giovedì 3 marzo 2011

TORONTO COMMEMORA GLI ITALIANI INTERNATI COME NEMICI STRANIERI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE



Grande evento martedì 5 aprile 2011 al Columbus Centre di Toronto. Sarà infatti possibile visionare in anteprima alcuni degli oggetti,documenti e spezzoni di interviste che faranno poi parte di una mostra permanente sull’internamento dei cittadini italiani durante la seconda guerra mondiale.
La cerimonia avrà luogo nel municipio sito al numero 901 di Lawrence Street Avenue West dalle ore 1900 alle 2100.
Il progetto a scopo didattico è stato reso possibile da un fondo governativo e avrà sede permanente nella Joseph D Carrier Gallery del Columbus Centre.
Il contributo di 916.827 dollari canadesi da parte del Community Historical Recognition Program (Programma di Riconoscimento Storico della Comunità) sarà utilizzato per la creazione di “Italian as Enemy Aliens : Memories of World War II” (“Gli Italiani come Nemici Stranieri : Ricordi della Seconda Guerra Mondiale”) che comprenderà una mostra permanente di oggetti, fotografie, ed altro materiale collegato con il periodo di internamento, un muro commemorativo con tutti i nomi delle persone internate, una collezione di racconti di storia orale e un inventario di materiali e fonti sull’internamento rivolto a studenti, ricercatori e insegnanti.
Il progetto finito sarà presentato a marzo 2012.
Il 10 giugno 1940 è la data in cui gli innocenti italo canadesi furono bollati come “nemici stranieri” dal governo canadese in seguito alla dichiarazione di guerra del Canada all’Italia fascista di Mussolini. Migliaia di italiani, adulti e ragazzi, furono arrestati e portati con la forza nell’area della fiera di Toronto ( CNE – Canadian National Exibition) prima di essere trasferiti al campo di prigionia di Petawawa.
La storia degli internati italiani in Canada è abilmente raccontata da Mario Duliani nel suo libro “La Città senza Donne” in cui racconta la sua esperienza nel campo di Petawawa prima e Gagetown poi. Destino simile a quello degli altri italiani che furono internati in India, Stati Uniti, Australia e persino in Costa Rica. Pagina brutta e non ancora ben nota della nostra storia contemporanea.
Saranno pure inserite nel progetto una serie di interviste a persone dell’Ontario, British Columbia e Nuova Scozia che furono internate o indirettamente toccate dall’internamento.

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