martedì 26 novembre 2013

CRONACA DI UN CALDARROSTAIO

BIT 2009 - Luciano Pradal, Ginette Citrini (Feuille d'Erable), Ernesto Milani (Grizzly Bear)

Dell'amico Luciano di Ottawa abbiamo parlato spessissimo, per esempio: 

Adesso è Luciano a parlare di sè, di questa sua ultima passione nata visitando qualche anno fa la  Borsa Internazionale del Turismo di Milano con Ernesto Milani, fulminato alla vista di un caldarrostaio. 
Nessuno ad Ottawa proponeva fumanti e deliziose castagne, dal profumo evocativo di un'infanzia italiana. Adesso ci pensa lui, e con meritato successo. BRAVO LUCIANO!

Ecco la copertina del suo libro in uscita  CHRONICLES OF AN OTTAWA CHESTNUT LOVER and una straordinaria introduzione di Paolo Voltolini: ti viene proprio la voglia di saperne di più, di leggere ogni pagina con tranquillità, cogliere ogni sensazione o  pensiero suscitato  da  ogni casuale incontro del Caldarrostaio italo-canadese di Ottawa.


Introduzione
Nella quieta maestà di Ottawa, gli inverni si inseguono bianchi e freddi, e i giorni a volte sono luminosi, altre volte capricciosi. Se in uno di questi, diciamo dal venerdi alla domenica, vi capita di giungere nella zona del mercato, solitamente affollata di gente del posto e di turisti, un profumo nell’aria prima o poi vi colpisce. Chi tra voi per antica memoria lo riconosce, riandrà col pensiero e i ricordi al proprio luogo di provenienza, forse l’Italia, o la Francia, o altri paesi dell’Europa dell’Est, o altri ancora di questo vasto mondo. Chi invece non ne ha conoscenza, non potrà fare a meno di incuriosirsi. Sono le caldarroste di Luciano, che sanno di inverni natalizi e di calore tra le mani quando le si aprono per gustarle.
Luciano Pradal, veneto per nascita e per parlata, l’inglese e il francese ormai fluenti, è uno dei tanti immigrati italiani giunti in questo paese molti, molti anni fa. Pasticcere, panettiere, operaio, meccanico, da qualche tempo anche guida turistica, ha contribuito assieme a tutti coloro animati da buona volontà, a rendere questo paese ricco, bello e accogliente. L’ho conosciuto un giorno d’inverno, mentre camminavo ‘intabarrato’ per il freddo, attirato dalla vista di un caldarrostaio intento al suo lavoro tra i fiocchi di neve. Siamo diventati amici.
Il libro che ora avete sottomano, ‘Cronache di un caldarrostaio’, si presenta come una sorta di diario, non cronologico, che raccoglie brevi resoconti di momenti vissuti e amati con chi, davvero tantissimi, si ferma, compra, assaggia, interloquisce. Luciano ‘il caldarrostaio’, non è più solo lui, ma esiste assieme al bambino che per la prima volta, al tatto di una castagna calda, sorride e sgrana gli occhi per la gioia, o assieme alla coppia di giovani o di anziani che infilano il sacchetto in tasca per poi esprimere un desiderio segreto e intimo, così come si deve fare quando si ‘pela’ la prima. Tradizioni italiane, conservate e tramandate, preziose, buone.
Nato per gioco, questo è un libro di relazioni e incontri, ricco di aneddoti seri e divertenti, bizzarri e accattivanti, accomunati da una profonda umanità.
All’inizio sono appunti presi veloci per fissare un istante, catturare un’emozione, come da pittore impressionista pronto a cogliere col pennello la carezza della luce. Piccoli foglietti, fazzoletti di carta, il retro di un biglietto da visita, Luciano si serve di tutto per la scrittura di ciò che vuole ricordare. E parla, parla, parla, attira i passanti, ne solletica la voglia, li accompagna alla scoperta, come naturale anfitrione.
Nella quieta Ottawa, Luciano Pradal è ormai diventato un punto di riferimento, davanti a “La Bottega”, in pieno mercato. La città ne ha bisogno, sarebbe più vuota e triste senza di lui.
Ci piace immaginare che l’idea del libro abbia preso corpo sotto il pergolato di casa sua, in una giornata di sole, la vista allietata dal giardino e dall’orto ben curati. E’ il posto degli ospiti. Luciano, generoso amico, li accoglie. A ben guardare, il libro è un libro d’amore, un tributo alla bellezza e alla sorpresa degli incontri, non di rado ‘straordinari’, come direbbe l’autore. Sappiate che di questo sono intessute le pagine, di sentimenti ed emozioni. Avvicinatevi allora con garbo e con cura, vi si apre un mondo altrimenti invisibile. Buona lettura a tutti voi.
Con affetto
Paolo Voltolini                                                                                          Ottawa, 30 ottobre 2013

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