Dal Corriere della Sera, 01.10.2013 www.corriere.it
La Nordic Orion, imbarcazione di
225 metri di lunghezza, è la prima grande
nave cargo commerciale a percorrere la rotta artica a nord di Alaska e Canada,
il cosiddetto Passaggio a Nord-ovest. La nave sta trasportando per conto della
Teck Resources carbone coke dal porto canadese di Vancouver a quello finlandese
di Pori, un carico destinato all'acciaieria Ruukki Metals.
PASSAGGIO A NORD-OVEST - La rotta artica a nord-ovest
(quella a nord-est sopra la Siberia è già utilizzata per fini commerciali da un
paio di anni) fa risparmiare mille miglia nautiche (circa 1.850 km) rispetto
alla tradizionale rotta attraverso il Canale di Panama, con un risparmio per le
navi stimato in 60 mila euro di carburante. Negli ultimi anni il Passaggio era
stato percorso da imbarcazioni molto più piccole, quasi solo a fini esplorativi
e non commerciali. Lo scorso anno il Passaggio è stato percorso per la prima
volta da una nave da crociera, la The World.
RISCALDAMENTO GLOBALE -
L'apertura del Passaggio a Nord-ovest - anche se rimane sempre pericoloso per
la presenza di iceberg - è una chiara conseguenza del riscaldamento globale, in
particolare dello scioglimento estivo della banchisa artica, che il 13 settembre
ha raggiunto la sua minore estensione annuale, la sesta più bassa da
quando sono iniziate le analisi accurate tramite i satelliti. Si stima che tra
una decina d'anni il Passaggio a nord-ovest potrebbe coinvolgere il 25% del
traffico cargo mondiale.
La notizia, di per
sé eclatante, può interessare il Canada
da diversi punti di vista.
La compagnia di navigazione della Nordic
Orion, che applica le regole del paese
le cui acque territoriali sta attraversando, ha aderito alle norme dell’agenzia della Guardia Costiera Canadese Nordreg.
Ciò implica il riconoscimento da parte di organismi internazionali della
giurisdizione canadese sulle acque del
Passaggio, disputa legale senza fine
tra Canada e Stati Uniti.
La traversata è seguita da vicino dalla Guardia
Costiera Canadese, con due contatti telefonici giornalieri. Tra l’equipaggio di 25 uomini è imbarcato
anche un pilota canadese con una ventina d’anni di esperienza lungo questo
percorso.
Certo, finora il
Passaggio vedeva navigarvi solo imbarcazioni di piccola stazza da diporto oppure piccoli cargo
per i rifornimenti alle comunità
nordiche, etc. Se il traffico commerciale
intercontinentale dovesse davvero prendere piede (complice anche
l’aumentato scioglimento dei ghiacci a
queste latitudini) proprio per
questioni di risparmi di tempo e di carburante nonché la possibilità di
viaggiare a pieno carico (per ora la
profondità del Canale di Panama spesso obbliga a limitare il carico), si
renderebbero indispensabili degli interventi da parte delle autorità
canadesi: sistemi di sicurezza e assistenza
in caso di incidenti, provvedimenti ed attrezzature per pulizia delle
acque, maggiori mezzi di
pattugliamento, etc. e si parla
già di urgenti investimenti nell’ordine
dei milioni di dollari!
Approfondimenti sul
Globe&Mail:
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