martedì 29 gennaio 2008

AH, LE MOTOSLITTE!



Diversi incidenti causati da escursionisti sfrontati, temerari e incoscienti hanno creato un’aura negativa nei confronti di chi si diverte in motoslitta.

Indubbiamente la pratica di questo svago in Italia, data l’asperità di gran parte del territorio dove si può utilizzare, presenta delle difficoltà.

In Canada, soprattutto nelle province orientali, questo problema esiste solo in misura minore in quanto il terreno è soltanto leggermente ondulato; ci sono migliaia di piste battute da volontari e c’è poi la possibilità di avventurarsi con tranquillità lungo i molti laghi ghiacciati.

Come sempre la prudenza non è mai troppa, ma per il turista accorto basta usare i servizi degli operatori e così garantirsi la sicurezza che deriva dall’avere le guide locali che scortano i piccoli gruppi di escursionisti.

La motoslitta può essere il giorno di vacanza diverso, oppure un piccolo raid di 300 chilometri, oppure un raid più lungo, oltre i 500 chilometri della durata di 6 notti, partendo magari da Quebec City verso la riserva faunistica delle Laurenziane e su su fino a Camp Giroux. Silenzio. Va bene, anche un po’ di rumore della motoslitta, altrimenti andiamo con i cani da slitta.

E a Valcourt, in Estrie, c'è tuttora la casa-museo di Joseph-Armand Bombardier che mise a punto la prima slitta a motore nel garage di casa sua. Per commemorare l'evento proprio qui ogni febbraio si tiene il Grand Prix de Valcourt che attira per una settimana intera gli amanti di questo sport.

Socialità dell’andare in motoslitta.

Andare, fermarsi in mezzo al niente.

Tutto quello già detto da Petite Rorqual qualche giorno fa.

Chi ha voglia di andarci davvero, di andarci mentre è in Canada, o semplicemente ne vuole sapere di più, chieda. Hotelplan, in alto a destra.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Raid 6 gg in Quebec... esperienza INDIMENTICABILE! Ragazzi, provare x credere. Non ci sono parole!

Grizzly Bear ha detto...

Grazie anonimo
blog ha preceduto lungo articolo su motoslitte su Corriere di oggi.
Ci piace sapere di averli battuti e di avere interpretato il pensiero di molti.