La lingua inglese, ampiamente diffusa nel Regno Unito e
nelle sue ex-colonie, vedi Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda,
Sudafrica, e tanti territori minori fino all’isola di Tristan de Cunha, continua a essere un mezzo mondiale di
comunicazione.
Tuttavia, ogni Paese ha le sue caratteristiche lessicali e morfologiche,
e la distanza tra i nativi di madrelingua inglese sta lentamente aumentando, pur
mediata dalla maggior facilità di comprensione attraverso le nuove tecnologie e viaggi. Non è facile per un inglese capire tutto quanto viene espresso
da un americano o da un australiano, così come uno spagnolo fatica a volte a
comprendere un sudamericano e un francese può fraintendere un quebecchese o
un cajun della Louisiana.
Parallelamente all’inglese dei nativi esiste anche quello di
Paesi come l’India, dove la sua diffusione è legata sia alla permanenza inglese
sia alla necessità di avere una lingua comune per un miliardo di persone che parlano
centinaia di lingue e dialetti diversi.
Che dire poi dell’inglese imparato da non nativi che
permette loro di comunicare con un lessico ridotto, spesso adattato al
commercio specifico, e non sempre inteso dai nativi?
E’ un po’ l’inglese degli italiani che hanno abolito l’acca
aspirata, semplificato l’accentazione, e spesso e volentieri tradotto alla
lettera vocaboli senza senso. Spesso si usa l’inglese senza pensare alle ampie possibilità
offerte dall’italiano con sostituzioni assurde. A volte ci sono dei termini
internazionali che non devono essere tradotti, ma l’idea che l’inglese buchi è
preferita in tutti i settori, spesso con un significato totalmente diverso dall’originale.
L’argomento si presta a infiniti approfondimenti ma vorrei
limitarmi a un curioso episodio riguardante la traduzione di un menu dall’italiano
all’inglese che ho appena consultato in un ristorante assieme a un amico canadese che penso sia ancora perplesso, e di cui ho una copia.
Salumi - mixed meats non ha molto senso ma è accettabile.
Sarebbe bastato mixed salami, ormai termine internazionale.
Coniglio all’arrabbiata – Rabbit to the angry one è peculiare
Cappelli del prete ai 4 formaggi – The priest’s hats 4
cheeses è religioso
Braciola di maiale – steack of pig indica la totale mancanza di interesse per
la cultura anglosassone e di un semplice dizionario, anche on-line (sic):
Quante volte la mia professoressa di inglese, si chiamava
Massari, ha spiegato che dopo la battaglia di Hastings del 1066 re Guglielmo,
duca di Normandia, fu incoronato re d’Inghilterra e che, quindi, per lungo tempo il
dialetto romanzo della Francia settentrionale rimase la lingua di corte e della nobiltà
inglese esercitando un notevole influsso lessicale. La nobiltà normanna usò la terminologia romanza
per gli animali morti (porc, boeuf – pork, beef ovvero maiale, manzo) mentre per
gli allevatori anglosassoni erano pig e ox.
E pig iron non significa maiale di ferro, ma ghisa.
Quante trappole!
Ma non è finita :
Primi piatti al tartufo bianco (solo fresco) – first dish to
the fresh alone whithe hypocrite merita una lode per la sua creatività. In particolare
mi chiedo come si sia potuto tradurre tartufo, truffle, mischiandolo a
tartufone ovvero ipocrita,bigotto. Di grande
rilievo.
Non ho dimenticato però il mio preferito :
Fettuccine ai funghi porcini – Fettuccine to the porky
mushrooms. Ho cercato di immaginare il motivo di questa scelta, forse riferita
alla forma un po’ cicciotta dei funghi, ci può stare forse,o magari al sapore
di maiale o magari di cinghiale visto che i porcini crescono nelle abetaie che
forse frequentano. Mi chiedo perché non lasciare semplicemente porcini mushrooms
e, come in altri casi, spiegare gli ingredienti, semplicemente lasciando al
ristoratore il compito di raccontare il prodotto del suo lavoro.
Porky mushrooms, memorabile.
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