mercoledì 12 giugno 2013

WASAGA BEACH, ONTARIO





Wasaga Beach è una città canadese nella contea di Simcoe, in Ontario. Situata sull’estremità meridionale della Georgian Bay,soltanto  un paio d’ore di macchina a nord di Toronto, offre una spiaggia sabbiosa di 14 chilometri – Nottawasaga Bay  e Nottawasaga River, particolarità che l’ha resa una importante stazione balneare estiva oltre al conferimento della Bandiera blu da parte del rigido Wasaga Beach Provincial Park.
Non sono ancora stato a Wasaga, ma mi ha incuriosito un articolo scritto il primo aprile 2013 da Lou-Ann Pardon sul Wasaga Sun, in cui ha narrato l’esperienza di viaggio della squadra di calcio under 18 che ha partecipato a un torneo internazionale a Agropoli.

I Wasaga Canadians sembra si siano comportati con orgoglio, spero non hockeista, pur avendo vinto soltanto un incontro dei quattro giocati.

Le sconfitte però sono state una bella esperienza perché i canadesi hanno provato il meglio del calcio europeo e ne hanno acquisito una migliore conoscenza e prospettiva. 
I canadesi si sono allenati per tutto l’autunno e inverno per migliorare le loro tecnica individuale e hanno dimostrato una grande sportività.

Inoltre il viaggio di dieci giorni in Italia è servito anche a esporli alla cultura italiana. A Roma hanno visitato il Colosseo (Collesium, sic!)., Trinità dei Monti e la fontana di Trevi, partecipato alla messa della festività delle Palme nella basilica di San Pietro officiata dal Papa assieme  a migliaia di pellegrini. Un impatto forte che questi ragazzi  non dimenticheranno mai. E a seguire la costa di Amalfi dove hanno soggiornato per cinque giorni con altre escursioni a Salerno, Sorrento e Capri, intervallate da partite ufficiali e amichevoli.

Un’ammirazione continua per i castelli dove sono stati ospitati e per il paesaggio circostante condito dalla serata finale con una cena indimenticabile in un paesino di montagna.

E in ogni città o villaggio visitato si sono sentiti orgogliosi di essere canadesi per il grande rispetto dimostrato da  tutti verso il loro Paese. Un sentimento che è continuato fino alla cerimonia di chiusura del torneo quando tutti hanno  applaudito la bandiera canadese mentre veniva issata sul pennone e l’esecuzione dell’inno nazionale.

L’ospitalità italiana è stata incredibile, soprattutto durante il soggiorno a Cittanova (Cita Nova, sic!) e San Giorgio Morgeto (San Giorgese Morgetto, sic)  dove sono stati accolti dal consiglio comunale e deliziati di spumante  (champagne, sic!), pasticceria sopraffina e cibo memorabile.

L’articolo finisce decantando il viaggio dei giocatori e loro accompagnatori come il viaggio della vita. Un’esperienza che ha avuto un impatto molto positivo per il team migliorato sia tecnicamente sia per la maggior coesione interna, favorita da un’esposizione culturale memorabile.
Tanto per smentire almeno una volta Orwell e la sua teoria sulle gare sportive.

Questi sono i canadesi, e come ci vedono nonostante le negatività che qualcuno ci affibbia costantemente. Un articolo che spiega come mai il loro interesse per l’Italia continua a aumentare e che naturalmente ci porterà un giorno in questa cittadina dal nome indiano, abitata da canadesi, senza aggiungere altro.



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