Milos Raonic agli Australian Open 2011 |
Nel corso del 2012 si è imposto all’attenzione degli
appassionati e dei tecnici del gioco del tennis, un ragazzone di nazionalità
canadese alto 1,96 m. del peso di 90 kg.
Il suo nome è MilosRaonic, nato a Podgorica nel Montenegro il 27 dicembre 1990.
Trasferitosi con la famiglia in Canada
(Thornhill-Ontario) all’età di 3 anni, ha iniziato a giocare a tennis all’età di
sei sotto la guida del padre avendo sempre come riferimento e idolo Pete
Sampras. Successivamente è stato allenato dal tennista professionista canadese Frederic
Niemeyer, per passare alla fine del 2010 sotto la guida dell’ex-tennista
spagnolo Galo Blanco, i cui insegnamenti sono stati assai proficui e tali da
fargli raggiungere nell’ottobre di quest’anno il suo best ranking al n°14 della
classifica ATP.
La sua ascesa
nell’ultimo biennio è stata assai rapida; nel 2011 vince infatti il suo primo
torneo professionistico a San Josè, battendo in finale lo spagnolo Verdasco;
approda ad un’altra finale a Memphis, sconfitto dallo statunitense Roddick; a
fine anno raggiunge il 31° posto nella classifica mondiale.
Quest’anno – oltre ad
essersi ben difeso in numerosi tornei importanti - disputa 4 finali vincendone
due: a Chennai contro il serbo Tipsarevich e a San Josè contro il russo Istomin
e perdendone altrettante a Memphis contro l’austriaco Meltzer e – pochi giorni
fa – a Tokio contro l’idolo locale Nishikori dopo una battaglia di circa tre
ore e dopo aver eliminato due “top ten” del calibro di Tipsarevich e Murray
Caratteristiche tecniche:
E’ destro e gioca il rovescio a due mani. Il suo punto di forza è certamente il
servizio assai veloce (oltre i 200 km/h) e preciso con il quale ha risolto
molti incontri, questo colpo devastante per i suoi avversari lo porta a
prediligere le superfici veloci specie il cemento; ha inoltre un dritto
devastante che grazie alla sua potenza è considerato uno dei migliori del
circuito. Se riuscirà a migliorarsi negli spostamenti laterali e nella tenuta
fisica sulle lunghe distanze, potrà certamente aspirare ad entrare tra i “top ten”
della classifica del circuito professionistico.
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