giovedì 9 luglio 2015

REMEMBERING TORONTO

Anna Maria aveva quattro anni e mezzo quando i genitori, soprattutto il padre pugliese, decisero di rientrare in Italia. Scelta dettata dalla mancanza della madre di lui.
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A Toronto rimasero altri fratelli,sorelle e parenti vari cui lei pensa spesso. Vorrebbe andare a trovarli, un giorno, ma adesso il lavoro, la famiglia e i due figli da crescere le impediscono di andare a riscoprire quella che lei considera la sua patria e con molta ragione, visto che vi è pure nata.

Un  incontro casuale alla cassa di un supermercato, dove spesso i clienti non guardano nemmeno la cassiera, e continuano a telefonare o a pensare ai cavoli propri.

Anna Maria ha intravisto la foglia d'acero in mezzo al logo di Gretzky e ha avuto un sussulto.
Una signora, dietro, sembrava sbuffare ma non ho affrettato, e ho lasciato che il discorso su Toronto, Mississagua, il destino si snodasse senza angoscia.

In un giorno di luglio, quando i fiori dei pomodori fanno fatica a diventare frutto e basta un niente per far sorridere e rabbrividire una cassiera anonima di nome Anna Maria, anzi come mi spiegato Mary.


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