lunedì 11 dicembre 2017

VENDESI 1.100 PRESEPI


La notizia mi ha riempito il cuore di tanta tristezza e nostalgia. E lo capirai meglio quando rileggerai più avanti  un mio post che ha avuto come protagonista nel 2002 proprio uno dei presepi della collezione di Rivière-Éternité.
Tutti esposti (a meno che gli esemplari di origine canadese non fossero in tournèe mondiale) gli oltre 1.100 presepi provenienti da tutto il mondo, nell’ampio salone sottostante la chiesa di Rivière-Éternité …fino a pochi giorni fa. A Natale non ci saranno più… sono stati ormai quasi tutti venduti a privati/società/enti. Mancanza di fondi e disinteresse da parte del pubblico (il numero di visitatori è sensibilmente calato negli ultimi 3 anni da  800 a meno di 400 visitatori, un terzo appena del numero necessario per mantenere in vita l'esposizione).
Un momento di rimpianto e smarrimento per i numerosi volontari che si sono succeduti in questi 30 anni. Un segno tangibile rimarrà di questa meravigliosa esperienza: i presepi a grandezza uomo esposti all’esterno sul sagrato della chiesa rimarranno lì, dono alla comunità di Rivière-Éternité da parte dell’associazione che donerà invece il ricavato della vendita dei presepi ad enti benefici locali.




La storia si svolge nel dicembre 2002 mentre l’Ente Nazionale del Turismo Canadese organizza a Roma la MOSTRA DI PRESEPI CANADESI.

Sono là in Piazza San Pietro, praticamente deserta salvo che per alcuni poliziotti di ronda lungo il ‘confine’ tra Italia e Città del Vaticano, alle 7 di un gelido mattino romano. Aspetto con apprensione il TIR che malgrado una spaventosa bufera di neve è riuscito a superare durante la notte il valico del Montebianco per consegnarci per tempo il centinaio e più di presepi protagonisti della mostra.
L’ansia e l’emozione crescono. Estrarre le pesanti casse di legno, spuntare la packing list, allineare i colli lungo l’imponente corridoio del Braccio di Carlo Magno. Inizia l’operazione più delicata per la nostra squadra di lavoro: estrarre dai robusti scrigni e dagli involti protettivi le delicate opere d’arte, accertandone l'incollumità. Ore, giorni, di paziente lavoro.
Ogni cassa nasconde uno o più, piccoli o grandi, tesori da ammirare per manualità e spirito di composizione. All’improvviso mi passa fra le mani un presepe disposto su un tronchetto consunto dall’incessante passaggio delle acque sul greto del lago Bras d’Or in Nova Scotia. Qui sono stati raccolti anche i ciottoli che formano, sovrapposti, i personaggi della Sacra Famiglia. Soltanto elementi essenziali, semplici e suggestivi… ma… non trovo la testa di San Giuseppe! Sgomento. Frugo più volte tra gli involti protettivi. Non c’è!

Prendo a cuore il problema. Malgrado le innumerevoli incombenze e dettagli da perfezionare prima dell’inaugurazione ufficiale, trovo il tempo di precipitarmi trafelata in Piazza di Spagna, ai mercatini natalizi, a cercare ispirazione per porre rimedio. Al primo giro tra le bancarelle non succede niente. Insomma, cosa mi aspettavo di trovare?
Sono stanchissima, ma ci riprovo. Ed all’improvviso l’occhio mi cade su un ‘complemento d’arredo’ del classico presepe italiano dove sono rappresentati i vari mestieri: una cassettina di legno contenente filoni, ciambella ed una pagnotta… e la pagnotta è proprio della misura della testa di San Giuseppe! Pago euro 3,50 e fuggo trepidante con il mio piccolo tesoro.
Sono felice. Ci sono riuscita.
Ovunque nel mondo venga ormai esposto questo presepe, forse il più semplice e meno vistoso di tutta la collezione di Rivière-Eternité, ci sono anch’io, le mani tremanti in attesa che si asciughi la colla mentre mi convinco che nessuno se ne accorgerà mai…

A me è rimasta la cassettina di legno coi filoni e la ciambella a ricordarmi emozioni, fatiche e gioie, soddisfazioni di un momento della mia vita professionale davvero importante ed indelebile.
Manca solo la pagnotta, non più grande di un centesimo!


Reportage e foto della Mostra nei post:

https://turismoincanada.blogspot.it/2011/01/ricordare-un-presepe.html


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