Continuerà ad essere in circolazione all’infinito. Ma
l’ultimo conio di monetine da 1 centesimo canadese con le mitiche foglie
d’acero è avvenuto lo scorso maggio negli impianti della Royal Canadian Mint
a Winnipeg. L’ultimo milione di esemplari sarà venduto ad appassionati
collezionisti. E l’ultimissimo penny coniato dalla zecca canadese sarà esposto
in un museo.
Quindi se ti capiterà mai di trovarti tra le mani un penny canadese con
la data 2012, conservalo gelosamente come un portafortuna!
Il 29 marzo scorso, il ministro delle Finanze canadese Jim
Flaherty ha annunciato che la Zecca Reale canadese interromperà la produzione
della moneta da un centesimo perché è diventata
troppo costosa (ogni centesimo costerebbe all’incirca 1.5
centesimi). Questa notizia sembra aver
messo in tensioni la forte lobby per la produzione del centesimo Americano.
Gia’ nel 2008, prima
di vincere le elezioni, il presidente Obama aveva
commentato sulla situazione, criticando il costo (che per il penny Americano
sale a 2.4 centesimi]. Documenti federali confermano che Jarden Zinc, il
fornitore principale di zinco per la zecca americana, finanzia massicciamente
attività di lobby,
peraltro negli Stati Uniti previste dalle leggi, per
influenzare il Congresso sulle “questioni legate
alla moneta da un centesimo”. Anche Pmx Industries e
Dillon Gage, che forniscono metalli per
monete di diverso taglio, spendono ogni anno centinaia di
migliaia di dollari in attività di lobbying.
L’aumento del costo dello zinco, come spiega il report
annuale diffuso dalla zecca americana, ha fatto salire il costo delle
monete da uno e cinque centesimi quasi
del doppio del 2009. L’opinione pubblica negli USA e’ divisa tra chi vuole
eliminare il penny perché costa troppo e chi vuole tenerlo per evitare
l’inflazione dovuta all’arrotondamento dei prezzi oppure, più semplicemente,
perché è affezionato alla piccola moneta su cui è inciso il volto del 16esimo
presidente americano, Abraham Lincoln.
Australia e Nuova Zelanda, per esempio, si sono già disfatte della
monetina negli Anni
’90. Anche in Europa il futuro del centesimo è tutt’altro
che sicuro. Olanda e Finlandia hanno risolto il problema arrotondando i prezzi
per chi paga in contanti (per eccesso o per difetto, in base
alla cifra tonda più vicina). In Italia Giulio Tremonti,
quando era ministro del Tesoro, ha parlato
in diverse occasioni della possibilità di eliminare la monetina ramata e
ha ammesso che l’argomento è stato affrontato anche con gli altri Paesi
dell’Unione europea.
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