giovedì 2 agosto 2012

ADDIO PENNY!




Continuerà ad essere in circolazione all’infinito. Ma l’ultimo conio di monetine da 1 centesimo canadese con le mitiche foglie d’acero è avvenuto lo scorso maggio negli impianti della Royal Canadian Mint a Winnipeg. L’ultimo milione di esemplari sarà venduto ad appassionati collezionisti. E l’ultimissimo penny coniato dalla zecca canadese sarà esposto in un museo.
Quindi se ti capiterà mai di trovarti tra le mani un penny canadese con la data 2012, conservalo gelosamente come un portafortuna!





 Vedi: dal Settimanale L’Ora di Ottawa – edizione elettronica del 23 aprile 2012
 Il 29 marzo scorso, il ministro delle Finanze canadese Jim Flaherty ha annunciato che la Zecca Reale canadese interromperà la produzione della moneta da un centesimo perché è diventata
troppo costosa (ogni centesimo costerebbe all’incirca 1.5 centesimi).  Questa notizia sembra aver messo in tensioni la forte lobby per la produzione del centesimo Americano. Gia’ nel 2008, prima
di vincere le elezioni, il presidente Obama aveva commentato sulla situazione, criticando il costo (che per il penny Americano sale a 2.4 centesimi]. Documenti federali confermano che Jarden Zinc, il fornitore principale di zinco per la zecca americana, finanzia massicciamente attività di lobby,
peraltro negli Stati Uniti previste dalle leggi, per influenzare il Congresso sulle “questioni legate
alla moneta da un centesimo”. Anche Pmx Industries e Dillon  Gage, che forniscono metalli per
monete di diverso taglio, spendono ogni anno centinaia di migliaia di dollari in attività di lobbying. 
L’aumento del costo dello zinco, come spiega il report annuale diffuso dalla zecca americana, ha fatto salire il costo delle monete  da uno e cinque centesimi quasi del doppio del 2009. L’opinione pubblica negli USA e’ divisa tra chi vuole eliminare il penny perché costa troppo e chi vuole tenerlo per evitare l’inflazione dovuta all’arrotondamento dei prezzi oppure, più semplicemente, perché è affezionato alla piccola moneta su cui è inciso il volto del 16esimo presidente americano, Abraham Lincoln.   Australia e Nuova Zelanda, per esempio, si sono già disfatte della monetina negli Anni
’90. Anche in Europa il futuro del centesimo è tutt’altro che sicuro. Olanda e Finlandia hanno risolto il problema arrotondando i prezzi per chi paga in contanti (per eccesso o per difetto, in base
alla cifra tonda più vicina). In Italia Giulio Tremonti, quando era ministro del Tesoro, ha parlato
in diverse occasioni della possibilità di eliminare la monetina ramata e ha ammesso che l’argomento è stato affrontato anche con gli altri Paesi dell’Unione europea.

 


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