IL CANADA DI MARIA SABINA SEGATORII

I nostri amici lettori continuano a mandare racconti e fotografie. Ci siamo messi un pò da parte per dare spazio a loro. Il commento di Maria Sabina Segatori è da elogio, le fotografie semplicemente memorabili. Per evitare indigestione visiva, le pubblico quindi a rate.

Ottobre 2008 - sono per la prima volta in Canada, per esporre alla J.Carrier Art Gallery di Toronto: una Mostra di 62 foto dal titolo "Minimalia italiana".
Come non visitare Muskoka, la famosa zona dei laghi e dei boschi a solo 150 km di distanza?
Paesaggi che avevo visto solo attraverso i media, dal vivo si sono rivelati affascinanti oltre ogni immaginazione.
I colori sopratutto, insieme all'elemento acqua, riescono a creare sinfonie e visuali diverse ad ogni passo: luce, contrasti e riflessi che hanno catturato il mio cuore, il mio occhio e la mia macchina fotografica.
Ho scattato molto e avrei potuto continuare per giorni: la festosa cittadina di Huntsville, punto di arrivo dei pullman e dei treni, Russeau Village sull'omonimo lago, con le sue eleganti ville di fine 800, i suoi antiquari colmi degli oggetti nostalgici di un passato non lontano, il piccolo benzinaio a bordo lago che si preparava a festeggiare Halloween, così come ogni casa e come il vicino General Store stracolmo di zucche multicolori, pannocchie, fiori, pupazzi e balle di fieno.
E poi Georgian Bay e le creste dei suoi pini scuri sulle vene di granito rosa.
Avrei voluto esplorare uno per uno i sentieri variegati del meraviglioso Algonquin Park e infine troppo poco ho visto di Parrysound, un altro affascinante territorio indiano particolarmente intatto e ricco di memorie.
A distanza di quattro mesi sento ancora forte l'emozione di quegli scenari dominati dall'alternarsi di terra e di acqua, e da una incredibile fantasmagoria di colori e di forme.
Mi sento, a buon diritto, di appartenere a un immaginario Group of Seven del XXI secolo che celebra ancora, se pur con mezzi diversi, l'infinita bellezza della Natura.

Maria Sabina Segatori