Ogni anno a partire dal lontano 1912 Calgary ospita il più grande spettacolo celebrativo del West. La città, che sa ancora di frontiera, si riempie di amanti della vita dei cow-boy e di tutto quanto odora di vita all'aria aperta, vicino alla natura, ai nativi. Anche quest'anno la società per la protezione degli animali del British Columbia cercherà di creare scompiglio protestando per il maltrattamento degli animali durante le impressionanti corse sui carri coperti o il cosiddetto roping dei vitelli, quando vengono fatti cadere con il lazo e legati su tre zampe. Tuttavia le autorità dell'Alberta assicurano che sempre maggiori precauzioni garantiscono la sicurezza fisica degli animali, soprattutto durante gli spettacolari rodeo.
In realtà lo Stampede non è soltanto la lotta tra chi vuole divertirsi facendo male agli animali e gli animalisti che li proteggono, ma una festa che coinvolge la città, con la sua atmosfera da west. La gente va al lavoro con lo Stetson bianco, il fazzoletto a quadrettoni binachi e blu al collo, gli stivaloni di cuoio di varie fogge e le immancabili e variopinte camicie simil jeans. Concerti country da tutte le parti. Spettacoli di abilità da parte dei nativi e di tutti quanti hanno qualcosa da mostrare. Ancora concerti. Giochi giochini gioconi per i bambini e i loro genitori. Ovviamente stand per tutti quelli che hanno fame e sete. E'una festa. Grande. Un milione di persone. Forse di più. Bande, a volte anche italiane, che propagano le loro musiche per tutta la città. Senza frastuoni assordanti, senza disastri. Dimenticavo : il mio amico Luca di Hotelplan, che ci va sempre per trovare qualche birra nuova, locale, quelle che non trovi mai da nessuna parte.
Poco cibo vegetariano, ma si trova anche quello.
Nessun commento:
Posta un commento