venerdì 21 dicembre 2012

PRESEPI CANADESI





Il presepe sta sempre più prendendo piede: sia esso un  simbolo del Natale di Gesù o volendolo considerare un’opera d’arte, un mix di artigianato e artistica creazione, che si distingue una dall’altra per utilizzo di materiale, dimensioni, colori, personaggi, etc. Non solo presepi nuovi di recente realizzazione,  ambientati nella propria realtà storica, sociale e geografica ma anche frutto di una minuziosa ricerca di esemplari antichi, da scovare magari nel solaio di antiche magioni o sui banchi di mercatini d’antiquariato o modernariato. E questo avviene in paesi che fino a ieri tendevano a privilegiare l’abete verde tutto decorato ed illuminato per richiamare lo spirito natalizio!

L’anno scorso si è tenuto a Toronto, presso il Fairmont Royal York, la 5° Conferenza Internazionale degli Amici del Presepe (Friends of the Crèche International) sul tema “A Northern Nativity”, basato sul libro illustrato (1973) di William Kurelek, un artista canadese di origini ucraine.  Un video raccoglie una serie di significative immagini: luoghi di tutti i giorni dove Gesù potrebbe nascere: http://www.youtube.com/watch?v=aKK_uvnph08


E non posso non ricordare qui la Mostra dei Presepi Canadesi, tenutasi a Milano ed a Roma qualche anno fa. Reportage, quasi completo, della Mostra nei post:




mercoledì 19 dicembre 2012

CAPRE E PECORE DELL’OVEST CANADESE



BIGHORN SHEEP - MOUFLON

Le prime nevi d’autunno conducono il Bighorn Sheep (Ovis canadensis) giù dalle più alte cime verso versanti  dove il vento rende il terreno adatto al pascolo. E’ qui che i maschi compiono i loro scontri annuali, cozzando le loro fronti con un rumore così forte che può essere udito alla distanza di oltre un chilometro.
I vincitori fecondano le femmine e la primavera successiva, quando le mandrie tornano sulle alte terre, viene partorito un solo vitello, in una cengia stretta e riparata.
Caratteri distintivi: lungo da 120 a 190 cm (il maschio più grosso della femmina) e può pesare dai 53 ai 156 kg. Si tratta di una robusta pecora selvatica dal pelo corto. Il maschio possiede pesanti corna a spirale mentre le corna della femmina sono più sottili e ricurve. Il mantello marrone scuro sbiadisce verso il tardo inverno; per gli esemplari che vivono nei deserti del sud il mantello è per tutto l’anno più chiaro. La groppa è biancastra, il muso e il contorno dell’occhio sono a chiazze.
Habitat: i picchi rocciosi e i prati di montagna.
Diffusione:  British Columbia e Alberta (e negli USA in Montana e verso sud est fino a Arizona, California e New Mexico)



MOUNTAIN  GOAT - CHEVRE DE MONTAGNE

L’habitat naturale dell’ Oreamnos americanus sono certamente i più alti e più inospitali dirupi. Qui questi agili erbivori percorrono i loro sentieri attraverso strette cenge e si cibano di minuscole piante alpine. Essi sembrano quasi degli acrobati per come saltano in questo loro habitat assai insidioso, ma talvolta questo animale perde il suo equilibrio e inoltre le valanghe sono un pericolo più grande di qualsiasi predatore.
Le loro corna sono più delicate di quelle dell’ Ovis Canadensis e durante l’autunno – la stagione degli amori – i maschi lottano solo in modo delicato o semplicemente simulando.
In tarda primavera, quando si sciolgono le nevi, vengono alla luce uno o due piccoli che rimangono con le loro madri per un anno.
Caratteri distintivi: lungo da 120 a 160 cm (il maschio più grosso della femmina), e può pesare dai  45 ai 136 kg. Si tratta di una pecora selvatica dal pelo ispido bianco o bianco-giallastro con corna nere sottili e poco ricurve e una corta lanugine sotto il collo.
Habitat: cenge e picchi di alta montagna.
Diffusione: dall’Alaska e Canada Occidentale a sud verso gli stati USA di Washington, Idaho e Montana. E’ stato introdotto anche in Wyoming e Montana. 


