Da: WWW.CORRIEREITALIANO.COM
Ottawa
– Lunedì 23 settembre, già dalle prime ore della mattina, lungo Wellington
Street, a due passi da Parliament Hill, sventolavano le bandiere tricolore
accanto a quelle canadesi. Erano lì a dare il “Welcome/Bienvenue” al Presidente
del Consiglio, Enrico Letta, e consorte, Gianna Fregonara, in visita ufficiale
in Canada.
Dopo
l’arrivo a Toronto, domenica 22, dove il Presidente Letta aveva incontrato il
Governatore Generale del Canada, David Johnston, e la comunità italo-canadese,
Ottawa ha costituito una tappa importante del suo viaggio per due ragioni. La
prima riguarda le relazioni internazionali che legano da lungo tempo il Canada
all’Italia, sia per il retaggio storico e culturale, che per quello
strettamente commerciale; la seconda si riferisce all’incontro in sé.
Sono
passati, infatti, diversi anni dall’ultima visita ufficiale di un
rappresentante istituzionale italiano in Canada. Era il 2001, e il
Presidente del Consiglio di turno, Giuliano Amato. Dunque, il legame
italo-canadese andava rispolverato e riconsolidato; e Letta è stato qui per
questo – come ha sottolineato lui stesso durante la conferenza stampa che si è
tenuta a margine dell’incontro ufficiale.
La
cerimonia di accoglienza è iniziata con tutti gli onori di casa per i coniugi
Letta. Parata militare delle guardie sul piazzale della Torre
dell’Orologio, e poi firma nella Confederation Hall, a rendere storia
l’incontro. Dopo la conferenza stampa. A Ottawa, Enrico Letta ha garantito una
sicura crescita per l’Italia nel 2014 e ha annunciato “Destinazione Italia”,
il nuovo piano di investimenti che si compone di 50 punti, tra cui:
occupazione e meno tasse sul lavoro, semplificazione della burocrazia,
investimenti e privatizzazioni. “50 azioni concrete” – ha sottolineato – che
creeranno attrattività per il nostro paese; perché “l'Italia è
naturalmente attrattiva. Questo lasciatemelo dire – ha aggiunto mettendosi la
mano al petto - anche se, a volte, fa di tutto per nascondere la propria
attrattività".
Il
Presidente ha posto, dunque, l’accento sui rapporti bilaterali tra i due
paesi: “Nei forum multilaterali, ai quali partecipiamo, ho immediatamente
percepito la naturale alleanza tra Canada e Italia. Una naturale alleanza, che
si è messa subito in campo su diverse questioni: la lotta comune ai paradisi
fiscali per mettere al bando l’evasione fiscale, come nell’ultimo G20; e altri
temi legati alla crescita, all’economia, e alla lotta contro il protezionismo”.
Letta
ha annunciato poi che, a metà ottobre, un’importante delegazione, di circa
70 grandi team italiani, sarà in visita in varie città del Canada, a
dimostrare appunto di voler rafforzare questo legame. Per l’Italia
ripresa nel 2014 – ha garantito il Presidente del Consiglio - a partire dalla
messa a punto della nuova legge di stabilità, prevista per fine ottobre.
"Sono convinto che gli ostacoli si supereranno. Il nostro paese, alla fine
dell'anno, vedrà il segno + accanto alla crescita. Dobbiamo scrivere il libro
dell'anno prossimo per far sì che tutti debbano dire cosa vogliono fare in futuro.
Non lo dico per un generico ottimismo, ma sulla base di fatti concreti”.
Stephen
Harper, dal canto suo, ha confermato l’Italia tra i paesi più vicini al
Canada, non solo per le sue radici migratorie, e a tal proposito ha fatto
un lungo excursus della storia migrante tricolore in terra canadese, ma anche
per i rapporti commerciali. E' al 10° posto tra i paesi partner in ambito
manifatturiero. Sul fronte internazionale, non ha potuto non parlare di lotta
al terrorismo ricordando le due vittime canadesi dell’attentato al Mall di
Naerobi.
I due leader dovrebbero rincontrarsi in Italia entro i prossimi sei
mesi. È l'invito ufficiale
a Stephen da Enrico che, subito dopo l’incontro, è volato verso gli Stati Uniti
per l'apertura della 68esima Assemblea Generale dell'ONU.
Silvia Rizzello
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