Ryder Hesjedal è il corridore ciclista canadese che dopo aver conquistato e perso la maglia rosa di leader, ha saputo riconquistarla, perderla nuovamente, restando coumunque al secondo posto. L'ultima settimana di gara potrebbe cambiare la sua classifica, ma sono certo che la sua condotta globale passerà alla storia del ciclismo canadese, e sarà di buon auspicio e sprone per futuri campioni.
Bello vedere un canadese sulla bocca dei commentatori italiani, spesso stupiti del valore degli atleti stranieri.
Brutto assistere invece alla sconfitta della squadra canadese di hockey su ghiaccio ai campionati mondiali disputatisi a Helsinki.
Squadra come sempre rabberciata per via degli impegni degli atleti migliori nelle finali della NHL, ma che aveva illuso con una serie infinita di vittorie nel girone preliminare, salvo una sconfitta per un pelo con i soliti avversari americani. Poi è arrivata la Slovacchia con tanto di pattinatori incredibili. Una partita che ha visto i canadesi rimontare due reti e sognare la finale, per poi perdersi negli ultimi minuti del terzo tempo.
Delusione. Delusione. Delusione. Anche per il solito vizio di boxare invece di giocare a hockey, assolutamente inutile. Vero che la Slovacchia ha dovuto cedere in finale ai russi, ma non essere sul podio è stato veramente deludente. Conta poco che molti giocatori del torneo militino in squadre canadesi o americane. La foglia rossonera è diventata nera, per il terzo anno consecutivo.
Ryder deve mettercela tutta per arrivare almeno nei primi dieci. Go, Canuck go!
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