Prendendo spunto dalla richiesta della rivista CANADIAN GEOGRAPHIC di 'aiutarli' a scegliere la copertina del prossimo numero in uscita, ecco un argomento di grande attualità, ora che si incomincia - forse troppo tardi - ad interrogarsi sulle cause dell'anomalo scioglimento dei ghiacciai. Ne subiscono le conseguenze gli oceani tutti, le coste di ogni continente, il clima in generale. E' interessante conoscere quali siano gli animali che abitualmente vivono nell'estremo nord del Canada ed in particolare lungo quel bordo ghiacciato che, sciogliendosi con l'aumentare delle temperature stagionali, degrada verso le acque libere, dove trovare cibo, riparo e benessere, tra lastroni galleggianti di solido ghiaccio. In INUKTUT, la lingua degli Inuit, si chiama SINAAQ.
Un'esperienza riservata a pochi avventurosi che tra primavera ed estate si avventurano, guidati dagli Inuit esperti conoscitori di questo territorio in continuo mutamento, alla luce abbagliante del sole che riluce giorno e notte. Lungo il perimetro che vede l'incontro di acque dal colore blu intenso dell'oceano Artico e la crosta di ghiaccio di un bianco accecante, si staccano e vanno alla deriva massi di ghiaccio spesso che si muovono al ritmo delle maree e dei venti. E' qui che converge numerosa la fauna artica: balene, foche, trichechi, orsi bianchi, narvali, beluga ed una miriade di specie di uccelli marini. Uno dei più vivaci e straordinari ecosistemi della terra. Gli Inuit hanno sviluppato una conoscenza di questo territorio lungo secoli di convivenza con le aspre condizioni di vita dell'Artico ed oggi offrono la possibilità di vivere con loro un'avventura unica: esplorare, fotografare, filmare, la vita del SINAAQ, sui banchi di ghiaccio in continua mutazione, osservando il fluire della vita della fauna selvatica. Da molte località del Nunavut (Coral Bay, Cape Dorset, Grise Fjord, Hall Beach, Igloolik, Iqaluit, Kukluktuq), partono escursione di uno o più giorni, di trekking, o in kajak o con le slitte.
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