martedì 26 ottobre 2010

RAGIONARE … ALLA CANADESE



Avevo in programma di parlarvi di lui da molto tempo. Personaggio canadese, anzi di più, italo-canadese!

Così veniva descritto l’italo-canadese Sergio Marchionne dal Corriere Italiano di Montréal nel maggio 2009:

Cinquantacinque anni (1952), abruzzese di Chieti, Sergio Marchionne emigra da bambino con la famiglia in Canada (1965), dove si laurea in Giurisprudenza, Economia e Filosofia (una quarta laurea in Ingegneria Gestionale gli viene assegnata ad honorem nel 2008 dal Politecnico di Torino). Consegue un Mba alla University of Windsor del Canada e dal 1985 è dottore commercialista, mentre dal 1987 è procuratore legale e avvocato nella regione dell'Ontario.

Sposato, due figli, casa a Ginevra in Svizzera, arriva a Torino nel 2004, subito dopo la morte di Umberto Agnelli e prende il posto di Giuseppe Morchio come amministratore delegato. Della società torinese è già consigliere di amministrazione ed è alla guida della Sgs di Ginevra, che fa parte dell'impero Agnelli. La Fiat di cui assume le redini è in piena crisi e tocca a Marchionne, che gode di grande stima negli ambienti finanziari internazionali, il compito di risanare i conti. I risultati che ottiene parlano da soli: nel giro di tre anni porta la casa torinese a chiudere il 2007 con l'utile record nella storia del gruppo. Ma la prima partita importante della sua carriera torinese la gioca proprio in America, dove riesce a mettere la parola fine all'alleanza con la General Motors di Richard Wagner. Rinnova i modelli e lega il suo nome al grande successo della nuova Fiat 500, crea un team giovane, i “Marchionne boys”, con cui ha rapporti solidi e condivide l'entusiasmo, per vincere insieme la sfida del rilancio. Il supermanager casual in pullover blu, riservato e per nulla amante dei salotti e dei ristoranti alla moda, conquista Torino nonostante i suoi modi siano fuori dall'etichetta della torinesità e nel 2007 viene eletto cittadino dell'anno.

Qui invece trovi la sua biografia ufficiale di FIAT:
http://www.fiatgroup.com/SiteCollectionDocuments/cv_management/Marchionne_Sergio_CV_ita.pdf

Da domenica sera dopo l’intervista di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa/RAI 3 non si fa che parlare di Marchionne, le voci sembrano essere tutte contrarie, polemizzanti, storicizzate, politiche, confindustriali, sindacaliste, moralizzanti, destrutturate, psico-analitiche, socio-economiche, …
Forse parlano in troppi!
Nel nostro blog non c’è né spazio né tempo per le polemiche e non ho proprio intenzione di incominciare adesso. Ma il fatto che un politico italiano abbia accusato Marchionne di ‘… ragionare da canadese e non da italiano…’ ha stuzzicato la mia curiosità. Non voleva evidentemente essere un complimento e chissà se riuscirò – io, italo-canadese - a scoprire quale sia la differenza!

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