giovedì 7 maggio 2020

TEX WILLER IN CANADA

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Il più popolare e il più longevo tra i fumetti italiani è senza alcun dubbio TEX WILLER nato nel lontano 1948 dalla penna di Gianluigi Bonelli e disegnato da Aurelio Galleppini.
Egli cavalca il suo fedele Dinamite portando sempre con sè le sue infallibili Colt - accompagnato spesso da suo figlio Kit, dal ranger Carson e dal taciturno indiano Tiger Jack - per tutto l'Ovest americano là dove la sua presenza è necessaria per raddrizzare torti, punire malfattori e proteggere i deboli dai soprusi.
Non disdegna comunque di andare oltre i confini dello Stato a stelle e strisce per raggiungere i grandi paesaggi del Nord - Ovest del Canada caratterizzati da sterminate foreste entro cui le insidie sono sempre in agguato. E' in questo ambiente (mai visitato dagli autori) che vengono magistralmente descritti 2 personaggi per molto tempo presenti nell'immaginario collettivo europeo filtrato dalla letteratura d'avventura e dal cinema.
Giubbe Rosse - Sergio Bonelli

Dapprima il sergente delle Giubbe Rosse - la celebre polizia a cavallo - JIM BRANDON (arriverà in seguito, grazie alle sue non comuni capacità, fino al grado di colonnello): è un soldato tutto d'un pezzo, ligio al suo dovere, abile nell'uso delle armi, egli diventa subito amico del nostro eroe e lo chiamerà spesso per aiutarlo a risolvere situazioni intricate e pericolose, anche se non sempre ne accetta le maniere sbrigative.
VIAGGIO nella VETUSTA MEMORIA racchiusa nel dimenticatoio della ...
Successivamente Tex si imbatte nel trappeur GROS JEAN; si tratta di un omone forzuto - in una delle prime tavole in cui appare fa crollare un saloon rimanendo sommerso dalle macerie - che diventerà un compagno leale e generoso cui Tex si affezionerà subito. Talvolta è al centro di situazioni comiche e il suo linguaggio è spesso infarcito di esclamazioni in francese tra cui la più frequente è "mille tonnerres": è un vero spasso ma attenzione a non contrariarlo!
Post del 23.03.2007

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