DALL’S  SHEEP - MOUFLON DE DALL

Si tratta di una pecora originaria del nord-ovest del continente nordamericano, con un mantello la cui gamma di colori va dal bianco al marrone ardesia e provvista di corna ricurve di colore bruno giallastro.
La seconda parte del binomio latino, Ovis Dalli,  deriva dal naturalista americano William Healey Dall (1845 - 1927).
Caratteri distintivi: Il maschio (90 cm al garrese e fino a 90 kg di peso) possiede corna spesse e ricurve; le femmine sono molto più piccole e le corna sono più corte, più sottili e poco ricurve. I maschi vivono in branchi che talvolta si mescolano con gruppi di femmine ad eccezione del periodo dell’accoppiamento tra fine novembre e i primi di dicembre. I piccoli nascono durante il mese di maggio.
Habitat: Questa specie preferisce il terreno relativamente secco e fa di tutto per rimanere dove si trovano creste alpine aperte, prati e ripidi pendii con nelle vicinanze un terreno estremamente accidentato per consentire di sfuggire ai predatori che non si muovono agevolmente su tali terreni
Diffusione: zone subartiche,  aride e montagnose dello Yukon, Northwest Territories,
British Columbia, e Alaska. 


lunedì 17 dicembre 2012

QuébecOriginal





Publicité du ministère du Tourisme du Québec

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 Photo :  Ministère du Tourisme du Québec



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domenica 9 dicembre 2012

LA BATTAGLIA DI RIDGEWAY 1866





Da Library and Archives Canada
Soldati provenienti da reggimenti diversi  coinvolti a Ridgeway nel tentativo di respingere gli invasori Feniani nel giugno 1866. La foto fu scattata in uno studio fotografico di Dunnville poco lontano

