubetti (circa un cm di lato).
Sbucciate, tagliate a rondelle e fate appassire il porro, mantenendolo umido con eventuale aggiunta di acqua per non farlo imbiondire, per 7-8 minuti.
Unire il pollo lasciandolo insaporire per cinque minuti, poi aggiungere il curry, qualche cucchiaiata di acqua e sala a piacere.
Proseguire la cottura a recipiente coperto per circa 30 minuti a fuoco moderato, mescolare ogni tanto per evitare sorprese!, e aggiungere acqua se la preparazione dovesse risultare troppo asciutta.
A cottura, sgocciolare metà del pollo e tenerlo al caldo in una terrina a parte.
Nel frattempo avrete cotto il riso in abbondante acqua salata per circa 45 minuti o fino a quando il riso risulterà tenero.
Come servirlo:
Scolare il riso e aggiungerlo nella pentola del pollo. Far insaporire per 3-5 minuti.
Distribuire il misto nei piatti e aggiungere al centro i bocconcini di pollo precedentemente tenuti da parte.
In alternativa si può  servire tutti i bocconcini al curry semplicemente adagiati sopra il riso appena scolato.

Canadian Wild Rice Co. - Canadian Wild Rice Co. | Ryan Neal

Vedi anche il nostro post sul riso nero selvatico dei nativi canadesi

 ed altre ricette col riso selvaggio


Post 18/02/2013

mercoledì 22 aprile 2020

PRINCE EDWARD ISLAND - ILE DU PRINCE EDOUARD


Where is Prince Edward Island? | Government of Prince Edward Island


Parte di un itinerario automobilistico di oltre 6.000 km percorsi in un mese tra la Penisola della Gaspesie in Québec, New Brunswick e Nova Scotia, qualche giorno mio marito ed io abbiamo dedicato alla più piccola delle Province della Confederazione canadese, 5.656 kmq abitati da 138,000 persone. Quest'isola è talmente piccola che osservando certe cartine del Canada (quasi 10 milioni di kmq) si fatica a distinguerne il profilo! Vediamone pure il lato positivo: è un concentrato di mille opportunità che soddisfano ogni esigenza del turista. 
La si raggiunge facilmente o dalla Nova Scotia con un enorme traghetto o verso il New Brunswick percorrendo il Confederation Bridge, uno straordinario ponte che sfiora il pelo del mare per quasi 13 chilometri.

Vi piace la tranquillità ed il relax? Allora sarete nel posto giusto. Noi non volevamo più venir via!
Lunghe spiaggie di finissima sabbia di numerose sfumature del rosso dove camminare, raccogliere conchiglie e osservare le onde che accolgono surfisti, velisti e pochi coraggiosi bagnanti. Sono poi a portata di mano oltre 30 campi da golf. Lungo gli itinerari automobilistici potrete contare fino a 50 fari perfettamente conservati di cui alcuni aperti al visitatore curioso. Porticcioli, minuscoli accoglienti villaggi, casette di legno dai morbidi colori pastello e floridi giardini.


Quando si parla di quest'isola non si possono dimenticare argomenti storici e culturali come i Celti, gli Acadiani, la cornamusa, il violino, le squisite patate che crescono così bene e numerose in questo terreno rosso da essere esportate. 
Siete ghiotti di cucina marinara? La cambusa offre ogni giorno freschissime aragoste e succulenti frutti di mare
Vi piace il buon gelato? Non mancate di assaggiare quello di Cows, squisito certo perchè le mucche pezzate, straordinarie produttrici di latte, sono proprio lì, onnipresenti ovunque si volga lo sguardo. Una linea di merchandising che ritrae queste mucche in diverse situazioni è davvero unica, una chicca per i collezionisti.


La capitale Charlottetown ha un'importanza storica per tutto il Canada: qui infatti si costituì nel 1867 il primo nucleo della Confederazione Canadese e molti palazzi dell'epoca ricordano ancora con mostre e rievocazioni in abiti storici i difficili albori della nazioni.
Una visita non può mancare al sito forse più famoso della provincia: Il Parco Nazionale dedicato a "Ann of Green Gables" la protagonista del romanzo che la scrittrice L.A. Montgomery scrisse nel 1908 e noto a noi come "Anna dai capelli rossi". Ammetto che non mi aspettavo di vedere tanti ma proprio tanti visitatori chiaramente di origine nipponica; erano talmente tanti da insospettirci... come mai? Ci volle un pò ma finalmente scoprimmo la verità fino ad allora a noi sconosciuta! In Giappone Anne of Green Gables è libro di testo per l'apprendimento dell'inglese e qui, giovani e meno giovani, vengono quasi in pellegrinaggio per conoscere la casa ed i luoghi che, nella realtà e nella fantasia, sono l'ambientazione del romanzo.


Per saperne di più clicca qui.

Canada: Prince Edward Island - Rowing The World & The Rowing Concierge

Post del 19.3.2007