mercoledì 4 febbraio 2015

ROBERTO RAGAZZI E LAURA TRENTANI ALLA YUKON ARCTIC ULTRA




Immense foreste innevate dove le temperature medie in inverno scendono abbondantemente sotto i meno venti gradi e l’incognita del Blizzard, il vento polare che quando soffia forte non lascia nemmeno camminare. Sarà questo lo scenario che si troveranno di fronte Roberto Ragazzi e Laura Trentani nella regione dello Yukon (il “grande fiume” nella lingua dei nativi), un’area nel Nord del Canada, ai confini con il mar Glaciale Artico. Domenica 8 febbraio 2015 da Whitehorse prenderanno parte alla Yukon Arctic Ultra, una corsa estrema di 100 miglia (160 km circa) da affrontare tra neve e ghiacci. Nessun punto di riferimento, nessun abitato sul percorso e nemmeno aree di sosta o di ristoro. Con sé solo una pulca (la slitta siberiana) da trainare con i generi di prima necessità: sacco a pelo, cibo, fornello, gps e kit d’emergenza.

Al via un centinaio di iscritti da tutto il mondo (si può partecipare anche con mountain bike e sci di fondo su distanze diverse) e tra loro 12 italiani. Trentani e Ragazzi i soli piemontesi. E un record la coppia di Brovello Carpugnino, in provincia di Verbania, lo ha già ottenuto: saranno gli unici marito e moglie insieme alla partenza. Ragazzi, 52 anni, laureato in scienze motorie, è titolare di una struttura a Gravellona Toce che si occupa di ginnastica medico-riabilitativa. Trentani, 40 anni, è ortopedico all’ospedale di Busto Arsizio e medico della Igor Novara, il team di serie A1 di volley femminile. “La nostra passione sono i viaggi – racconta Ragazzi che è anche volontario del soccorso alpino nella X delegazione Valdossola -. Siamo stati in Alaska, nell’ultimo punto di appoggio prima del Polo Nord, e quei paesaggi così vasti tra ghiacci e silenzi ci sono entrati nel cuore. Al ritorno ci siamo commossi. Volevamo riprovare le stesse emozioni”.
Ecco così che spulciando su Internet è nata poco alla volta l’idea della partecipare alla Yukon Arctic Ultra. Ovviamente in coppia. “Laura è la mia insostituibile compagna in montagna come nella vita”, sorride Ragazzi. Un punto di forza, ma anche un’incognita. “Ci sosterremo a vicenda, ma il rischio è di perdere energie preoccupandosi uno per l’altro”. Nulla comunque nella preparazione è stato lasciato al caso. E’ da mesi che la coppia si allena: ha cominciato con lunghe corse o camminate sulle pendici del Mottarone, sulle strade e i sentieri sopra casa, trainando dei copertoni d’auto per simulare la fatica della slitta. “Qualcuno ci ha preso per pazzi - racconta Ragazzi -. Abbiamo destato la curiosità di tanti che ci fermavano a chiederci della nostra avventura”.

Poi i due nell’ultimo periodo si sono spostati in Ossola, sulle piste di fondo di Riale, in val Formazza. “Era l’unico modo per trovare temperature più rigide. Dobbiamo ringraziare i gestori che ci hanno lasciato camminare per ore di notte sulle piste. Certo questo inverno caldo e anomalo e gli impegni di lavoro non ci hanno aiutato”. Anche alcune aziende li hanno scelti per testare i materiali in condizioni estreme: Salomon con Mauro Ruschetti per l’abbigliamento, Wmt Europe di Vittorio Bonetti per le maschere per gli occhi e Tregoo per pannelli solari e attrezzatura energetica. Lunedì 2 febbraio 2015 la partenza dall’Italia, poi solo alcuni giorni per acclimatarsi. Avranno solo 72 ore di tempo per arrivare al traguardo con dei controlli medici lungo il percorso: se non si viene considerati idonei ad andare avanti lo stop è irrevocabile. “Il tempo? Non ci interessa. Non abbiamo ambizioni di vittoria. Andiamo a caccia di emozioni. Ovviamente da vivere in coppia”.

Tratto da La Stampa Torino - Davide Boretti - Brovello Carpugnino, Verbania.
Suggerito da Luca Astore che pur risiedendo da tempo a Bangkok, è sempre attento a quanto succede in Val Formazza e in Canada ma soprattutto  nel mondo e ai suoi amici, vero Alberto Cesare?

 

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