Il campionato italiano di hockey su ghiaccio ha un antico rapporto con il Canada. Negli anni ottanta quando lavoravo a Malpensa per Canadian Airlines
ho conosciuto decine di giocatori, di cui conservo ancora numerose stecche e maglie. Persone e nomi che a poco a poco riemergono.
Adesso faccio altre cose, come ad esempio ricerche per documentare l'emigrazione lombarda. Per questo motivo sono stato alcune volte a Torre Pellice, all'Archivio Valdese per consultazione.
Naturale che riprendessi l'interesse per l'hockey partendo proprio dalla squadra del Val Pellice. E come non ricordare Albert Di Fazio, il portiere che aveva militato proprio nel Val Pellice, tante volte incontrato e ammirato per le sue parate.
Interesse che è aumentato proprio in queste ultime settimane, cruciali per la permanenza dei Bull Dogs in Serie A, dopo aver scoperto che il Val pellice aveva esonerato l'allenatore, succede anche nell'hockey, e ingaggiato Ron Ivany, un canadese che ha scelto l'Europa e in particolare l'Italia. I riccioli neri di quando pattinava meravigliosamente a Varese sono scomparsi, ma resta sempre il sorriso sulle labbra e la tranquillità del professionista.
Ron è nato a Toronto nel 1949 e ha giocato con il Milano e Gardena vincendo due scudetti. Ha vestito pure la maglia del Varese e iniziato la sua lunga carriera di allenatore nel 1986 con il Davos.
Ivany ha allenato i Guelph Storm di Guelph, Ontario, quindi il Villach in Austria, il Mannheim in Germania, con cui ha vinto lo scudetto e nel 2002 è tornato nuovamente in Svizzera con il Langnau. Dal 2003 al 2010 ha quindi allenato in A, prima due stagioni a Canazei e poi cinque anni a Collalbo, raccogliendo anche delle finali scudetto. Nella passata stagione è tornato in Val Gardena per fare l'head coach, portando la squadra sino all’ultimo atto dei playoff, perso però con il Vipiteno.
Ivany ha l'arduo compito di mantenere alto l'onore dell'hockey in questo baluardo dell'ovest piemontese che da anni promuove con coraggio e abnegazione sia l'hockey sia tutti gli sport del ghiaccio, sempre con uno sguardio di affetto per il Canada.
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