E’ riemerso alle 5.15, ora locale, ieri 26 marzo dagli abissi della Fossa delle Marianne, il 57enne regista-esploratore canadese James Cameron. Creatore di Avatar, The Abyss e Titanic, Cameron aveva in mente da anni questo incredibile viaggio (durato 3 ore anziché le 6 programmate – non si conoscono ancora le ragioni del rientro anticipato) nella massima profondità marina mai raggiunta da essere umano, quasi 11 chilometri! Prima di lui, nel 1960, avevano toccato il fondo a bordo del Trieste, il Tenente di Vascello USA Donald Walsh (oggi ottantenne che ha partecipato alla spedizione di Cameron) e lo scienziato svizzero Jacques Piccard che però rimasero sott’acqua non più di 20 minuti, non potendo fra l'altro scattare immagini in quanto la visibilità era ridotta per lo spostamento dei sedimenti del fondo.
Il mezzo utilizzato, un sottomarino – il Deepsea Challenger - alla cui ideazione e costruzione (in Australia) Cameron stesso ha collaborato per gli ultimi 7 anni, è lungo circa 7,3 metri ma l’abitacolo interno disponibile per il passeggero, una sfera, non supera i 109 centimetri! Spesse pareti di acciaio e innovativi materiali infatti permettono al sottomarino di resistere alle fortissimi pressioni. Il Deepsea Challenger è dotato di una torre di 2,5 metri attrezzata di luci a led per illuminare il fondo marino e registrare immagini a 3-D nonché un braccio meccanico per raccogliere campioni per i ricercatori di biologia marina, microbiologia, astrobiologia, geologia marina e geofisica.
Gli importanti risultati dell’immersione di Cameron sono ancora tutti da svelare. Vi terremo informati!
Il mezzo utilizzato, un sottomarino – il Deepsea Challenger - alla cui ideazione e costruzione (in Australia) Cameron stesso ha collaborato per gli ultimi 7 anni, è lungo circa 7,3 metri ma l’abitacolo interno disponibile per il passeggero, una sfera, non supera i 109 centimetri! Spesse pareti di acciaio e innovativi materiali infatti permettono al sottomarino di resistere alle fortissimi pressioni. Il Deepsea Challenger è dotato di una torre di 2,5 metri attrezzata di luci a led per illuminare il fondo marino e registrare immagini a 3-D nonché un braccio meccanico per raccogliere campioni per i ricercatori di biologia marina, microbiologia, astrobiologia, geologia marina e geofisica.
Gli importanti risultati dell’immersione di Cameron sono ancora tutti da svelare. Vi terremo informati!
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