Non era immaginabile la scomparsa di Leonard Cohen quando questo libro è stato scritto. Adesso, il nuovo libro di Massimo Cotto, impegnato da anni nel narrare le creative evoluzioni del rock internazionale, suona come un omaggio all'opera di uno dei più poetici cantautori, capace di dare respiro globale a un intimismo assoluto, di esaltare un frammento emotivo sino a renderlo patrimonio di tutti. "I famosi impermeabili blu" (citazione che riprende il brano Famous Blue Raincoat scritto dal musicista nel 1971) si sviluppa non solo attraverso le parole dell'autore che in più occasioni ha incontrato Cohen ma anche grazie a tante testimonianze di musicisti che ne hanno fatto una fonte di ispirazione.
Ci sarà un motivo se uno
come Bob Dylan ha dichiarato che il canadese è una
delle poche persone in cui gli sarebbe piaciuto trasformarsi (…e lui è Dylan!).
Dalla prefazione di Enrico de Angelis:
"Leonard Cohen raccontato con lo stile
inimitabile di Massimo Cotto che raccoglie storie, interviste, disegni
originali. Un affresco multicolore, che si avvale anche di centinaia di
interventi di amici, colleghi e grandi personaggi, per un personaggio che
oramai è nella storia della musica.
“Un nomade dell’anima, che nella meditazione
trova una strada laica, o meglio umana. Perché, tra metafore colte e citazioni
sacre, Cohen canta le piccole cose dell’uomo. Quindi nulla di più terreno ma al
contempo di più inafferrabile ed eterno.
Ci siamo tutti trovati, metafore a parte, a
rifletterci a specchio in domande troppo grandi per comprendere ed elaborare i
nostri dolori e le nostre gioie. Magari stretti in un usato impermeabile blu,
all’angolo di un’altrettanto usata città. A guardare l’inverno che passa, a
raccogliere i frammenti di un’amicizia finita, di una solitudine quieta, di un
amore infedele che, ormai, è quello che è.”
FAMOUS BLUE RAINCOAT, oltre ad
essere di una bellezza e di una tristezza struggente, è di difficile
interpretazione, quasi criptica. Ascolta...
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