Si sono svolti a fine gennaio 2008 al Deerhurst Resort di Huntsville nella contea di Muskoka in Ontario, i campionati nazionali canadesi di hockey su lago ghiacciato. Per la cronaca hanno vinto, tra gli uomini, i Theta TTS Bruins di Barrie e le Ice Angels di Hamilton tra le donne.
Di che stiamo parlando? Di hockey, nient’altro che di hockey su ghiaccio, “lo sport nazionale canadese”, ma in realtà di quello praticato sui laghi e sulle superfici ghiacciate che hanno dato origine oltre un secolo fa a questo sport. Possiamo immaginare i primi pattini con lame attaccate alle scarpe, il “disco” senz’altro fatto di legno intagliato oppure le mazze ricavate dai rami degli alberi.
Poi dopo le fasi pionieristiche lo sport è cambiato e quello cui assistiamo oggi è radicalmente diverso sia per l’equipaggiamento sia per il modo di giocare e spesso di azzuffarsi.
L’hockey su lago ghiacciato invece è sostanzialmente rimasto invariato sia per quanto riguarda il campo di gioco che per le regole. Chi come me ha avuto la ventura di assistere ad alcune gare si diverte moltissimo in quanto viene privilegiato il pattinaggio e le cariche sono inesistenti. Siccome si pratica all’aperto e quanto più fa freddo meglio è, ne consegue che è uno sport per i puri. Soprattutto per gli spettatori.
Il campo, anzi il lago ghiacciato di gioco è delimitato dalla neve ammucchiata ai bordi. Le gare si svolgono in due tempi di 15 minuti con una sosta di 5 minuti. Le squadre si compongono di 5 giocatori, senza portiere. La rete, che misura circa un metro e ottanta per 25, viene protetta dai difensori. Niente arbitri sul ghiaccio di gioco, ma solo ai lati. Il gioco è veloce in quanto le poche interruzioni sono limitate al dopo gol o ai pochi falli ; non esiste il fuori gioco e la regola della linea blu e così i lunghi passaggi diventano a volte spettacolari.
Sport tornato di moda, alle origini, per riprendere in mano un divertimento sfuggito come tanti altri nei meandri della televisione, dei contratti pubblicitari, delle polemiche, dove il senso iniziale è un pochettino naufragato.
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