giovedì 23 ottobre 2008

MEGLIO NON CHIEDERE SCUSA ...



Curiosa ed interessante per i lettori italiani la notizia pubblicata da Daniela Sanzone l’8 ottobre con il titolo, “In Ontario si potrebbe tornare a chiedere scusa”:

In una società ricca di controversie, “scusa” può essere la parola più difficile da pronunciare. O la più inopportuna, come in Nordamerica dove la richiesta di perdono viene considerata ammissione di colpevolezza e può essere utilizzata come prova in tribunale, aprendo le porte a cause per milioni di dollari. Per questo per anni, medici, ospedali, aziende e persino il vicino di casa si sono guardati bene dallo scusarsi in qualsiasi caso per evitare di farsi fare causa all’istante. Per cambiare questo stato di distanza e freddezza e soprattutto per diminuire il sempre crescente numero di cause, il governo della provincia canadese dell’Ontario ha deciso di introdurre l’Apology Act, letteralmente “l’Atto di Scusa”, rendendo la scusa non più una prova ammissibile in giudizio nei tribunali civili.
Il procuratore generale Chris Bentley, che ha introdotto ieri la proposta di legge in parlamento, ha dichiarato che l’assenza di scuse può portare a “amarezza e a controversie legali prolungate”. “Chiedere scusa – ha concluso – per un errore o un’infrazione è la cosa giusta da fare”. Se la proposta di legge verrà approvata, secondo David Orazietti, esponente liberale che per primo aveva proposto l’idea in parlamento, le scuse torneranno a essere un segnale di comprensione, empatia e gentilezza, non di colpa. Anche se i conservatori, all’opposizione nel governo provinciale, attaccano l'idea e sostengono di essere preoccupati che le scuse potrebbero essere utilizzate come facile via per non assumersi le responsabilità di un errore e non essere dette con sincerità.

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