Le cascate del Niagara sono una delle mete preferite dai
turisti italiani e non solo. Attrattiva quasi scontata per i più, può diventare
esperienza interessante quando le cascate diventano parte di un percorso più
elaborato.
Niagara-on-the Lake, ad esempio, la città di approccio che
racconta il Canada dei primi passi con le sue ricostruzioni fedeli accanto a
tutto ciò che ha potuto essere conservato. Pieno ottocento sereno prima di
inoltrarsi nella penisola vera e propria
con i vigneti, cantine, frutteti e testimonianze della guerra anglo-americana
del 1812.
Welland, con le sue chiuse e i resti ella Plymouth Cordage
di Plymouth, Massachusetts con le case stile Cape Cod costruite per gli operai
italiani e franco-canadesi, tuttora ben tenute.
Dopo le cascate val la pena di trascorrere un po’ di tempo con
gli italiani del Canada degli anni quaranta del secolo scorso. L’opportunità è
data dalla mostra fotografica intitolata “Ordinary Lives, Extraordinary Times :
Italian Canadian Experience During World War II”” (Gente Normale, Tempi fuori
del Normale : Il Vissuto degli Italo Canadesi durante la Seconda Guerra Mondiale)
inaugurata nel Museo di Storia di Niagara Falls che si trova sulla Ferry Street
e visitabile fino alla fine di agosto.
E’ la storia poco conosciuta degli italiani residenti in
Canada che furono internati tra il 1940-1945 dopo la dichiarazione di guerra
dell’Italia contro il Regno Unito di cui faceva parte il Dominion del Canada.
Un migliaio di italiani considerati enemy aliens (stranieri
nemici) furono internati a Petawawa, Ontario mentre almeno 31.000 furono schedati e costretti a
firmare mensilmente i registri di polizia.
Una pagina chiaroscura della storia canadese che molti vorrebbero
dimenticare ma che ha bisogno di essere studiata per evitare di commettere i
medesimi errori in futuro.
Dopo tanto tempo è diventata storia. Nessun rancore. Meglio
andare a vederla e imparare. Anche questo è turismo. Anche questo è Canada.
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