Ogni anno mi piace ricordare il Remembrance Day-Le Jour du Souvenir  (11 novembre, anniversario della firma dell’Armistizio 11.11.1918) vedihttp://www.turismoincanada.blogspot.it/2012/11/remembrance-daylet-us-never-forget-le.html, un giorno di commemorazione istituito nel 1931. Ma fino a quell’anno, e solo a partire dal 1890, la giornata per onorare i caduti in battaglia per il Canada era il 2 giugno con il Decoration Day.
Il “Decoration Day” nacque come forma di protesta da parte dei veterani canadesi dimenticati che avevano combattuto nella prima autentica battaglia moderna, quella di Ridgeway appunto del 2 giugno 1866, la prima di numerose schermaglie succedutesi lungo il confine fino al 1870. Furono uccisi nove soldati (Ridgeway Nine) tra cui tre studenti universitari di Toronto fucilieri volontari che, allontanati il giorno prima dei loro esami finali, furono gettati in combattimento contro gli insorti Feniani americano-irlandesi che avevano invaso il Canada attraversando il fiume Niagara nei pressi di Fort Eire.
I nove di Ridgeway sono le prime nove perdite della storia militare canadese moderna, ma i ragazzi uccisi quel giorno furono presto dimenticati dagli inetti politici di Ottawa che li avevano mandati allo sbaraglio, contro una truppa numerosa e ben organizzata, così come gli altri 22 soldati che morirono più tardi per le ferite riportate o per malattie contratte mentre erano sotto le armi durante le incursioni dei Feniani nell’estate del 1866. Il primo giugno del 1866 il Canada fu invaso da ribelli Feniani americani di origine irlandese partiti dalle loro basi negli Stati Uniti. La Fratellanza Feniana pianificò l’invasione per prendere in ostaggio il Canada con lo scopo di liberare l’Irlanda dalla corona britannica e instaurare una repubblica indipendente. Mentre i Canadesi (circa 850 uomini) non avevano combattuto una guerra importante dopo quella del 1812, i Feniani erano tutti veterani incalliti della guerra civile americana e benché le forze in campo fossero circa della stessa consistenza, equivoci, confusione e malintesi portarono a molte defezioni finchè i Feniani tornarono da dove erano venuti, lasciando indietro 4 morti ma i canadesi dissero d’aver rinvenuto 6 corpi.
Nel 1890, frustrati per essere stati dimenticati per circa 25 anni, i veterani sopravvissuti ormai di mezza età, protestarono il 2 giugno – anniversario della battaglia di Ridgeway – portando fiori e corone al Monumento ai Volontari Canadesi vicino Queen’s Park, il più antico monumento pubblico eretto a Toronto. Il  “Decoration Day”, si celebra tuttora in talune comunità della regione Niagara – Welland – Fort Eire dove la battaglia del 1866 fu combattuta.
Il “Decoration Day” incluse infine anche i soldati canadesi uccisi durante la ribellione del Nord-Ovest del 1885, quelli caduti durante la guerra contro i Boeri del 1899-1902 e persino i caduti della Grande Guerra le cui perdite furono commemorate in giugno fino alla stipula dell’armistizio del novembre 1918.
Quando nel 1931 venne istituito il “Giorno del Ricordo” rimanevano in vita pochi veterani reduci dallo scontro con i Feniani per ricordare al governo di Ottawa lo storico pasticcio; la memoria imbarazzante dei primi soldati caduti fu cancellata dalla memoria  storica e dalla commemorazione del “Giorno del Ricordo”. Oggi tali caduti non sono ancora inseriti nei Libri Nazionali del Ricordo e pochi in Canada hanno mai sentito parlare della battaglia di Ridgeway.
Un interessante volume cerca di far conoscere ai canadesi quanto sia stata importante questa battaglia per la nascita della nazione: “L ’invasione Americana Feniana e la battaglia del 1866 che diede origine al Canada”. L’autore  Peter Vronsky è uno storico del Dipartimento di Storia dell’Università di Ryerson.
Il Prof.  Vronsky è anche autore del sito http://www.fenians.org/fenianbrotherhood.htm
Per maggiori informazioni sulla BATTAGLIA DI RIDGEWAY visita il sito www.ridgewaybattle.ca


martedì 4 dicembre 2012

COPPA DEL MONDO A WHISTLER








Lo scorso fine settimana si è svolto nell'impianto olimpico Whistler Sliding Centre di WHISTLER B.C.  la terza tappa della Coppa del Mondo di SKELETON e BOB. 
Il campione italiano Maurizio Oioli, giunto undicesimo e con 350 punti è ora 13° nella classifica generale di Coppa, ha così commentato la sua prova: "Bella gara, sono contento! Whistler è una pista che mi piace molto, è decisamente tecnica e molto veloce dove si superano i 140 km l'ora. Ho fatto due belle manche e senza un errore compiuto a circa metà della prima discesa, avrei potuto puntare più in alto;...".  Ha partecipato anche l'altro azzurro Giovanni Mulassano classificatosi 26esimo. 

Nel Bob,l’azzurro Simone Bertazzo, 12mo ex aequo con il canadese Justin Kripps, pur realizzando due tempi di spinta più discreti con il frenatore Francesco Costa, non è riuscito a fare la differenza sul tecnico catino nord-americano, realizzando il 13° tempo in entrambe le manche. Bertazzo ora è decimo nella generale con 440 punti. 
Nel mese di ottobre gli Azzurri si erano allenati a Calgary. 
Il prossimo appuntamento è a Winterberg in Germania. In bocca al lupo, ragazzi!



Bear at Whistler Sliding Centre in October.

Spettatore locale  al  Whistler Sliding Centre! 
Photo credit: 
Steve Rogers

www.whistlerslidingcentre.com