giovedì 5 gennaio 2012
MOBILITAZIONE LOMBARDA PER IL MANTOVANO IVAN GRAVEMENTE AMMALATO IN MESSICO
Il 23 dicembre 2011 la famiglia mantovana dell'italo-canadese Giovanni Bojarskyj (detto Ivan) ha ricevuto la notizia da un suo amico canadese di Ivan , il quale ha comunicato di essere venuto al corrente che Ivan era ricoverato in gravi condizioni in un ospedale dello Yucatan (Messico) chiamato Centro Medico Americano in Progreso (Merida)forse a causa di un ictus. Le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate in data 31/12/2011 alle ore 19.00 messicane circa per sopraggiunto edema polmonare che ha visto costretto il medico ad intubarlo con assistenza respiratoria meccanica e procurato coma farmacologico.
La clinica privata messicana ha segnalato alla famiglia che era maturato un importo di circa EURO 11.000,00 (undicimila euro) per i primi cinque giorni di degenza.Sembra che Ivan sia partito senza assicurazione di viaggio sanitaria compresa nel biglietto aereo,avendo già compiuto i settanta anni e senza assicurazione sanitaria personale in quanto avendo subito già un ricovero in Canada per motivi di cuore, gli è stata negata l'assicurazione gratuita ,essedosi tra l'altro traferitosi in Messico per sei mesi all'anno.. Ivan è cittadino canadese da quaranta anni e da due anni è anche cittadino italiano regolare con il diritto ad una assistenza sanitaria obbligatoria in caso di rientro in Italia per motivi gravi di salute.
In questi giorni vicenda di Giovanni Bojarskyj (detto Ivan) preoccupa l'intera comunità di Viadana, dove il settantenne, oltre ai due nipoti, figli della defunta sorella Caterina, ha anche molti amici d’infanzia.Una vita avventurosa quella di Ivan con un padre di origine polacca,esule in Italia dopo l'avvento dell'URSS nei paesi dell'Est.
«A Viadana visse fino a 18 anni, figlio di un polacco sfuggito all’Urss – dice il nipote Nicola Sottili – Mia nonna, Ida Malacarne, viadanese, aveva conosciuto il futuro marito a Milano. Nacquero mio zio Ivan, che fa Giovanni all’anagrafe solo perché nel fascismo non si potevano usare nomi stranieri, e mia madre Caterina, o Katya. Dopo la guerra mio nonno annegò in Po. Ivan emigrò. Ha lavorato in Germania, poi in Canada dove ha vissuto sinora. Era tecnico in una centrale nucleare».Ma il legame con Viadana non si è mai spezzato: «Ogni anno è sempre tornato un mesetto per stare con noi e gli amici. Giovanni Pavesi, Saviola...Due anni fa ha preso pure la doppia cittadinanza. È nato in Italia, ora è italiano». E adesso? Sono ore d’ansia.".Ivan è stato per anni collaboratore dell'Associazione dei Mantovani nel Mondo è molto conosciuto a Viadana (MN) per aver promosso un gemellaggio tra la cittadina e Trois Rivieres in Canada.
L' Associazione dei Mantovani nel Mondo su richiesta del nipote di Ivan si è subito attivata,invitando la famiglia a rivolgersi alla Prefettura di Mantova,notoriamente efficiente e sensibile ai nostri connazionali all'estero che sì è subito attivata nella giornata di ieri scrivendo alla l'Unità di crisi della Farnesina e alla Ambasciata italiana di Città del Messico.Nel frattempo si è attivato il Sindaco di Viadana Giorgio Penazzi e il consigliere regionale Giovanni Pavesi per seguire la vicenda sia con le istituzioni locali,regionali e nazionali.
Nel frattempo grazie alla "rete lombarda all'estero" , la bergamsca Marina Cattaneo ,Presidente dei Lombardi in Messico e' riuscita a mettersi in contatto con l'Ospedale Centro Medico Americano della città di Progreso nello Yucatan ,parlando personalmente per via telefonica con il Dottor Orlando Platiní il qaule ha informato che il sig. Giovanni ha avuto un infarto cerebrale gravissimo che ha colpito la valvola mitrale oltre all'aorta e che gli ha provocato una paresi di cui forse con il tempo potrá riprendersi, non riesce ancora a parlare; Ivan ora ha un edema polmonare con una grave insufficienza respiratoria per cui ha dovuto essere intubato e sottoposto a terapia intensiva per entrambe le patologie ;da 24 ore é stato estubato e ha cominciato ad essere alimentato normalmente. accetta gli alimenti e l'apparato urinario funziona bene, ma la situazione continua ad essere grave.Volendo, puó essere trasportato con ambulanza aerea. Il medico ha assicurato che verranno assicurate tutte l'assistenza medica necessaria,al di là di chi poi provvederà al pagamento delle spese sanitarie.L'amico che l'ha portato in ospedale, che si chiama David Henri, ha consegnato alla dr.a Landy Miranda le due carte di credito (visa e mastercard) appartenenti a Giovanni e che probabilmente avrá usato per pagare anche il biglietto aereo magari anche con copertura assicurativa medica."
E' stato comunicato all'Ospedale che nessuno dei parenti puó far fronte alle spese mediche scaturite(che nel frattempo sono aumentate) né parzialmente né totalmente ed essendo il paziente incapace, sarebbe opportuno mettersi direttamente in contatto con le suddette banche per accordare il pagamento di tali spese e con le autorità consolari italiane e canadesi.
L' Associazionimso Lombardo e le istituzioni mantovane stanno facendo e faranno il proprio dovere .- ha dichiarato il Presidente dei Mantovani nel Mondo Onlus Daniele Marconcini. "Grazie al generoso impegno civile della Presidente dei Lombardi in Messico Marina Cattaneo abbiamo definito la situazione clinica di Ivan e del suo possibile rientro in Canada .Ora occorre che con il coordinamento dell'Unità di crisi,sentite le Ambasciate italiana e canadese venga risolto il problema della copertuta economica e del rientro di Ivan a Montreal.Abbiamo a tal fine sollecitato il Ministero degli Esteri e chiesto l'interessamento del sen. Ignazio Marino, del deputato Gino Bucchino,eletto nella Circoscrizione SStati Uniti ,Canada e Messico, il deputato mantovano Marco Carra e di Marina Piazzi del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani nel Mondo) e dei consiglieri regionali i lombardi Giovanni Pavesi e Alessandro Alfieri. Ringraziamo sin d'ora -prosegue Daniele Marconcini - gli amici del Fogoler Furlan che stanno portando il caso all'attenzione del Ministro della Difesa Nazionale canadese Julian Fantino di origine friulana.Rimaniamo in trepida attesa di notizie confortanti.Mi auguro che il trattamento di un comune cittadino come Ivan sia uguale a quelloutilizzato per tanti giornalisti o incauti viaggiatori rapiti o dispersi per loro volontà nel mondo e recuperati dalla nostra Unità di Crisi e dalle autorità consolari,sborsando centiniaia di migliaia di euro.questo è anche uno dei casi in cui grazie a dei finanziamenti della cooperazione regionale e degli italiani nel mondo si potrebbe intervenire subito in collaborazione con il Governo nazionale,come viene fatto per profughi di guerra o per altre situazioni di emergenza sanitaria e umanitaria.Mi auguro a tal fine - concludendo - che la Regione lombardia rispristini i finanziamenti agli indigenti lombardi all'estero e così le altre Regioni.
A cura del Portale dei lombardi nel Mondo
www.lombardinelmondo.org e del Portale dei Mantovani nel Mond www.mantovaninelmondo.eu
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