mercoledì 24 luglio 2013

L’ODISSEA DEI DUKHOBORY: Una strada per la libertà, dalla Russia zarista al Canada vittoriano


In navigazione verso il Canada 1898  (National Archives of Canada)
In marcia verso Yorkton, Saskatchewan 1899 (British Library)

 Peter Vasilievich Verigin (1902) - Library and Archives Canada

I Doukhobors (in russo: Духоборы, traslitterato: Duchobory) sono aderenti ad una setta religiosa formatasi nel XVIII sec. nata come comunità scissionista della Chiesa ortodossa di Russia. Essi contestavano l'elaborata gerarchia e i complessi rituali di quest’ultima e ripudiavano inoltre la sacralità della Bibbia (ritenuta falsa in quanto documento scritto e quindi necessariamente mistificato) e l'adorazione di immagini sacre considerata alla stregua dell'idolatria.
Propugnavano invece l'uguaglianza di tutti gli uomini, il rifiuto della proprietà privata, l'assoluto divieto di uccidere un altro uomo (ciascuno è un'emanazione di Dio e in quanto tale va rispettato) e rituali semplici, insomma una religiosità più spirituale e un atteggiamento assolutamente pacifista.
Questa convinzione pacifista portò loro l'ostilità della chiesa ortodossa e – dal momento che in particolare il loro ideale pacifista era piuttosto pericoloso politicamente - la repressione da parte del governo zarista, che li costrinse all'inizio del XIX secolo al confino nell'estrema periferia dell'impero russo. Verso la fine del XIX secolo emerse la figura di Peter Vasilievich Verigin che grazie al suo particolare carisma assunse un ruolo di primo piano all'interno della comunità.

Nel frattempo dopo varie vicende la repressione russa nei confronti di Verigin e dei Duchobory – che nel frattempo dopo un incontro con il grande scrittore Lev Tolstoi  avevano abbracciato anche il vegetarianesimo e l'astensione da alcol e tabacco – si accentuò e di conseguenza furono costretti verso la fine del 19esimo secolo  ad emigrare in vari paesi per approdare nel  1899 in Canada, in particolare nella provincia del Saskatchewan attirati dall’offerta del Governo Canadese (Primo Ministro Wilfred Laurier) di terra gratuita da coltivare, libertà di religione e l’esenzione dal servizio militare.  Vi giunsero a più riprese durante il 1899 in 7500, raggiunti pochi anni dopo da altri 500 dissenzienti guidati dallo stesso Verigin. Il più numeroso e compatto flusso migratorio sperimentato dal Canada.

A differenza di altre comunità, i Dukhobory ebbero forti contrasti con le autorità canadesi che chiedevano, in particolare, che tutte le fattorie comuni venissero dichiarate proprietà private in conformità alle leggi locali.
Di fronte a questa richiesta la comunità dei Dukhobory  si divise tra coloro che accettarono le richieste governative e quelli che sostennero i propri ideali collettivisti. Questi ultimi in minoranza guidati da Verigin – sempre più visto quasi come un messia e che morì misteriosamente nel 1924 nell’esplosione di un treno della Kettle Valley Line - lasciarono il Saskatchewan e si stabilirono nella British Columbia,intestando tutte le terre da essi coltivate al loro leader (si veda anche le successive vicende dei fanatici Sons of Freedom degli anni 1950-80), mentre la parte più moderata ha dato origine ad una comunità di contadini integrata ed economicamente agiata. 
L’odierna  comunità di circa 38,000 aderenti è oggi distribuita in maggior numero nella Kootenay Region del British Columbia, ed altre piccole comunità del British Columbia, del Saskatchewan e dell’Alberta.

Nessun commento: