lunedì 7 giugno 2010
CROWSNEST PASS
Waterton Park, all'estremo sud ovest dell'Alberta, per molti turisti rappresenta l'estensione canadese del Glacier National Park in Montana.Mitiche Montagne Rocciose. Natura al massimo.
Per chi non si accontenta vale la pena proseguire un pò più a nord verso il Crownest Pass. Dolce passo che divide l'Alberta e il British Columbia. Sempre confini più amministrativi che reali. La chiave di lettura di questa zona si può ottenere visitando il Frank Slide Interpretative Center di Frank, Alberta.
La storia del Crowsnest Pass viene narrata attraverso l'immane tragedia della frana che nel 1903 si staccò da Turtle Mountain, la montagna della tartaruga, e seppellì per sempre la città di Frank, uccidendo oltre 70 persone. Tutto è rimasto come allora.
Ma non è tutto qui. La storia della natura si intreccia con quella degli uomini attraverso la costruzione delle ferrovie da parte della Canadian Pacific Railway (CPR) per il trasporto di minerali di carbone e merci. Tragedie minerarie e non documentate nei vari musei sparsi lungo la Highway 3. A Bellevue è possibile visitare una miniera rimessa in sicurezza, mentre vicino a Lundbreck ciò che è rimasto della Leitch Collieries , una company town basata sull’estrazione del carbone nel 1907, ci sprofonda nel West delle nostre fantasie, anche se oggi vediamo soltanto una città fantasma. Per contrastare questa immagine del passato andato, basta fermarsi alla cappella in miniatura di Bellevue, costruita da un devoto di Lethbridge. Raro esempio di fede in mezzo alla vastità del paesaggio.
Lungo il Crownest Pass ci sono diversi musei che narrano la storia della sua colonizzazione. Tra fiumi popolati di pescatori e sentieri attraversati da infaticabili hikers, ci si imbatte sempre nel carbone. A Hillcrest un monumento ricorda la morte di 189 minatori il 14 giugno 1914 causata da una esplosione che non diede loro scampo. 33 italiani. Causa anche della chiusura delle miniere, non avvenuta però dalla parte del passo in British Columbia. E così a Elkview è possibile ammirare una miniera di carbone a cielo aperto. Impressionante , tecnologicamente al di là di ogni immaginazione. Specialmente dopo una sosta in zone attrezzate per i turisti, dove tutto sembra ovattato.
Un viaggio diverso dove l’industria estrattiva si mescola oggi a quella turistica. Non facile da interpretare ma certamente memorabile.
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