venerdì 27 gennaio 2012

BILINGUISMO CONTROVERSO




Il Canada, paese ufficialmente bilingue, è leader nel promuovere la conoscenza di una seconda lingua. Il governo federale unitamente alle province spendono più di 2 miliardi di dollari l’anno offrendo servizi governativi sia in inglese che in francese.

Attualmente la percentuale della popolazione in grado di parlare entrambe le lingue è ostinatamente bassa. Mentre il 35% dei francofoni del Québec parlano inglese, solo il 7,4% degli anglofoni al di fuori del Québec parlano francese.

Negli Stati Uniti il 9% della popolazione parla due lingue – per non parlare dell’Unione Europea dove - secondo un recente studio dell’ Association for Canadian Studies - il 56% dei cittadini può sostenere una conversazione in una lingua diversa da quella madre e almeno un terzo padroneggia una terza lingua.

Ci sono complesse ragioni che giustificano l’atteggiamento ambivalente degli inglesi in Canada verso il francese, tra le quali l’importanza crescente dell’Asia nell’economia globale, specialmente nell’Ovest canadese. Un terzo della popolazione del British Columbia e dell’Alberta pensano che la conoscenza dello spagnolo e del cinese (mandarino) possono offrire maggiori opportunità come seconda lingua che non il francese.

Inoltre le difficoltà del bilinguismo canadese possono anche derivare dall’essere quest’ultimo associato alla legislazione federale. La conoscenza di entrambe le lingue ufficiali del Canada può essere erroneamente percepita come una anomalia storica oppure come un obbligo oneroso imposto dal governo federale (infatti esiste solo per i dipendenti pubblici l’obbligo di imparare entrambe le lingue).

Al contrario, lo studio di una seconda lingua dovrebbe essere accolto come un apporto significativo di vantaggi globali nonché il superamento dei conflitti culturali. L’autore dello studio, Jack Jedwab sottolinea che “in altri paesi e regioni quali l’America Latina e l’Europa, il multilinguismo è abbracciato dalla maggioranza della popolazione specie tra i giovani e percepito inoltre come una opportunità di ascesa sociale."

La maggior parte dei Canadesi riceve le conoscenze generali di una seconda lingua, ma molti in seguito perdono l’opportunità di usarla. Attraverso la creazione di maggiori opportunità e incentivi nel parlare francese, questa tendenza potrebbe essere rovesciata. I lavoratori bilingue già adesso sono probabilmente meglio pagati, specialmente in Québec e nel settore pubblico.

La capacità di parlare francese e inglese – così come spagnolo e cinese (mandarino) – dovrebbe essere vista quale motivo di orgoglio e come un investimento per il futuro che porterà dividendi nella vita di un individuo. I Canadesi dovrebbero considerare una benedizione e non una maledizione il vivere in un paese dove si parlano due delle lingue più importanti al mondo.

Dal Globe&Mail del 23 gennaio 2011

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