lunedì 18 dicembre 2017

I QUEBECCHESI E LA DIFESA DEL "PAPA RE"


Mosaico fotografico di 140 canadesi arruolati fra gli zuavi pontifici il 10  marzo 1868

Arrivarono a Roma da tutto il mondo (ben 27 nazioni!) per difendere Pio IX (Cardinal Mastai Ferretti 1792-1878). Correva l’anno 1868 e molti cattolici si diressero verso Roma spinti da un forte sentimento religioso e da una certa avversione nei confronti della nuova Italia, in mano secondo loro a miscredenti e massoni.
In gran parte provenivano dalla Francia, Austria, Germania e Spagna; anche nel lontano Québec molti risposero all’appello lanciato dal vescovo di Montréal, Mons. Ignace Bourget  (1799-1885).



Zuavi pontifici canadesi - foto 1868 - dagli archivi della città di Montréal

In poche settimane si presentarono 429 aspiranti, ne vennero scelti 135, a cui se ne aggiunsero circa 300 nei mesi successivi. I primi partirono il 19 febbraio 1868, con le loro divise e il kepì grigio con banda rossa – differenti da quelle classiche degli zuavi – cucite dalle donne cattoliche di Montrèal. 
La bandiera disegnata da un famoso artista locale Napoleon Bourassa (1827-1925) venne confezionata dalle dame di carità dell’Ospedale Generale: accanto alle insegne pontificie campeggiava la scritta “Ama Dio e va per il tuo cammino”.
               
Photo: William Notman / Musée McCord
Les lieutenants Brownlow et Englet (Espagnol et Albanais) 
et le capitaine Campbell, zouave, sont photographiés en 1866.


Arrivati a Roma l’11 marzo vennero inquadrati nel corpo del colonnello Joseph-Eugéne Allet. Dopo un duro periodo di addestramento, le loro operazioni militari si limitarono generalmente a lunghi pattugliamenti nella campagna romana a caccia di briganti. 
Il 12 settembre 1870 il generale Hermann Kanzler, comandante in capo delle truppe pontificie dichiarò lo stato di assedio nell’Urbe. Egli aveva ai suoi ordini circa 13.000 effettivi (di cui 300 zuavi quebecchesi), quasi un quinto delle truppe italiane a disposizione del generale Raffaele Cadorna.
Con la breccia di Porta Pia e l’ingresso dei bersaglieri a Roma, le truppe pontificie si sciolsero: dei quebecchesi che non tornarono in patria, uno si fece monaco, due si arruolarono nell’esercito francese e nove morirono di malattia. Nessuno zuavo canadese fu ucciso in combattimento. 

Segue...

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