mercoledì 20 novembre 2013

TURISMO IN CANADA


Il turismo è una delle industrie mondiali in continua e rapida crescita ma per il Canada le notizie sono cattive perché un’analisi di Deloitte & Touche ha scoperto che dal 2000 il numero dei viaggiatori internazionali è calato del 20%.

Secondo il rapporto “Passport to Growth” (Passaporto verso la crescita) l’industria canadese del turismo fatica ad essere competitiva in un’industria globale che sta subendo cambiamenti senza precedenti.
Se è pur vero che le Montagne Rocciose e le cascate del Niagara non hanno perso il loro fascino, ma né il governo né l’industria medesima ne hanno compreso la potenzialità di crescita.

Nonostante il settore turismo dia lavoro a 600.000 canadesi e rappresenti il 2% del prodotto interno lordo, l’industria non riesce ad attrarre i nuovi viaggiatori del globo.

Secondo  Canadian Tourism Association, nel 2012 il Canada ha avuto 16 milioni di visitatori internazionali provenienti per la maggior parte da Stati Uniti, Francia, Germania e Australia con una forte diminuzione degli americani in parte attribuita al cambio sfavorevole con il dollaro canadese.

Il Canada beneficia di una quota molto piccola degli arrivi internazionali globali che nel 2012 hanno superato il miliardo con una crescita annuale a partire dal 2000 del 4%.

Nel 1970 il Canda era la seconda destinazione internazionale più popolare preceduta soltanto dall’Italia mentre adesso si trova al 18° rango dopo Paesi come Ucraina e Arabia Saudita.

Chi viaggia di più sono i giovani che esplorano il mondo prima di completare gli studi e iniziare a lavorare e i turisti over 60 che han no una maggiore disponibilità economica e più tempo per viaggiare.

C’è stata un’impennata delle partenze internazionali da Paesi con economie emergenti come Messico, Cina, Corea e Brasile che hanno ormai una classe media con abbastanza denaro per viaggiare.

L’industri del turismo canadese deve imparare ad adattare i suoi prodotti a questi viaggiatori per accaparrarsi una quota di questo mercato che nel 2012 ha rappresentato per gli Stati Uniti 1.75 trilioni di dollari americani.
Deloitte ha suggerito il potenziamento del turismo come mezzo per aumentare il commercio internazionale in quanto i viaggiatori si rendono conto di opportunità commerciali incontrando molte persone faccia  a faccia oppure solo osservando quanto vedono intorno mentre sono in vacanza.

E’ chiaro che il rafforzamento del Turismo potrebbe avere un impatto positivo sulle compagnie canadese e sull’economia generale.  

Inoltre, un aumento dei viaggiatori potrebbe incoraggiare le compagnie canadesi a entrare in nuovi mercati internazionali e sperimentare una nuova competitività che di solito crea periodi di crescita produttiva con un impatto positivo sull’economia.

L’analisi di Deloitte indica che un aumento di turisti dell’1% & l’aumento crea oltre 800 milioni di dollari in esportazioni canadesi nel giro di due anni.

Il rapporto suggerisce alcune misure governative per aumentare ilo Turismo :
1. Introduzione di riforme strutturali nel settore aereo per ridurre le tariffe  base.
2. Riforma delle procedure per l’emissione di visti per ridurre i tempi di attesa e le relative incertezze.
3.Rinnovamento da parte delle organizzazioni turistiche perché diventino più originali nel proporsi ai nuovi viaggiatori e nel confezionare un prodotto che li attragga.
4. Le organizzazioni turistiche devono investire nel loro business, trattenere il personale efficiente, migliorare la tecnologia e  migliorare la competitività.

Segnalato da Luca Astore a Bangkok   Tratto in parte da cbc.ca


Per quanto  ci riguarda, nonostante il fatto che la ricerca su Google di turismo in Canada  metta ai primissimi posti il nostro blog www.turismoincanada.blogspot.com gli enti del turismo canadesi sia nazionali sia provinciali e non solo, hanno puntualmente sgattaiolato alle richieste di contributo pubblicitario che non ha mai superato i due digit annuali. (Per delicatezza non cito la somma richiesta e gli enti).
Unico costante sostegno da Alberto C. Albèri ( C. sta per Canada ) ora in Best Tours - Kuoni.

Il Canada Paese è praticamente sparito dalle pagine dei giornali e delle riviste del settore turistico. Sono lontani i tempi in cui l’Ufficio del Turismo mandava in Canada quaranta giornalisti all’anno e decine di agenti di viaggio varcavano l’Atlantico per educational di istruzione sponsorizzati dalle compagnie aeree e dalle istituzioni turistiche canadesi. Tempi talmente lontani che oggi, in occasione dei pochi eventi internazionali cui presenziano organizzazioni canadesi è difficile trovare del personale che sappia qualcosa del Paese Canada oltre a distribuire colorati depliant.

Medesima storia nelle agenzie. Un tempo avvezze agli educational e ai seminari cadenzati di tour operator e compagnie aeree e enti canadesi,  sono adesso preda dell’interesse delle destinazioni emergenti. E il Canada non è tra quelle. Risultato : pochissimi agenti banconisti sono i  grado di vendere realmente il Canada, e lo fanno soprattutto su richiesta specifica del potenziale cliente, salvo poi riversare le richieste al tour operator che ancora investe sul Paese, e che nel frattempo, visto lo scarso interesse del paese Canada nei loro confronti ha abbandonato a sua volta l’estremo interesse creando un vuoto quasi generazionale di personale specializzato in materia.
Pessimista, non credo.
Una diminuzione del  20%  di arrivi internazionali in 10 anni corrisponde a una forbice di meno 40% se si ipotizza una crescita possibile del medesimo valore, e se consideriamo la svalutazione, la faccenda si fa grigia.


La mia soluzione è un una maggior attenzione ad apporti piccoli come il nostro, continui dal 2007, e certamente con un piccolo vantaggio a costo zero per il Canada, che ignora la nostra esistenza e quanto viene fatto per diffondere l’immagine e  la conoscenza del Paese.

Waves Breaking on the Rocks near Louisbourg Lighthouse, Cape Breton Island, Nova Scotia, Canada Photographic Print

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