Quick Clay o Leda Clay è un tipo di argilla solida che può
diventare facilmente una massa mobile o semiliquida quando diventa satura o nel
caso di attività sismica.
Nel villaggio di Saint-Jean-Vianney, situato circa 200 chilometri a nord di Quebec, nessuno
sapeva che cinque secoli addietro il terreno dove esso sorgeva era stato teatro
di una frana causata dallo smottamento argilloso, e nessuno degli abitanti
dette grande peso ai segni premonitori di una tragedia futura. Erano apparse
delle fenditure sulle strade, si erano avvertiti rumori strani, anche di acqua
corrente, e alcune case erano sprofondate persino di trenta centimetri, ma
siccome il villaggio era in pianura, e le
frane succedono in collina o in montagna, non furono prese precauzioni.
La sera del 4 maggio 1971, dopo un lungo periodo di piogge torrenziali,
l’instabile Leda Clay, su cui era stato
edificato il villaggio si liquefece formano una massa sotterrane in movimento
che infine franò, creando una voragine profonda trenta metri e lunga quasi un
chilometro che inghiottì una quarantina di case. Nello spazio temporale di
cinque minuti persero la vita 31 dei 1068 abitanti del paese.
Saint-Jean- Vianney fu naturalmente abbandonata, dichiarata
inagibile e non più abitabile e i residenti furono alloggiati nella vicina
Arvida.
Chi visita la regione del Saguenay- Lac Saint-Jean può fermarsi
a vedere che cosa può fare la natura sfregiata o non interpretata. Un monito
che a giudicare da quanto succede quotidianamente nel mondo nessuno ha voglia
di prendere sul serio.
L’esperienza di Saint-Jean-Vianney ha contribuito all’abbandono
del villaggio di Lemieux nel 1991 dopo che uno studio lungo il South Nation River ne aveva evidenziato
una situazione critica similare che fu confermato da una voragine di 17 ettari
che ebbe luogo nel 1993.
Un Canada meno spettacolare del solito che va al di là del mito delle ghost town.
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