Mosaico fotografico di 140 canadesi arruolati fra gli zuavi pontifici il 10 marzo 1868
Arrivarono a Roma da tutto il
mondo (ben 27 nazioni!) per difendere Pio IX (Cardinal Mastai Ferretti
1792-1878). Correva l’anno 1868 e molti cattolici si diressero verso Roma
spinti da un forte sentimento religioso e da una certa avversione nei confronti
della nuova Italia, in mano secondo loro a miscredenti e massoni.
In gran parte provenivano dalla
Francia, Austria, Germania e Spagna; anche nel lontano Québec molti risposero
all’appello lanciato dal vescovo di Montréal, Mons. Ignace Bourget (1799-1885).
Zuavi pontifici canadesi - foto 1868 - dagli archivi della città di Montréal
In poche settimane si
presentarono 429 aspiranti, ne vennero scelti 135, a cui se ne aggiunsero circa
300 nei mesi successivi. I primi partirono il 19 febbraio 1868, con le loro
divise e il kepì grigio con banda rossa – differenti da quelle classiche degli
zuavi – cucite dalle donne cattoliche di Montrèal.
La bandiera disegnata da un famoso artista locale Napoleon Bourassa (1827-1925) venne confezionata dalle dame di carità dell’Ospedale Generale: accanto alle insegne pontificie campeggiava la scritta “Ama Dio e va per il tuo cammino”.
La bandiera disegnata da un famoso artista locale Napoleon Bourassa (1827-1925) venne confezionata dalle dame di carità dell’Ospedale Generale: accanto alle insegne pontificie campeggiava la scritta “Ama Dio e va per il tuo cammino”.
Photo: William Notman / Musée McCord
Les lieutenants Brownlow et Englet (Espagnol et Albanais)
et le capitaine Campbell, zouave, sont photographiés en 1866.
Arrivati a Roma l’11 marzo
vennero inquadrati nel corpo del colonnello Joseph-Eugéne Allet. Dopo un duro periodo di
addestramento, le loro operazioni militari si limitarono generalmente a lunghi
pattugliamenti nella campagna romana a caccia di briganti.
Il 12 settembre 1870 il generale
Hermann Kanzler, comandante in capo delle truppe pontificie dichiarò lo stato
di assedio nell’Urbe. Egli aveva ai suoi ordini circa 13.000 effettivi (di cui
300 zuavi quebecchesi), quasi un quinto delle truppe italiane a disposizione
del generale Raffaele Cadorna.
Con la breccia di Porta Pia e
l’ingresso dei bersaglieri a Roma, le truppe pontificie si sciolsero: dei
quebecchesi che non tornarono in patria, uno si fece monaco, due si arruolarono
nell’esercito francese e nove morirono di malattia. Nessuno zuavo canadese fu ucciso in combattimento.
Segue...
Segue...
Nessun commento:
Posta un commento