lunedì 14 marzo 2016

RILEGGIAMO... LE INDOMITE OCHE CANADESI



Le ho trovate nel laghetti dei parchi di Londra, sono emigrate anche loro alla ricerca di un altro mondo. Ma non è la stessa cosa. Le oche canadesi appartengono al Canada. Hanno perso il loro carattere nazionale e non simboleggiano più il Paese quando negli Anni sessanta adornavano la coda degli aerei della Canadian Pacific. Come anche il castoro ha perso la sua valenza. Periodi. La fauna, gli spazi sconfinati sostituiti dall'imponenza ordinata delle giubbe rosse. Stereotipo inghiottito dalla loro visibilità soltanto nelle parate e rimpiazzato ancora una volata dalla natura. E' stata la bandiera canadese ad introdurre prepotentemente la foglia d'acero che ormai si vede dappertutto, armoniosa, stilizzata, svolazzante, a volte slegata dall'albero, diventata perfino blogger. E le oche? Il Canadian goose, Branta canadensis, bernache du Canada è un volatile particolare. Fermarsi al lago di Stanley park, Vancouver, un mattino gelido di novembre. Chiudere gli occhi e riaprirli. Il sole che ti sbatte il tremolìo dell'acqua punteggiata di oche ed anatre. E cerchi di scrutarle per sentire la loro voce. Anche se poi metti in tasca una moneta da un dollaro con una strolaga al posto dell'oca che cercavi e ti porti a casa con fierezza un richiamo scolpito con cura da un nativo regolarmente timbrato con un bollino made in Canada su cui campeggia una foglia d'acero.

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