Canadian Geographic -Mount Logan from above
Photographer Fritz Mueller fulfils a lifelong dream to snap aerial photos of Yukon’s Mount Logan, the world’s most massive mountainEcco a voi il Monte Logan (in onore di Sir William Logan Edmond, geologo canadese fondatore del Geological Survey of Canada), che con i suoi 5.951 metri è il più alto del Canada e il secondo di tutto il continente nordamericano dopo lo statunitense Mount McKinley (Alaska). Si dice che il Logan… negli ambienti alpinistici viene considerato una meta molto esclusiva. Perché se “tutti” – si fa per dire – vogliono andare sul McKinley che è il numero uno, gli alpinisti dal palato fine mettono il Logan al primo posto nel loro menu nordamericano.
Rileggendo il nostro post
LE VETTE PIÙ ALTE http://turismoincanada.blogspot.it/2011/09/le-vette-piu-alte.html,
scopriremo che tutte le più alte vette canadesi si trovano nella catena SAINT
ELIAS MOUNTAINS dove oltre al LOGAN primeggiano MOUNT LUCANIA, KING PEAK,
MOUNT STEELE, MOUNT WOOD, MOUNT
VANCOUVER, MOUNT SLAGGARD, MOUNT
FAIRWEATHER, MOUNT HUBBARD, tutti oltre i 4.500 metri di altitudine, nel Kluane
National Park & Riserve dello
Yukon.
Le
SAINT ELIAS MOUNTAINS, tra l’oceano
Pacifico da una parte e la valle dello Yukon spalancata sull’oceano Artico
dall’altra, è un’area di ghiacciai e cime innevate dove si scontrano violentemente i venti del
Pacifico e quelli del Polo.
Il
primo uomo bianco che vide queste vette veniva dal mare: era Vitus Johansen
Bering, esploratore danese al servizio dello zar di Russia. Il 20 luglio
(giorno di Sant’Elia) 1741, la sua nave il St. Peter fu costretta da una
burrasca a gettare l’ancora vicino ad una lingua di terra dominata in distanza
da una montagna gigantesca. Bering battezzò il Capo Sant’Elia, nome poi esteso da James Cook nel 1778 all’enorme montagna e a tutto il gruppo montuoso. La
vetta del Mount Saint Elias (5,489 mt)
fu conquistata nel 1987 dal Duca degli Abruzzi.
Bisogna
aspettare il 1925 per la prima spedizione alpinistica internazionale
(capeggiata dai canadesi Mac Carthy, Lambart e Foster) alla vetta più alta
della catena, raggiunta il 23 giugno: l’avvicinamento era stato
compiuto a piedi (18 giorni) in primavera, là dove in inverno erano state
portate le provviste (oggi a questo campo si atterra con l’aereo). Il 17 giugno
la spedizione raggiunse il Prospector Pass, a circa 10 chilometri in linea
d’aria dalla cima. Qui li colse il maltempo: vento fortissimo e temperature di
50 gradi sotto zero! Essere riusciti a portare a termine l’impresa in quelle
condizioni e con le attrezzature dell’epoca fu un grandissimo successo.
Colonel Foster treats the frostbitten fingers and toes of A.H. MacCarthy and H.F. Lambart after their summit push. Frostbitten fingers make for very poor writing conditions. [Photo] 1925 Canadian Alpine Journal, courtesy The Alpine Club of Canada
E’
solo nel 1946 che si tenta la seconda ascensione, facilitata nella
preparazione dall’appoggio aereo. Dagli anni Sessanta la catena del Sant’Elia
si offre allo sport alpinistico con la sfida di straordinarie pareti inviolate,
che non hanno nulla da invidiare a quelle himalayane.
Ghiacciai del Kluane
KLUANE NATIONAL PARK & RESERVE OF CANADA
Interessante
l’ascesa virtuale al massiccio
http://www.virtualmuseum.ca/sgc-cms/expositions-exhibitions/logan/index.php?/md/home
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