CARDINAL MARC OUELLET
EGLISE CATHOLIQUE DE QUEBEC
http://eglisecatholiquedequebec.org/histoire/eveques/marc_ouellet_eng.htm
Dal CORRIERE CANADESE http://corriere.com del 12.2.2013
TORONTO – Impazza il toto-nomina dopo le
dimissioni di Papa Ratzinger, e tra i papabili c’è Marc Ouellet. Il
cardinale canadese, 69 anni il prossimo giugno, ex arcivescovo di Quebec e dal
2010 in Curia come prefetto della Congregazione dei Vescovi e presidente della
Commissione per l’America Latina, è considerato un “cavallo di razza”.
Ouellet è un po’ il capofila di quell’episcopato nordamericano che da tempo sta
acquisendo sempre più peso nel panorama della Chiesa universale.
E dalla sua posizione di prefetto dei vescovi detiene anche un
ruolo cruciale, avendo voce in capitolo sulle diocesi sparse in tutto il mondo.
Il ruolo di Ouellet nella Curia romana, tra l’altro, è cresciuto molto
nell’ultimo anno, anche durante l’imperversare della bufera Vatileaks, quando
invece il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone sembrava sotto attacco
e in difficoltà nel suo ruolo di governo.
Marc Ouellet, proclamato cardinale nel 2003 da papa Giovanni
Paolo II, è originario di La Motte, un piccolo villaggio nel Québec, a circa
500 chilometri da Ottawa. Frequentò l’École normale di Amos dal 1959 al 1964
ottenendo un baccalaureato in pedagogia dall’Université Laval nel 1964.
Proseguì gli studi teologici al seminario maggiore di Montréal, dove nel 1968
ottenne la licenza in teologia.
Il 25 maggio 1968 fu ordinato sacerdote e fu per due anni viceparroco di
Saint-Sauveur de Val-d’Or. Nel 1970 si trasferì in Colombia per insegnare
teologia al seminario maggiore di Bogotá, retto dalla Compagnia dei Sacerdoti
di San Sulpizio, della quale diviene membro nel 1972.
Proseguì i suoi studi a Roma, ottenendo una licenza in filosofia
dalla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino nel 1974. Tornò quindi in
Colombia come professore e membro della direzione del seminario maggiore di Manizales.
Due anni dopo, nel 1976 venne richiamato in Canada per ricoprire le stesse
funzioni nel seminario maggiore di Montréal.
Nel 1978 decise di proseguire gli studi e nel 1983 ottenne un
dottorato in teologia dogmatica dalla Pontificia Università Gregoriana.
Terminati gli studi tornò una terza volta in Colombia come professore al
seminario di Cali. Un anno dopo, nel 1984 divenne rettore del seminario di
Manizales, incarico che mantenne fino al 1989.
Nel 1990 di nuovo in Canada come rettore del seminario di
Montréal e dal 1994 come rettore del seminario di Edmonton. Dal 1996 al 2002 fu
ordinario di teologia dogmatica a Roma alla Pontificia Università Lateranense.
Il 19 marzo 2001 fu consacrato vescovo da papa Giovanni Paolo II, che il 3
marzo dello stesso anno lo aveva nominato segretario del Pontificio Consiglio
per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e vescovo titolare di Agropoli.
Il 15 novembre 2002 fu eletto arcivescovo di Québec e primate
del Canada. È stato considerato come uno dei più strenui difensori delle fede
cattolica nella gerarchia religiosa canadese, anche in seguito alle posizioni
prese in occasione della “Rivoluzione tranquilla” degli anni Sessanta avvenuta
a suo giudizio troppo precocemente. Il cardinale ha appoggiato il ritorno all’adorazione
eucaristica e alla reintroduzione del Canto gregoriano.
Prese parte al conclave del 2005 come cardinale elettore e,
secondo alcuni osservatori fu egli stesso uno dei papabili; il National
Catholic Reporter lo collocò infatti tra i primi venti porporati con le più
alte possibilità di essere eletto al soglio pontificio, mentre secondo altri la
sua elezione sarebbe stata appoggiata dallo stesso cardinale Ratzinger,
divenuto poi papa Benedetto XVI.
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