giovedì 17 ottobre 2013

I TUNNEL DI MOOSE JAW, SASKATCHEWAN





Moose Jaw, Saskatchewan non fa ancora parte degli itinerari turistici ma se qualcuno ci capita, per caso o per scelta, non manchi di visitarne i tunnel costruiti a fine ottocento e ai primi del novecento per facilitare il trasferimento dei dipendenti  dei vari edifici durante i gelidi inverni della città.

A un certo punto gli immigrati cinesi li trasformarono in aree abitative e lavorative. Cucivano, ad esempio, i sacchi di juta per i contadini e  lavori di lavanderia, naturalmente sottopagati, e dopo essere stati costretti a dormire in letti a castello, magari in tre alla volta, si vedevano anche trattenere un tot per l’affitto. In queste condizioni il consumo di oppio era molto elevato, almeno fino al 1908 quando fu dichiarato illegale. I proprietari degli edifici erano al corrente di questo stato di cose, sconosciute al grande pubblico, che adesso può vedere la ricostruzione di come si poteva vivere nel Canada in pieno sviluppo ai primi del novecento.

In seguito arrivò il Proibizionismo. Il Canada lo abbandonò molto prima degli Stati Uniti, e Moose Jaw divenne un centro di gangster e contrabbandieri di bevande alcoliche molto importante. Talmente importante da attrarre la presenza di Al Capone, di cui, nonostante molti abbiano giurato di averlo visto, non esistono prove fotografiche al riguardo.

Per riportare i curiosi nel periodo descritto i tunnel, oggi i tunnel si possono visitare con l’aiuto di attori e figuranti che  illustrano il tragico capito cinese e quello più  vivace dell’era di Al Capone.










            




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