Il bisonte, simbolo per antonomasia della
selvaggia vita all’aperto, mancava da oltre un secolo in molte parti del
Canada.
Grazie ad un programma implementato da PARKS CANADA, vaste zone di pianure e
boschi, vedranno riapparire questo
potente mammifero così importante per l’intero ecosistema della wilderness
canadese. E non solo. Pensate al significato spirituale e rituale di questo
mastodontico ruminante per le popolazioni indigene, le First Nations, la cui
sopravvivenza fisica e mentale era interamente dipendente dal bisonte. Un tempo
enormi mandrie ricoprivano letteralmente
le pianure del Nord America con, è stato stimato, fino a 60 milioni di
esemplari. Nel 19esimo secolo furono cacciati e abbattuti fino alla quasi
totale scomparsa. Nel tempo gli sforzi da parte di associazioni private ed enti
pubblici canadesi per recuperare la presenza di questo magnifico animale hanno
portato ad una presenza odierna di circa 2.200 bisonti delle pianure (Bison
bison bison) e circa 11.000 esemplari di bisonte delle foreste (Bison
bison athabascae).
Sono stati trasferiti 16 esemplari selvatici
dall’Elk Island National Park (vedi video) . La permanenza in un’amplissima area
recintata per non oltre 15 mesi, li
vedrà liberi nella prossima estate in un territorio di circa 1.200 kmq sulle
alture orientali del Parco di Banff.
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