lunedì 13 aprile 2015

MARGARET ATWOOD e la fatica di firmare autografi





Margaret Atwood è una delle voci più note della narrativa e della poesia canadese e che gode da anni di un vasto consenso internazionale.  I suoi romanzi sono tradotti in oltre 40 lingue.
Laureata a Harvard, ha esordito a diciannove anni. Scrittrice estremamente prolifica, ha pubblicato oltre venticinque libri tra romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Ha scritto, inoltre, sceneggiature per la radio e la televisione canadese. 
Esordì nel 1961 con la raccolta di versi Double Persephone, alla quale seguì, nel 1964, Il gioco del cerchio. Si tratta di opere nelle quali viene affrontato il tema dell'identità culturale canadese, che sarà il filo conduttore anche delle raccolte poetiche successive; tra queste si ricordano Procedure per il sotterraneo (1970), Storie vere (1981), Interlunare (1984). La condizione della donna è invece al centro delle opere narrative, a partire dal romanzo La donna da mangiare (1969), che diede all'autrice il successo internazionale. Tra gli altri romanzi si ricordano Lady Oracolo (1976); Offesa corporale (1981); Il racconto dell’ancella (1986), un romanzo fantascientifico dal quale Harold Pinter ha tratto la sceneggiatura per il film omonimo diretto da Volker Schlöndorff (1990); La donna che rubava i mariti (1993); L’altra Grace (1996), che trae spunto da un fatto realmente accaduto. 
Più volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 per L'assassino cieco e nel 2008 il premio Principe delle Asturie. Vive a Toronto con il marito, il romanziere Graeme Gibbson, e la figlia Jesse. Ha riflettuto sulla propria attività di scrittrice in Negoziando con le ombre (2003). Nel 2010 è uscito in Italia  L'anno del diluvio. Altri romanzi disponibili in italiano: L'Altro Inizio, Maddaddam, Tornare a Galla, L'Ultimo degli Uomini, Occhio di Gatto, Disordine Morale, ed altri ancora.




Ma oltre che di letteratura è grande appassionata di scienza e di tecnologie, che non a caso sono spesso parte del suo lavoro letterario. Così ora non appare tanto singolare che la Atwood si sia proposta nel 2006 come «inventrice» di un oggetto singolare, che mette la tecnologia al servizio di una delle attività tipiche degli autori famosi: firmare autografi. Margaret doveva essere proprio stanca dei crampi alla mano e soprattutto di viaggiare in lungo e in largo per andare ad autografare i libri ai suoi fan. Così, per non deludere i lettori e trovare finalmente un po' di quiete e riposo dalla penna, ha pensato bene di realizzare, da una sua idea, la «LongPen», ovvero la «Penna Lunga». 
La «Long Pen» (Unotchit Inc.) consiste in una mano-robot telecomandabile da remoto con l'ausilio di un electronic pad e una webcam, e permette di rilasciare autografi e dediche sui libri anche a migliaia di chilometri di distanza. «Un apparecchio democratico» l'ha definito l'autrice canadese, spiegando che permetterà, agli autori che vorranno usarlo, di essere in più luoghi contemporaneamente, superando le barriere di tempo e spazio e facilitandole il contatto con i lettori, ovunque si trovino. 

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