“E’ un test per le nuove
tecnologie. Ci aiuterà a rendere le nostre città più pulite e verdi” ha
spiegato il Primo Ministro canadese Justin Trudeau, annunciando che Toronto ospiterà
la città virtuale della Sidewalk Labs.
La speranza di Google e del
governo canadese è di estendere il modello all'intera città, ma per ora la
città del futuro si limiterà all'area
che si affaccia sul lago Ontrario (Toronto
Quayside): ci saranno bus autonomi, luci dei semafori in grado di percepire la
presenza di pedoni e robot che effettuano consegne muovendosi in tunnel
sotterranei e molto altro ancora. Il progetto è curato da Sidewalk Labs (un’affiliata
di Google tramite Alphabet), che ha chiesto alla città di Toronto di rimuovere
per la realizzazione dell’iniziativa molte delle norme che regolano i trasporti
e la costruzione urbana. Il colosso di Mountain View si spinge
oltre e promette di riuscire a controllare il tempo, quello metereologico almeno.
Il quartiere hi-tech avrà costruzioni in grado di fermare la pioggia e di
regalare refrigerio agli abitanti con un pò d'ombra durante le afose giornate
estive. Non solo smart, Google city
sarà anche eco: Sidewalk Labs
assicura di poter ridurre del 73% l'emissione di gas serra e del 65% il consumo
di acqua potabile.
Si tratta di un progetto su cui Google lavora da
anni e che incontra nella tutela della privacy il suo maggior ostacolo: un ampio
sistema di sensori sarà dislocata nella città virtuale per raccogliere un
enorme quantità di dati, anche personali.
SIDEWALK TORONTO
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